Una domanda che illumina la Solennità di Tutti i Santi.
Un anziano parroco ripeteva spesso a giovani ed adulti questa domanda: chi è Gesù per te?
Trovava volti stupiti, a volte innervositi: “Cosa c’entra con la riunione della sportiva che stiamo per cominciare? Cosa vuole da noi questo prete? Abbiamo questioni più concrete!”
Eppure non c’è domanda più concreta di questa!
Qual è il senso di festeggiare la Solennità di Tutti i Santi piuttosto che Halloween?
Perché parlare di San Carlo Acutis ai bambini e di San Piergiorgio Frassati ai giovani?
Perché dover remare contro una cultura che in questi giorni riempie centri commerciali, librerie ed edicole di zucche ghignanti e di scheletri?
Perché proporre ai nostri figli l’ideale della Santità quando l’aria che respiriamo ci invita all’eccellenza, alle maschere, alla sopraffazione del prossimo con i 'guanti di seta'?
Perché parlare del giudizio della Croce di Cristo in cui i poveri, i miti, i misericordiosi, saranno felici per sempre e invece chi è sazio, indifferente e ride sul dolore dei poveri sarà castigato? (Mt 5, 1-11. Lc 6,20- 26) Perché parlare di vita eterna, di Comunione dei Santi, di Paradiso e non semplicemente esorcizzare la morte con la cultura dell’eterno presente?
Mi permetto di continuare con le domande.
Perché far celebrare la Messa per i nostri cari e ritrovarci in chiesa come famiglia?
Perché seppellire un nostro caro al 'Campo Santo', come una volta si diceva, e non custodirne le ceneri in casa o spargerle in campagna?
Tutte queste domande non possono trovare risposta se non proviamo a rispondere alla domanda dell’anziano parroco.
Da come risponderemo si denoterà la nostra 'temperatura' spirituale, quella di una comunità cristiana e di un popolo dalle radici cattoliche.
Fortificati dalle Giornate Eucaristiche, auguro a tutti di poter vivere da cristiani questi giorni!
Che la Luce di Cristo – Gv 8,12 – rischiari quelle che sono le nostre tenebre, ansie e dubbi.
Buona Solennità di Tutti i Santi e buona Commemorazione dei nostri cari defunti.