La vasca piccola sorretta da una struttura lignea richiama una conchiglia, dalle varie e grandi suggestioni: utero della Chiesa che genera i suoi figli; spirale che contiene la perla, simbolo di Cristo. Ecco perché i nostri nonni ponevano la conchiglia con l'acqua santa accanto al letto in cui la sera ci si abbandona simbolicamente alla morte e dal quale ci leviamo risorti per una nuova giornata-avventura!
ll tronco sottostante opera di De Marchi scolpito in legno di cirmolo ricorda il tronco di Iesse tagliato e quindi morto ma dal quale è spuntato il virgulto (il Cristo) che ha fatto vincere la vita.
La novità sta nella vasca circolare in pietra ai piedi del tronco e nella quale è immerso che offre alla nostra chiesa la possibilità del battesimo degli adulti dopo un cammino di catecumenato. Il catecumeno scende coi piedi nell'acqua della vita e poi gli viene versata l'acqua sul capo. La vasca non ha i tre gradini in discesa, ma uno solo a testimoniare l'immersione nella morte ed il riemergere col il Risorto. L'acqua che scorre durante il rito è benedetta e ricorda quella del Giordano, dove battezzava Giovanni e dove è stato battezzato anche Gesù.
Lo sfondo che lega tutto è l'albero della vita (anch'esso scolpito in legno di cirmolo da De Marchi posto sulla parete di fronte) che testimonia la crescita che il battezzando dovrà percorrere dopo la nuova ri-nascita in Cristo.
Il battistero é posto a lato della navata — assembleare a dialogare - con l'estremo opposto: l’Eucaristia.