La festa della Madonna del Rosario: tradizione, comunità e invito alla pace

Nei primi giorni di ottobre la città di Desio rinnova la festa.


Si ripete spesso la frase:

“La prima domenica di ottobre è la festa della città”.


Di che festa si tratta?


È l'occasione per accrescere il senso di comunità?


È il segno della vitalità di molte associazioni, gruppi di volontariato, oratori e parrocchie che rendono vivaci incontri, giornate, iniziative?


È il rinnovarsi di una tradizione che si tramanda di generazione in generazione?


I motivi sopra accennati sono veri. Penso siano da rilanciare di continuo e da implementare con l'apporto della creatività di molti e la concretezza dell'impegno dei volontari che promuovono le attività culturali, aggregative e di incontro.


Non possiamo dimenticare che all'origine della festa di Desio c'è il volto di uomini e donne concrete che riconoscono la presenza di una Madre.


Infatti la festa di Desio è la festa della Madonna del Rosario.


Viviamo un tempo nel quale non è più possibile essere spettatori ma ci viene chiesto di compiere scelte. Ogni giorno e a livelli sempre più drammatici, si evocano ulteriori guerre accanto a quelle già in atto. Il linguaggio verbale è propenso a sdoganare la reazione violenta come modalità per risolvere problemi e incomprensioni. Nelle relazioni interpersonali si respira sospetto e reattività. In un tempo straordinariamente capace di risolvere problemi sanitari e strutturali come mai è avvenuto, si insinua insoddisfazione e risentimento. Riconoscere che all'origine della festa c'è Maria di Nazareth che accompagna il percorso del Figlio Gesù nell'incarnazione, morte e risurrezione è lasciarci educare ad andare oltre il risentimento, le differenze, le contrapposizioni per vivere la pace del cuore di chi sa di essere figlio amato da Dio Padre e, per questo, fratello e sorella di ogni persona che incontra.


La nostra festa cittadina ci convoca all'incontro con Maria di Nazareth, donna credente e con lei ci invita a guardare al Dono che origina ogni dono: il Dio incarnato in Gesù di Nazareth che è l'origine della pace e della riconciliazione.


Accanto al ringraziamento a tutti coloro che animano la festa della città, invito a pregare il Rosario per chiedere, invocare insistentemente il dono della pace e della riconciliazione.


E suggerisco di pregarlo proprio in ottobre, mese del Rosario, accogliendo l'invito del Papa a intercedere perché “la pace del Signore vivo sia con il mondo intero” e in ogni famiglia e situazione di vita.


Non posso non rinnovare l'augurio alla nostra Desio di essere città della pace e della riconciliazione, città di pacifica convivenza tra culture, religioni e popoli diversi.


don Mauro