V Domenica di Pasqua
Mi ha sempre colpito nel racconto della conversione e del battesimo del centurione pagano Cornelio
l’affermazione di Pietro: ”In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma
accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga.” É bello vedere come anche
al primo Papa non tutto è chiaro subito, ma si rende conto, poco alla volta, del disegno di Dio riguardo
alla salvezza che non è riservata solo al Popolo di Israele, ma a tutti coloro che amano il Signore.
È un richiamo forte per ciascuno di noi quando pensiamo di sapere già tutto, di essere maestri nella
fede, che, invece, è dono e conquista di ogni giorno ed esige disponibilità di cuore. Gesù, nel Vangelo chiarisce che cosa significa amare il Signore: “Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama.
Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui”. L’amore è la disponibilità
alla Parola del Signore. Questo amore è la premessa per una vera comunione con Lui. Il segreto è l’amore: ci si incontra veramente quando ci si ama e ci si ama sul serio quando ci si ascolta, ci si fida e si fa quanto l’altro dice. La vita cristiana è una risposta all’amore, un accogliere la Parola, un fare spazio all’amore di Dio. Tutto il resto è conseguenza. Ora questo sarà possibile se apriremo il cuore all’Amore di Dio, che è lo Spirito Santo.
Ci stiamo avvicinando alla Pentecoste: chiediamolo con insistenza su ciascuno di noi esulla nostra Comunità.
don Alberto