Tag: oratorio estivo

  • Testimonianze dall’Oratorio Feriale

    Testimonianze dall’Oratorio Feriale

    Siamo alla seconda settimana di oratorio estivo. Vogliamo raccogliere qualche testimonianza di chi si trova sul campo a donare il proprio tempo, la propria disponibilità, e perché no, anche la propria pazienza ai nostri bambini e ai nostri ragazzi che stanno vivendo l’estate nei tre oratori estivi della nostra città. A volte viene da chiedersi “Ma chi te lo fa fare?”. Eppure se ancora ci sono giovani e adulti che lo fanno, qualcosa di importante ci sarà.

    Oggi raccogliamo la testimonianza di una volontaria adulta dell’oratorio Beata Vergine Immacolata. Sono pensieri semplici ma che raccontano volti di presenze silenziose e costanti, colonne dei nostri oratori.
    “Sembra impensabile che donne e uomini semplici, ogni anno di mettono a disposizione con un occhio di attenzione a quello che accade durante l’oratorio estivo, anche se stanno tirando sù il solito pacchetto di patatine abbandonato.

    Ma lo si fa con devozione spendendosi al massimo per il servizio per cui siamo stati chiamati o che ci è stato affidato. Per i bambini,  per i genitori, per il prete e per l’oratorio.

    La gratuità stimola l’amore per tutto questo. È vero, a volte troviamo situazioni che ci indispettiscono. È quasi inevitabile. Ma la perseveranza nel continuare evidenza che la/il volontaria/o è in “continuo in cam­mino” (tema di quest’anno) verso la generosità, la gratuità e la collaborazione.

    A volte potremmo essere un po’ “grezzi”, o non si ha la professionalità di un professore, di una assistente sociale . Ma la disponibilità che si offre con fatica,  a volte,  è per garantire al meglio la riuscita dell’oratorio estivo. Ringraziamo per questa opportunità e impariamo a crescere insieme. Per questo non si finisce mai.

    Una volontaria

  • Non solo giochi.

    Non solo giochi.

    Partita la macchina organizzativa degli oratori estivi di Desio.

    La grande macchina organizzativa degli oratori estivi 2024 è già partita. Ci si muove tutti nelle retrovie, per ora. Gli animatori impegnati nel loro corso di for­ma­zione, i volontari che preparano le attività necessarie, i genitori che si premuniscono di iscrivere i ragazzi alle varie proposte, i responsabili che preparano tutto ciò che è necessario, dalla prenotazione dei pasti, alle gite, alle piscine… Un gran fermento silenzioso che non si vede ma che è fondamentale per la buona riuscita delle proposte oratoriane estive.

    Lo ripetiamo spesso: l’oratorio non è un fornitore di ser­vizi, né tantomeno un modo come un altro di te­ne­re impegnati bambini e ragazzi durante le vacanze dalla scuola. L’oratorio è prima di tutto un luogo edu­cativo, in cui attraverso il gioco e le varie attività proposte ci si educa alla crescita, allo stare insieme, a con­­­di­videre luoghi e momenti. L’oratorio non è quindi solo un luogo fisico circondato da muri e da cancelli, ma è un luogo di esperienze che lungo un cammino tracciato dal motto di quest’anno (“Mi indicherai il sentiero della vita”) vuole offrire ai ragazzi un’oc­ca­sione in più per crescere.

    Ecco perché quest’anno gli oratori offriranno non so­lo giochi e laboratori, ma permetteranno ai ragazzi di vivere occasioni di crescita grazie ai luoghi in cui si vive la fede, la carità e il servizio. Saranno invitati a gio­care con chi vive disabilità, ad andare a trova­re an­zia­ni nelle case di riposo, essere a contatto con chi è meno fortunato di loro. Il calcio e il basket non saranno più semplici sport come li hanno sempre vis­suti, ma saranno occasione di condivisione nel gioco con chi convive con disabilità gravi. Saranno invitati a vivere momenti di preghiera e a pellegrinare verso punti di incontro con il Signore.

    Questo è oratorio: condividere nel gioco esperienze di crescita irripetibili.

    Un sentito ringraziamento perciò a tutti coloro che nei vari ambiti si stanno pro­digando proprio per rendere que­sto “VIAVAI” di bambini, ragazzi, animatori e volontari un’occasione da cogliere al volo. Voi fateci sapere cosa vi raccontano i vostri figli, perché per mezzo della loro voce il Signore proclama la Sua presenza (salmo 8).

  • Oratorio estivo 2024

    Oratorio estivo 2024

    Un chiarimento per chi partecipa per la prima volta:

    MODULO DATI PERSONALI

    Serve per creare o aggiornare il profilo di Sansone.
    Consegnando i tre fogli cartacei non si è iscritti a nulla, si è solo creato o aggiornato il proprio profilo.
    Il profilo serve per accedere a tutte le iscrizioni che ciascuno farà su Sansone.

    PRE-ISCRIZIONE

    Non garantisce il posto. Serve per:

    • Avere accesso alle iscrizioni settimanali.
    • Indicare la taglia delle magliette che si desiderano.

    ISCRIZIONI SETTIMANALI

    Servono per:

    • poter frequentare le settimane alle quali ci si è iscritti.
    • poter accedere alle iscrizioni delle mense e delle gite della relativa settimana.

    Consiglio:

    Iscrivetevi subito a tutte le settimane alle quali desiderate partecipare, così da evitare il rischio di rimanere fuori.

    Caricate quindi per tempo, passando in qualsiasi segreteria o attraverso PayPal o satispay, il credito necessario.

    NB: Potrete trovare risposta a tutte le vostre domande sull’oratorio estivo e sull’utilizzo di Sansone partecipando agli incontri di presentazione.

  • Oratorio estivo 2024: Il pellegrinaggio

    Oratorio estivo 2024: Il pellegrinaggio

    Il progetto relativo all’oratorio estivo 2024 avrà come tema “il pellegrinaggio”. Nel breve testo proviamo a declinare il progetto educativo e i sette passi che caratterizzano “il pellegrinaggio” secondo don Samuele Marelli.

    Come si fa a trovare la strada giusta in una società basata sulle performance e la visibilità, sommersa dalle informazioni? Questa è la dinamica nella quale i nostri ragazzi devono scegliere e tracciare il cammino per il loro futuro. Per loro sarebbe necessario una segnaletica chiara a cui rivolgere lo sguardo. Per noi cristiani la via c’è, quella che ci ha indicato e tracciato Gesù, un cammino verso una meta, anche con delle deviazioni, perché non va raggiunta in fretta.

    Per questo l’oratorio estivo 2024 mette a fuoco il tema del pellegrinaggio, non solo un semplice camminare, ma il muoversi verso una meta precisa, con una direzione aperta all’imprevedibile e agli incontri. Gesù ci insegna questo: per tutto il suo ministero è andato incontro alla gente, non ha avuto fretta di finire il cammino e ha superato ostacoli e difficoltà volgendo sempre lo sguardo verso la meta finale.
    “Pellegrinare” non è da intendere solo come avanzare, un passo alla volta, ma anche abitare questo modo, vivere quella realtà sottesa tra corpo e anima, materia e pensiero, realtà e identità, cioè far convivere la dimensione terrena, umana, e la dimensione spirituale. Il pellegrinaggio diventa quindi luogo fertile per la propria interiorità

    I sette passi

    Per meglio comprendere il tema del pellegrinaggio, viene proposta la visione di don Samuele Marelli descritta nel suo libro A passo d’uomo. Il pellegrinaggio è una “esperienza generativa” suddivisa in sette passi: decidere, prepararsi, partire, camminare, arrivare, ritornare e raccontare.

    Prima di tutto decidere, il pellegrinaggio non parte quando si inizia a camminare, ma quando si pensa alla meta, alle motivazioni, appunto quando si decide di intraprenderlo. Prepararsi, perché il pellegrinaggio è un’esperienza che va preparata, sia fisicamente che spiritualmente. Una volta che tutto è pronto, si può partire, bisogna avere il coraggio di interrompere la propria ordinarietà e mettersi in viaggio. Durante il pellegrinaggio si deve camminare, cosa che permette di fare esperienza di incontri, fatiche, scelte e non solo. Al culmine del cammino c’è la meta, arrivare è il coronamento dell’esperienza ed è importante che ci sia una meta altrimenti saremmo solo vagabondi. Dopo l’esperienza c’è il ritorno, cambiati dagli incontri e da quanto vissuto si deve ritornare all’ordinario, ma in un modo tutto nuovo e rinnovato. L’ultimo passo del pellegrinaggio è dare testimonianza di quanto vissuto, raccontare dell’esperienza che si è passata.

    Alessio Malberti

  • TuXTutti  E chi è il mio  prossimo?

    TuXTutti E chi è il mio prossimo?

    Sabato 1° aprile è stato presentato il nuovo slogan dell’oratorio estivo 2023, TuXTutti, un invito a farsi dono per il mio prossimo.

    Con l’arrivo dell’estate iniziano i preparativi per l’oratorio estivo. Sabato 25 c’è stato il primo incontro con gli adulti volontari, figure essenziali per poter svolgere le attività.

    È ancora possibile dare la propria disponibilità per aiutare a prendersi cura di tutte le fasce d’età dei nostri ragazzi.

    La proposta di quest’estate è quella di metterci in viaggio con tutto noi stessi, per imparare ad essere sempre di più bambini, preadolescenti, adolescenti, giovani e adulti capaci di cura e di servizio nei confronti dell’altro. Ci prenderà per mano un maestro d’eccezione, il Buon Samaritano, di quella famosa parabola con la quale Gesù ci consegna le coordinate per poter ereditare la vita eterna ovvero una vita non sprecata.

    Vivremo cinque settimane nelle quali ci impegneremo a prenderci cura e farci carico della vita degli altri. Sappiamo bene che, rispetto a quello che oggi la società ci propone, investire sulla cura e sul servizio è uno stile di vita decisamente in controtendenza, quasi un atto rivoluzionario. Ma noi, fidandoci di Gesù, vogliamo diventare adulti desiderosi di essere protagonisti per costruire un futuro migliore. Come il buon samaritano, facendo nostro lo stile di Gesù, vogliamo metterci al servizio dei bisogni del mondo.

    Con gli adolescenti della città cominceremo a prepararci per vivere questa esperienza con il corso animatori che inizierà il 24 aprile.

    don Pietro