SESTA settimana di quaresima
Siamo così giunti speditamente alla settimana autentica, la settimana centrale del nostro credere, la settimana che segna il mistero più grande, quello della vita che vince la morte, quello della salvezza che vince il peccato.Ma quanto è difficile rispondere alle prove con la
fede! Quante volte le prove che la vita ci impone richiedono tutta la fede che possiamo recuperare nel nostro piccolo cuore! La malattia, la sofferenza, i problemi della vita non devono essere occasioni per alzare la voce contro Dio: sono modi attraverso cui la nostra fede ci prende per mano e ci accompagna su ciò che accadrà dopo. Così persino il morire diventa un guadagno, come ci ricorda San Paolo (Fil 1,21). In fondo, non ci aveva detto così proprio Gesù? Se il chicco di grano non muore, non produce frutto. Anche Gesù è passato attraverso la sofferenza e la morte, per glorificare Dio, salvare l’uomo, e quindi produrre molto frutto. Questa settimana, nel nostro piccolo, possiamo offrire le nostre sofferenze, le nostre preoccupazioni, i nostri dubbi a Gesù, affinchè da esperienze negative, possiamo saperle trasformare in occasioni per produrre molto frutto, lasciandoci pervadere dall’esperienza della croce, quella di Cristo, ma anche alla nostra piccola croce, con uno sguardo di fiducia che va oltre l’esperienza del dolore e punta alla gioia della resurrezione.