Isaia, Maria e Giovanni Battista: i maestri del cammino verso il Natale
L'avvento è come un corso di esercizi spirituali: i predicatori sono Isaia, Giovanni Battista e Maria.
Isaia è il profeta messianico che ha rivelato la natura del Messia come l'Emmanuele, il Dio con noi, preannunciando il mistero del Natale e come il Servo di Jahwe, prevedendo il mistero della Croce.
Maria la contempleremo l'8 dicembre come l'Immacolata e la ritroveremo alla sesta domenica in cui celebreremo, in Lei, la Divina Maternità.
Infine, Giovanni Battista, il protagonista del Vangelo di oggi: niente retorica, radicale nelle sue richieste e una vita povera ed austera.
Ci ricorda che il Natale esige la conversione. Il suo messaggio realizza la profezia di Isaia. Giovanni è venuto a predicare un battesimo di conversione. Un Natale che non cambia, che non ci mette in crisi, non è un Natale cristiano. Gesù è venuto nel mondo per rivoluzionare il mondo. Giovanni sa indicare un segno della conversione e, pur esigendo da tutti un cambiamento, sa valutare quanto ciascuno può dare. Non chiede a nessuno di cambiare professione o mestiere, ma di mutare il modo di esercitarlo con la solidarietà e la condivisione.
La conversione vera e radicale è frutto dello Spirito Santo, che è il fuoco che brucia il nostro peccato e ci carica di quell'amore che può darci la capacità di essere giusti e di condividere con gli altri quanto abbiamo ricevuto. Il ministero di Giovanni ha come sfondo il deserto: è lontano dal frastuono che l'uomo incontra Dio e può ascoltare la sua Parola. Il clima del Natale non ci aiuta: siamo coinvolti da mille cose e abbiamo predicatori mondani più accattivanti di Giovanni Battista. Senza il silenzio non possiamo né capire, né vivere il Natale. Troviamo, quindi, momenti di silenzio e di preghiera, per avere la forza di convertirci, ascoltando la sua Parola e condividendo con gli altri l'amore ricevuto.