La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare si è tenuta sabato 27 novembre. Chiama a raccolta la solidarietà di tutta Italia, ma in particolare anche di ciascuno di noi, con le sue disponibilità e voglia di fare un gesto gratuito. È un mezzo, quello della colletta alimentare, che permette di essere solidali con un gesto concreto: facendo una donazione o facendo la spesa per chi ne ha più bisogno.
Come tanti altri sono presenti all’appuntamento del Banco Alimentare anche dei desiani che coinvolgono amici e familiari perché la giornata sia la più proficua possibile. È l’esempio dei desiani responsabili del banco alimentare all’Unes via Valsassina a Lissone, Piergiorgio Galbiati, Noemi Arienti ed Enrico Sacchi. “È davvero un’esperienza molto bella – ha raccontato Noemi – È da vent’anni che non manchiamo all’appuntamento per fare questo gesto di solidarietà per rendersi conto dei bisogni che ci sono e ora, dopo la pandemia, sono tante anche le famiglie italiane che hanno bisogno di una mano”.
Sono felici di poter dare il loro contributo per il prossimo. Hanno raccolto 1130 chili di alimenti per un totale di 123 cartoni. “Era da un po’ che non superavamo i 10 quintali. Evviva!” è stato il soddisfatto commento di Enrico.
Nelle nostre parrocchie stiamo vivendo, invitando le famiglie nelle chiese, a celebrare un segno “missionario” di luce. La luce ha un grande valore nella liturgia cristiana e soprattutto nel Natale, quando prendendo una antica festa pagana, abbiamo iniziato ad indicare Gesù “luce del mondo”.
In questa ottica si è inserito anche il giorno del Natale stesso, quando le giornate iniziano ad allungarsi, la luce prevale sulle tenebre, il mondo si trasforma a partire da un evento astronomico. Il solstizio d’inverno infatti rappresentava occasione di festività di vario genere: il Sol Invictus, Saturnalia (dal 17 al 23) e Angeronalia nell’antica Roma; il Natale per il cristianesimo; Yule nel neopaganesimo e per gli Eteni con il nome norreno di Jól. In Gran Bretagna, a Stonehenge, sopravvivono imponenti ruderi: due cerchi concentrici di monoliti che raggiungono le 50 tonnellate.
Nelle celebrazioni di questi giorni siamo invitati a portare nelle nostre famiglie due lumini: uno per pregare insieme ai nostri cari aspettando il Natale di Gesù e l’altro per poterlo donare a un vicino, un amico, una persona magari un po’ distratta di fronte a questa festività, accompagnando il segno con un augurio di pace. Un modo semplice, ma sincero per far risuonare il messaggio del presepe: pace in terra a tutti gli uomini e le donne amati dal Signore. E che luce sia! E la pace scenda su
Nei giorni della scorsa settimana, l’oratorio BVI, dedicato all’Immacolata, ha festeggiato in modo particolare l’8 dicem bre, attraverso le celebrazioni, i giochi e le cene insieme.
DICEMBRE TRA CULTURA E TRADIZIONE: GLI EVENTI DEL FINE SETTIMANA DOMENICA 19 DICEMBRE Ore 21 Basilica SS. Siro e Materno, Piazza Conciliazione – Desio CORO CITTÀ DI DESIO in
Natale, la festa InCantata
Ecco l’appuntamento tradizionale con il concerto natalizio del Coro Città di Desio, dal titolo ‘Natale, la festa inCantata’. Con i suoi 35 anni di storia, il Coro Città di Desio è una realtà apprezzata e riconosciuta ben oltre i confini cittadini e regionali. Con la direzione del Maestro Enrico Balestreri il Coro ha all’attivo oltre 400 concerti.
Nella Basilica dei Santi Siro e Materno il Coro propone un intenso programma di brani natalizi, a pochi giorni da una delle principali festività cristiane. L’accompagnamento dell’organo della Basilica darà ancora più enfasi al repertorio corale.
Biglietto: intero 7 euro Consigliata la prenotazione Prenotazione attraverso mail teatroilcentrodesio@libero.it, telefonando al numero 0362.626266 oppure direttamente nel foyer del teatro ogni lunedì, ore 17-19.
DOMENICA 12 DICEMBREV DI AVVENTO Is 30,18-26b; 2Cor 4,1-6; Gv 3,23-32a Vieni, Signore, a salvarci Liturgia delle ore: I settimana
✙ 8.30 Basilica ✙ 9.30 S. Francesco ✙ 10.00 Basilica ✙ 10.30 S. Cuore ✙ 11.30 Basilica ✙ 18.30 Basilica
LUNEDÌ 13 DICEMBRES. Lucia, vergine e martire Ez 36,16.22a.29-38; Mt 21,33-46 Benedetto il Signore, Dio d’Israele
✙ 7.30 Giuseppina e Giuseppe Arienti ✙ 9.00 Oratorio BVI Intenzione personale ✙ 18.30 Salvatrice e Salvatore Cirignotta / Barbara Maresca e fam. / Ottone Iachelini / Luigi Como / Michele Stamerra / Francesca Prina / Francesco Serio
MARTEDÌ 14 DICEMBRES. Giovanni della Croce, sacerdote Ez 37,1-14; Mt 22,15-22 Canterò in eterno l’amore del Signore
✙ 7.30 Ivano ✙ 9.00 Antonio Renda ✙ 18.30 Anita e Claudio Confalonieri
MERCOLEDÌ 15 DICEMBRES. Maria Crocifissa (Paola di Rosa) Ez 37,15-22a; Mt 22,23-33 Benedetto il Signore in eterno
✙ 7.30 Maria e Vittorio ✙ 9.00 Maria e Giuseppe Ronchi ✙ 18.30 Marisa Pastori e fam. 21.00 BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE ECONSEGNA DELLA LUCE
GIOVEDÌ 16 DICEMBREAnnuncio a S. Giuseppe 2Sam 74.5a.12-14a.16; Rm 4, 13.16.18 Mt 1,18b-24 La casa di Davide e il suo regno saranno saldi per sempre
✙ 7.30 Agnese Conte e Amadio Giraldo ✙ 9.00 Renato Malberti e Vittoria Di Lella ✙ 18.30 Angelo e Mariuccia Sormani
VENERDÌ 17 DICEMBREFeria prenatalizia Rt 1,1-14; Lc 1,1-17 Renderò grazie al Signore con tutto il cuore
✙ 7.30 Felice Biassoni ✙ 9.00 Sandra, Maria e Antonio Panzeri ✙ 18.30 Iolanda Carlevaro 21.00 BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE ECONSEGNA DELLA LUCE
SABATO 18 DICEMBREFeria prenatalizia Rt 1,15-2,3; Lc 1,19-25 Voglio renderti grazie in eterno
✙ 9.00 Mario Favretto e Giosuè Addamiano ✙ 18.00 S. Rosario ✙ 18.30 Liturgia vigiliare Maria Arosio e Ferruccio Vergani Letture della domenica: Is 62,10-63,3b; Fil 4,4-9; Lc 1,26-38a
SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE IN BASILICA:giorni feriali: 8.30-9.00 e 17.00-18.15; sabato ore 16.00-18.15
VITA DELLA COMUNITÀ
DOMENICA 12 DICEMBRE
10.00 Basilica: S. Messa in ricordo di santa Maria Crocifissa (Paola Di Rosa), fondatrice delle Ancelle della Carità
21.00 Parrocchia Santi Pietro e Paolo: concerto del coro Sing A Song
LUNEDÌ 13 DICEMBRE
21.00 Parrocchia San Giovanni Battista: confessioni adolescenti e giovani
MERCOLEDÌ 15 DICEMBRE
21.00 Basilica: Benedizione natalizia delle famiglie e consegna della luce
21.00 Missionari Saveriani: incontro nella fede, per separati, divorziati
GIOVEDÌ 16 DICEMBRE
17.00 Oratorio BVI: confessioni IC 4 (V el.)
VENERDÌ 17 DICEMBRE
17.30 Basilica: confessioni preadolescenti
21.00 Basilica: Benedizione natalizia delle famiglie e consegna della luce
SABATO 18 DICEMBRE
18.30 Basilica: S. Messa per adolescenti
DOMENICA 19 DICEMBRE
10.00 Oratorio BVI: S. Messa per i preadolescenti della città
15.00-18.30: confessioni in Basilica
21.00 Basilica: Coro Città di Desio
VISITA ALLE FAMIGLIE
Lunedì 13, martedì 14 e mercoledì 15, ore 17.00-20.00: zone adiacenti alle vie Diaz, XX Settembre, Porta, Pirandello, Mascagni, Roma, Santa Liberata. Notizie più precise su Telegram
GRAZIE PER LA GENEROSITÀ
Offerte raccolte in parrocchia nei giorni 1-8 dicembre (comprese le celebrazioni nella festa dell’Immacolata): € 2.347,00.
LA COMUNITÀ AFFIDANELLA PREGHIERA
I defunti della settimana: Angelo Talon, Giovanni Castiglioni.
Il famoso 27 marzo 2020 nella deserta piazza San Pietro, Papa Francesco si era così espresso: «Ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda».
Sono passati circa venti mesi. Speranze e paure si sono alternate, con il desiderio di ritorno alla normalità e la corsa per garantire vaccini e cure a limitazione della pandemia.
Una buona percentuale di persone si è vaccinata in Italia e nel mondo occidentale mentre i paesi più poveri, particolarmente quelli africani, sono rimasti indietro sia per le strutturali carenze dei loro sistemi sanitari, sia per l’incapacità dei paesi ricchi di portare loro quanto necessario in tempi adeguati. Pare che solo un terzo di quanto promesso sia stato effettivamente consegnato.
Tre domande si affacciano: perché, anche se il costo reale dei vaccini per i paesi poveri è minore, le dosi a disposizione sono scarse? perché nei nostri magazzini un numero elevato di dosi sta andando a scadenza? Infine: perché i brevetti ancora impediscono a quei paesi di produrre in proprio questi prodotti? Il sorgere della variante omicron in Sudafrica ci ha ricordato in maniera efficace che siamo tutti sulla stessa barca. Nel mondo globalizzato il bene e il male toccano tutti e non rispettano nessun confine. Conviene remare insieme nella stessa direzione.
La Chiesa celebra l’8 dicembre la solennità dell’Immacolata Concezione: la verità di fede che stabilisce che Maria di Nazareth non è stata toccata dal peccato originale, fin dal primo istante del suo concepimento. Tale dogma è stato proclamato da Pio IX nel 1854 con la bolla “Ineffabilis Deus”
«La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale». Quel non lontano 8 dicembre 1854 così si pronunciava papa Pio IX confermando uno dei più importanti dogmi di fede della Chiesa Cattolica. Pochi anni dopo, a Lourdes (1858), durante una delle sue apparizioni alla piccola Bernardette Soubirous, la Vergine si presentava come «l’Immacolata Concezione», quasi a conferma della verità del dogma pronunciato dalla Chiesa. Ma già prima, nel 1830, a Parigi Santa Caterina Labouré aveva riportato una preghiera ascoltata durante una delle apparizioni della Vergine Maria che diceva “Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a voi”.
Di fatto queste tre circostanze hanno aperto ciò che da sempre la Chiesa ha sentito nel proprio cuore anche se non ancora definitivamente ammesso: la Vergine Maria, per grazia singolare e per i meriti di Gesù Cristo, è stata preservata da qualsiasi macchia di peccato originale. Un grembo così importante, da ospitare il figlio di Dio, non poteva essere che adorno, puro, immacolato.
Ed è particolare e di grande significato che la solennità dell’Immacolata Concezione cada proprio nel pieno dell’Avvento, quasi irrompendo con gioia e giubilo nel periodo mesto e raccolto dell’attesa della venuta del Signore. Ma questa solennità ha ancora tutta la forza e lo splendore di un evento che prepara la salvezza dell’intero genere umano?
O viene circoscritto ad una delle prime feste che apre la serie di festività natalizie?
Vivere l’Immacolata Concezione di Maria significa vivere pienamente il mistero dell’Incarnazione del Verbo di Dio (non a caso le letture scelte dalla liturgia ripercorrono proprio i versetti del capitolo 2 di Luca). Così si scopre che il concepimento di Maria è strettamente legato al concepimento del Signore, in un’unica e meravigliosa opera di salvezza che è il centro e il desiderio più grande di Dio per l’uomo.
Ecco perché proprio in questo avvento e con questa solennità siamo chiamati a fermarci e riflettere sul ruolo di Maria nel realizzare il progetto di Dio. Maria più di tutte le creature del mondo ha saputo, attraverso la sua disponibilità, essere una Vergine accogliente: una vergine dal grembo inviolato che accoglie colui che sarà il Figlio di Dio chiamato Gesù. Ed essendo donna, di Maria non possiamo tralasciare i nove mesi che intercorrono da quell’incontro con l’angelo fino al parto nella capanna. Nove mesi di attesa in cui il suo grembo immacolato ha ospitato Dio.
Il venerabile don Tonino Bello così si esprimeva con quei versi che oggi ci riempiono di gioia e che vogliamo ripetere anche noi:
“Santa Maria, vergine dell’attesa, di fronte ai cambi che scuotono la storia, donaci di sentire sulla pelle i brividi dei cominciamenti. Facci capire che non basta accogliere: bisogna attendere. Accogliere talvolta è segno di rassegnazione. Attendere è sempre segno di speranza. Rendici, perciò, ministri dell’attesa. E il Signore che viene, vergine dell’Avvento, ci sorprenda, anche per la tua materna complicità, con la lampada in mano. Amen.”
Un’antica tradizione dal grande significato
Da molti anni siamo abituati a prepararci in preghiera al Santo Natale attraverso la pratica della “novena”. Questa forma devozionale consiste principalmente nel recitare preghiere (ad esempio il Rosario) ripetute per nove giorni consecutivi, prima di una solennità, come appunto il Santo Natale. La novena trae ispirazione dagli Atti degli Apostoli (At 1,14), dove viene descritto come gli Apostoli si ritrovarono insieme a Maria a pregare in modo assiduo e concorde nei nove giorni compresi tra l’Ascensione di Gesù e la discesa dello Spirito Santo durante la Pentecoste. La novena del Natale fu eseguita per la prima volta in una casa di missionari vincenziani di Torino nel Natale del 1720.
Da allora, la novena, pur non essendo “preghiera ufficiale” della Chiesa, rimane un momento molto significativo nella vita delle nostre comunità cristiane.
Si celebra nelle nostre chiese dal 16 al 24 Dicembre, e comprende anche la lettura di alcuni testi atti a preparare spiritualmente ciascun credente alla venuta del Salvatore.
A Milano il 7 dicembre si celebra il ricordo di Sant’Ambrogio, che non si sarebbe mai immaginato di diventare santo.
Si racconta che sia stato il grido di un bambino a proporlo vescovo. La storia di Sant’Ambrogio non può essere narrata con precisione, troppi anni sono trascorsi dal 374 quando si ritrovò, lui, tedesco di nascita, da quattro anni governatore di una fetta di Impero Romano (all’incirca mezza Italia del nord di oggi) in una chiesa milanese a fare da paciere e da mediatore tra presbiteri e laici, cattolici e ariani, riuniti con non pochi contrasti per eleggere il nuovo vescovo. Ambrogio non era neppure battezzato. Era stimato ed amato perchè governava con saggezza ed imparzialità. Il grido del bimbo, stando al racconto, venne ripreso da tutti i presenti, come fosse stato ispirato dall’alto: ‘Ambrogio vescovo’. Venne battezzato e consacrato il 7 dicembre 374.
Non tradì le aspettative, segno che la scelta era stata davvero suggerita dallo Spirito. Donò le sue ricchezze ai poveri, si dedicò allo studio della Scrittura e alla preghiera, incontrò la gente, tutti potevano bussare alla sua porta ed essere ricevuti, ascoltati, difesi dalle prepotenze. Favorì numerose conversioni, difese la fede cattolica contro l’eresia ariana.
Morì il 4 aprile 397. Per i suoi molteplici scritti teologici è uno dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, con Gerolamo, Agostino e Gregorio Magno. Insieme, dal 1929, si possono incontrare anche nella nostra basilica, alzando gli occhi all’interno della cupola: sotto i santi Siro e Materno nella gloria del paradiso e (nei pennacchi) gli evangelisti, Amedeo Butti ha realizzato proprio gli stucchi dei quattro dottori della Chiesa. Il tempio che più di ogni altri tiene viva la memoria di sant’Ambrogio è l’omonima basilica a Milano, edificata nel 386 per volere del copatrono della diocesi, nella quale ogni anno, il 7 dicembre, l’arcivescovo celebra la messa per il suo santo predecessore e rivolge il discorso alla città. Si inaugura la stagione al teatro della Scala e si apre la fiera dei Oh bej, Oh bej. Con attenzione, però: ‘A Sant’Ambroeus ‘l frecc al coeus’.
Festa dell’Adesione DAL BASSO, INSIEME Passi per una Chiesa sinodale Domenica 12 dicembre
Parrocchia San Francesco – Muggiò – Via C. Battisti 26 Programma: ore 15,00 Laboratorio ragazzi ACR
ore 16,00 Accoglienza adulti e merenda con i ragazzi
ore 16,30 Preghiera insieme e consegna delle tessere
Incontro con il Presidente Diocesano G.Borsa
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