La casa, diritto negato per troppi

La casa è un diritto per ogni essere umano: non è solo un tetto per la testa e un riparo dalle intemperie, ma il luogo dove si intrattengono relazioni affettive, dove ci si sente protetti e al sicuro e in cui sono custoditi ricordi e certezze di una vita. Peccato però che, nella nostra società e nella nostra città, di questo diritto non tutti possano avvelersene e che l'abitazione sia diventato sogno e incubo per un numero sempre crescente di famiglie.

A metterlo nero su bianco è un recente rapporto dell'Osservatorio sulle povertà di Caritas Ambrosiana in cui si evidenzia che il 15% delle persone che si sono rivolte ai centri di ascolto della diocesi abbia manifestato un bisogno abitativo e che, dopo il reddito e il lavoro, la casa emerge come il terzo bisogno denunciato.


Il rapporto indica anche almeno due delle cause principali di questa vera e propria emergenza:

1. l'impoverimento generale a cui si è assistito in questi anni spesso ha causato la difficoltà o l'impossibilità di pagare il canone di affitto o la rata del mutuo;

2. gli alti costi degli affitti, la minore disponibilità di case sfitte, la sempre più scarsa disponibilità di alloggi pubblici costituiscono dei freni quando si è alla ricerca di una nuova abitazione.


Anche nella nostra città questo aspetto è emerso sempre più evidente in questi ultimi periodi, tanto è vero che nel 2024 nei centri di ascolto Basilica e S.Giovanni Battista circa 60 nuclei famigliari ci hanno chiesto un aiuto perchè magari avevano ricevuto lo sfratto, o perchè costretti a scegliere tra pagare l'affitto o la rata condominiale o le bollette.

Un problema grave anche perchè affonda le unghie nella parte più sensibile della nostra umanità, rende più fragili e a maggior rischio i rapporti con famigliari e amici, induce alla sfiducia e all'isolamento, non consente una vita dignitosa a soggetti più deboli come minori e anziani.

Inoltre, sempre più casi riguardano tipicamente uomini single, dai 50 anni in su, e c'è chi all'improvviso si ritrova in strada, a dormire in macchina o peggio dove capita: una condizione non degna di un essere umano. Avere una casa non è pertanto un optional, ma un bene necessario e irrinunciabile per ogni essere umano.

I nostri occhi spesso non vedono (o non vogliono vedere) persone e famiglie che vivono magari accanto a noi e che sono colpite da questo dramma, presi come siamo dal ritmo frenetico dei nostri giorni. Come cristiani però non possiamo far finta che non esistano e siamo chiamati a prenderci carico di queste sofferenze, ognuno con le proprie responsabilità. Nell'anno della speranza, nella nostra comunità possono accendersi dei segni di speranza, delle piccole luci, ma che possono illuminare e scaldare il cuore a chi ci tende la mano.