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Una Vergine nell’attesa
La Chiesa celebra l’8 dicembre la solennità dell’Immacolata
Concezione: la verità di fede che stabilisce che Maria di Nazareth non è stata toccata dal peccato originale, fin dal primo istante del suo concepimento. Tale dogma è stato proclamato da Pio IX nel 1854 con la bolla “Ineffabilis Deus”«La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale». Quel non lontano 8 dicembre 1854 così si pronunciava papa Pio IX confermando uno dei più importanti dogmi di fede della Chiesa Cattolica. Pochi anni dopo, a Lourdes (1858), durante una delle sue apparizioni alla piccola Bernardette Soubirous, la Vergine si presentava come «l’Immacolata Concezione», quasi a conferma della verità del dogma pronunciato dalla Chiesa. Ma già prima, nel 1830, a Parigi Santa Caterina Labouré aveva riportato una preghiera ascoltata durante una delle apparizioni della Vergine Maria che diceva “Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a voi”.
Di fatto queste tre circostanze hanno aperto ciò che da sempre la Chiesa ha sentito nel proprio cuore anche se non ancora definitivamente ammesso: la Vergine Maria, per grazia singolare e per i meriti di Gesù Cristo, è stata preservata da qualsiasi macchia di peccato originale. Un grembo così importante, da ospitare il figlio di Dio, non poteva essere che adorno, puro, immacolato.
Ed è particolare e di grande significato che la solennità dell’Immacolata Concezione cada proprio nel pieno dell’Avvento, quasi irrompendo con gioia e giubilo nel periodo mesto e raccolto dell’attesa della venuta del Signore.
Ma questa solennità ha ancora tutta la forza e lo splendore di un evento che prepara la salvezza dell’intero genere umano?O viene circoscritto ad una delle prime feste che apre la serie di festività natalizie?
Vivere l’Immacolata Concezione di Maria significa vivere pienamente il mistero dell’Incarnazione del Verbo di Dio (non a caso le letture scelte dalla liturgia ripercorrono proprio i versetti del capitolo 2 di Luca). Così si scopre che il concepimento di Maria è strettamente legato al concepimento del Signore, in un’unica e meravigliosa opera di salvezza che è il centro e il desiderio più grande di Dio per l’uomo.
Ecco perché proprio in questo avvento e con questa solennità siamo chiamati a fermarci e riflettere sul ruolo di Maria nel realizzare il progetto di Dio. Maria più di tutte le creature del mondo ha saputo, attraverso la sua disponibilità, essere una Vergine accogliente: una vergine dal grembo inviolato che accoglie colui che sarà il Figlio di Dio chiamato Gesù. Ed essendo donna, di Maria non possiamo tralasciare i nove mesi che intercorrono da quell’incontro con l’angelo fino al parto nella capanna. Nove mesi di attesa in cui il suo grembo immacolato ha ospitato Dio.
Il venerabile don Tonino Bello così si esprimeva con quei versi che oggi ci riempiono di gioia e che vogliamo ripetere anche noi:
“Santa Maria, vergine dell’attesa, di fronte ai cambi che scuotono la storia, donaci di sentire sulla pelle i brividi dei cominciamenti. Facci capire che non basta accogliere: bisogna attendere. Accogliere talvolta è segno di rassegnazione. Attendere è sempre segno di speranza. Rendici, perciò, ministri dell’attesa. E il Signore che viene, vergine dell’Avvento, ci sorprenda, anche per la tua materna complicità, con la lampada in mano. Amen.”
Un’antica tradizione dal grande significato
Da molti anni siamo abituati a prepararci in preghiera al Santo Natale attraverso la pratica della “novena”. Questa forma devozionale consiste principalmente nel recitare preghiere (ad esempio il Rosario) ripetute per nove giorni consecutivi, prima di una solennità, come appunto il Santo Natale. La novena trae ispirazione dagli Atti degli Apostoli (At 1,14), dove viene descritto come gli Apostoli si ritrovarono insieme a Maria a pregare in modo assiduo e concorde nei nove giorni compresi tra l’Ascensione di Gesù e la discesa dello Spirito Santo durante la Pentecoste. La novena del Natale fu eseguita per la prima volta in una casa di missionari vincenziani di Torino nel Natale del 1720.
Da allora, la novena, pur non essendo “preghiera ufficiale” della Chiesa, rimane un momento molto significativo nella vita delle nostre comunità cristiane.
Si celebra nelle nostre chiese dal 16 al 24 Dicembre, e comprende anche la lettura di alcuni testi atti a preparare spiritualmente ciascun credente alla venuta del Salvatore.
Sant’Ambrogio, patrono di Milano
A Milano il 7 dicembre si celebra il ricordo di Sant’Ambrogio, che non si sarebbe mai immaginato di diventare santo.
Si racconta che sia stato il grido di un bambino a proporlo vescovo. La storia di Sant’Ambrogio non può essere narrata con precisione, troppi anni sono trascorsi dal 374 quando si ritrovò, lui, tedesco di nascita, da quattro anni governatore di una fetta di Impero Romano (all’incirca mezza Italia del nord di oggi) in una chiesa milanese a fare da paciere e da mediatore tra presbiteri e laici, cattolici e ariani, riuniti con non pochi contrasti per eleggere il nuovo vescovo. Ambrogio non era neppure battezzato.
Era stimato ed amato perchè governava con saggezza ed imparzialità. Il grido del bimbo, stando al racconto, venne ripreso da tutti i presenti, come fosse stato ispirato dall’alto: ‘Ambrogio vescovo’. Venne battezzato e consacrato il 7 dicembre 374.Non tradì le aspettative, segno che la scelta era stata davvero suggerita dallo Spirito. Donò le sue ricchezze ai poveri, si dedicò allo studio della Scrittura e alla preghiera, incontrò la gente, tutti potevano bussare alla sua porta ed essere ricevuti, ascoltati, difesi dalle prepotenze. Favorì numerose conversioni, difese la fede cattolica contro l’eresia ariana.
Morì il 4 aprile 397. Per i suoi molteplici scritti teologici è uno dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, con Gerolamo, Agostino e Gregorio Magno. Insieme, dal 1929, si possono incontrare anche nella nostra basilica, alzando gli occhi all’interno della cupola: sotto i santi Siro e Materno nella gloria del paradiso e (nei pennacchi) gli evangelisti, Amedeo Butti ha realizzato proprio gli stucchi dei quattro dottori della Chiesa. Il tempio che più di ogni altri tiene viva la memoria di sant’Ambrogio è l’omonima basilica a Milano, edificata nel 386 per volere del copatrono della diocesi, nella quale ogni anno, il 7 dicembre, l’arcivescovo celebra la messa per il suo santo predecessore e rivolge il discorso alla città. Si inaugura la stagione al teatro della Scala e si apre la fiera dei Oh bej, Oh bej. Con attenzione, però: ‘A Sant’Ambroeus ‘l frecc al coeus’.
Egidio Farina
Campagna Tende 2021
“Lo sviluppo sei tu Il tempo del coraggio”
CAMPAGNA TENDE 2021
Anche quest’anno AVSI allestisce un banchetto di proposte per i regali natalizi, (la ‘tenda’ in piazza) per raccogliere fondi a favore di progetti di solidarietà internazionale. Titolo della proposta di quest’anno è “Lo sviluppo sei tu”, che ci ricorda la responsabilità che abbiamo per aiutarci, aiutare gli altri e costruire il bene comune. L’appuntamento è per domenica 12 dicembre, in piazza Conciliazione, dalle 9 alle 13; alla tenda si potranno trovare manufatti, dolci, conserve, biscotti. Vi aspettiamo!
Un’Arena… in Centro
MEDITAZIONI ALL’ORGANO con Enrico Balestreri
mercoledÌ 8 dicembre Ore 16,30 Basilica SS. Siro e Materno – Desio
L’organo della Basilica è uno strumento unico e affascinante, un vero gioiello per la sua sonorità. Il Maestro Enrico Balestreri invita all’ascolto degli straordinari suoni proponendo delle ‘Meditazioni all’organo’ di stampo tradizionale. Ingresso libero
O Night Divine! CORO SANTUARIO DEL CROCIFISSO
sabato 11 dicembre Ore 21,00
Chiesa San Giovanni Battista – DesioIl gruppo corale desiano, composto da oltre quindici elementi, propone un delicato concerto natalizio. Biglietto: 7 euro
It’s Christmas Time CORO SING A SONG
DOMENICA 12 dicembre Ore 21,00
Chiesa SS. Pietro e Paolo – DesioIl Coro è un gruppo vocale a quattro voci, che si esibisce accompagnato da pianoforte o con una band. Il concerto mischia suggestioni gospel a brani tradizionali con assaggi pop in clima natalizio. Biglietto: 7 euro
IL CIRCOLO FOTOGRAFICO DESIANO PRESENTA LA MOSTRA DESIO, UNA CITTÀ CHE CAMBIA
Fotografie che testimoniano la continua mutazione della città. Ciò che resta di un paese di tradizione agricola, le tradizioni che lo avevano sostenuto negli anni della guerra. La ricerca del futuro e l’illusione del presente immutato mentre la realtà ci racconta altre storie.
Fino a domenica 12 dicembre presso il Centro parrocchiale
(Via Conciliazione 15) – Desio – ore 10-12 e 16.30-19
Ingresso libero con certificazione green passUN MIRACOLO A MISURA DI SAN GIORGIO
“Charles: un amico, un beato”. L’autore del libro è il desiano, residente a San Giorgio, Giovanni Pulici. Protagonista, insieme a tutta la sua famiglia, di una vicenda che ha dell’incredibile. La moglie, Giovanna Citeri, è stata miracolata proprio grazie all’invocazione che Giovanni ha fatto a Charles de Foucauld, il sacerdote francese “povero tra i poveri” e “fratello universale”.
Andiamo però con ordine. Giovanna Citeri, che oggi ha 81 anni, vive a San Giorgio. Nel 1984 è stata colpita da un tumore alle ossa, quando aveva 40 anni e per i medici non c’era più nulla da fare. Solo che poi è guarita, con tanto di documentazione medica, che ha dimostrato come le ossa si fossero miracolosamente risanate. Il marito, Giovanni Pulici, che oggi ha 87 anni, devoto del religioso Charles De Foucauld, gli si era rivolto in dialetto, pregandolo perché non voleva perdere la sua Giovanna, che sennò avrebbe lasciato le loro figlie, Elisabetta e Paola, che allora erano molto piccole. “Salva la mia Giovanna” gli aveva chiesto e così è avvenuto.
Papa Francesco ha presieduto il 3 maggio 2021 il concistoro ordinario pubblico per il voto sulle canonizzazioni di sette beati e Charles De Foucauld è tra questi. Verrà proclamato Santo il prossimo 15 maggio, grazie anche al miracolo che ha visto protagonista proprio Giovanna, che l’aveva già reso beato il 13 novembre 2005 per opera di Papa Benedetto XVI.
Scuola di Italiano per Stranieri
La Scuola di Italiano per Stranieri “Il Centro” ha finalmente ripreso le attività, dopo i lunghi mesi del lockdown.
- Le lezioni si tengono presso il Centro Parrocchiale, in via Portichetto 19, il martedì e il giovedì sera (20,45 – 22,15) e il martedì e il venerdì pomeriggio (14,30 – 16,00).
- Inoltre la scuola offre la possibilità ai bambini e ai ragazzi di svolgere i compiti il martedì e il venerdì dalle 16.30 alle 18.
- È proprio per l’attività del doposcuola che si cercano volontarie e volontari, disposti a dedicare un po’ del loro tempo agli studenti stranieri.
- Chiunque fosse interessato ad aiutare, può contattare la Scuola
telefonicamente al 338 608 6679 o via mail all’indirizzo scuola.italiano.desio@gmail.com
Un’Arena… in Centro
Una rassegna corale verso il Santo Natale: gli eventi della settimana
L’Arena In Centro si trasferisce nelle chiese della città di Desio. Dopo le innumerevoli iniziative ospitate al teatro Il Centro (tutte capaci di attirare pubblico, anche grazie alla varietà delle proposte), nel mese di dicembre saranno alcune chiese cittadine il palcoscenico di concerti di formazioni corali, offrendo un percorso di riflessione e di avvicinamento al Natale.
LabGiovani del Coro Città di Desio presenta: GAUDETE!
VENERDÌ 3 dicembre Ore 21 Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Desio
Il LabGiovani è un ambizioso progetto firmato Coro Città di Desio, diretto da Cristian Chiggiato.
Punta a coinvolgere i giovani tra i 15 e i 28 anni. E’ un “laboratorio” e la
sperimentazione è alla base del progetto: poiché lo scopo è far conoscere agli iscritti diverse tipologie di repertorio, vengono affrontate pagine di musica sacra e profana, dalla musica antica al vocal pop. Uno degli obiettivi del Lab è far comprendere cosa significhi “cantare in coro”: lo studio, l’impegno, la
pratica e… il divertimento. Il programma presentato in questa rassegna è spiccatamente natalizio e porta il titolo ‘Gaudete!’.Il programma
- ANGHELOS CANTADE Trad. sardo (arr. A. Sanna)
- RESONET IN LAUDIBUS J. Gallus (1550-1591)
- ES IST EIN ROS ENTSPRUNGEN M. Praetorius (1571-1621)
- A SPOTLESS ROSE O. Gjeilo (1978)
- BEATA VISCERA MARIAE VIRGINIS R. Di Marino (1956)
- O MAGNUM MYSTERIUM I. Antognini (1963*)
- SING ON! DANCE ON! C. Jacobs (arr. C. Aspaas)
- GAUDETE Piae Cantiones (arr. J. Cooke)
- CAROL OF THE BELLS Trad. ucraino (arr. M. Leontovich)
- I WONDER AS I WANDER Trad. appalachiano (arr. J. Rutter)
- JUL, JUL STRÅLANDE JUL G. Nordqvist (1886-1949)
- THE LITTLE DRUMMER BOY K.K. David (arr. H. Simeone/H. Onorati)
- DING DONG MEDLEY Trad. francese
- THE FIRST NOEL Trad. inglese (arr. D. Forrest)
- GOD REST YOU MERRY GENTLEMEN Trad. inglese (arr. J.N. Koudelka)
Biglietto: 7 euro
CORO ALPINO OROBICA
in ConcertoDOMENICA 5 dicembre Ore 16.30 – Chiesa San Giovanni Battista Desio
Il Coro Alpino Orobica nasce a Varese nel 1987. Il repertorio proposto dal Coro Alpino Orobica è composto da brani della tradizione alpina e da brani
religiosi e popolari.Biglietto: 7 euro
Domenica II di Avvento
L’Avvento è un corso di Esercizi spirituali in preparazione al Natale: i maestri che predicano sono Isaia, Giovanni Battista e Maria. Isaia è il profeta che più a fondo ha rivelato la natura del Messia, come l’Emmanuele (il Dio con noi) e come il Servo di Jahwè, (la sofferenza del Messia, nel mistero
della Croce).Di Maria parleremo, nella festa dell’Immacolata, e nell’ultima domenica di
Avvento, contemplando la Divina Maternità di Maria.Giovanni Battista è il protagonista del Vangelo di oggi, l’ultimo, il più grande dei profeti. Egli ci insegna che il Natale esige conversione. Dobbiamo “preparare la via del Signore e raddrizzare le strade”, cioè verificare la nostra condotta. Un Natale che non ci cambia non è un Natale cristiano: Gesù non viene per un viaggio di piacere, ma per rivoluzionare il mondo, in
cui la legge diventa il servizio e l’amore, e non il dominio e l’odio. Uno dei momenti più importanti sarà il sacramento della Riconciliazione dove
Gesù stesso opererà questa conversione.Il Natale secondo Giovanni presuppone il deserto che è la premessa e la condizione della riflessione e della conversione. Ma il Natale ha bisogno di tanti Giovanni Battista: ogni cristiano deve essere come Giovanni che
prepara la strada a Gesù, che lo predica con la vita. Gesù è venuto a dirci che Dio è Padre di tutti e che, proprio perchè è Padre, gli altri sono fratelli: la nostra preghiera deve essere più filiale e la nostra solidarietà più concreta.don Alberto
Un Avvento di Carità
Come gesto di Carità per questo avvento le parrocchie della Comunità promuovono una raccolta fondi per realizzare opere in favore dei nostri fratelli cristiani nella Repubblica Centrafricana, in Irak e nella Repubblica Democratica del Congo.
“Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo
quotidiano, e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta” (Gc, 2,15-17).Credo che si possano riassumere in questi versetti della lettera di Giacomo le
intenzioni a cui il gesto di carità d’avvento si vuole ispirare nella nostra Comunità Pastorale. Come di consueto, i fedeli anche quest’anno sono stati invitati a scegliere un gesto secondo le attenzioni e la sensibilità di ciascuna parrocchia. Un gesto che vuol unire la fede nell’attesa del Signore che sta per venire con la concretezza di un’attenzione particolare verso un bisogno che ci sta a cuore.A cosa serve, altrimenti, attendere la venuta del Signore se resta catalogata
come un evento da calendario? O se viene considerata come una festa da trascorrere chiusi nel nostro egoismo?Il senso dell’Avvento non è semplicemente una parte del calendario da trascorrere in vista del Natale. L’Avvento richiama a un ritorno del Signore ma anche un ritorno al Signore, e ci interroga proprio su quanto siamo preparati a questo ritorno. Siamo chiusi nella nostra apparente tranquillità o siamo disposti a lasciarci “disturbare” dal Signore che viene? Sappiamo guardare oltre il nostro recinto, in cui cerchiamo di non far mancare nulla,
per restare ciechi di fronte alle tante necessità gravi di gente e di popolazioni che attendono un gesto di vicinanza e di affetto?È facile nascondersi dietro ciò che si dice sempre: un piccolo gesto di carità non risolve problemi immensi come l’istruzione dei bambini in Africa, o la ricostruzione politica e sociale di paesi martoriati dalla guerra. Ma ciascuno di noi, nel suo piccolo è chiamato a farsi prossimo. Perché ogni piccola cosa messa a disposizione da ciascuno di noi diventi una cosa grande che ha la forza di cambiare qualcosa nella vita di persone lontane.
Il gesto di carità di avvento a cui siamo chiamati a rispondere ha quindi questo intento: trovare in un piccolo segno di vicinanza, attraverso una piccola rinuncia a qualcosa di superfluo, pensando che quella moneta che noi destiniamo a quella intenzione potrà essere determinante perchè unita alle altre monete che ciascuno di noi vuole destinare con le medesime intenzioni.
Quali possibilità abbiamo?
Le parrocchie di Desio, ciascuno secondo la propria sensibilità, ha organizzato la raccolta a favore di queste finalità.
Le parrocchie SS Siro e Materno, San Giovanni Battista e San Giorgio sostengono l’Associazione “Talità Kum”, e in particolare l’opera di Stefania Figini e Angelo Sala, nostri concittadini, a favore di progetti in corso nella Repubblica Centroafricana, e in particolare per la ristrutturazione e l’ampliamento della cappella nel villaggio di Bwabuziki/Yolé.
La parrocchia SS. Pietro e Paolo sostiene il progetto “Aiuto alla Chiesa che soffre” attraverso la ricostruzione dei luoghi di culto e di istruzione, che sono andati distrutti per opera dell’Isis in Iraq.
La parrocchia S. Pio X sostie- ne il progetto di suor Maria Pia Marzio, Missionaria di Santa Gemma, per l’assistenza ospedaliera dei numerosi malati di tubercolosi e malaria nella Repubblica Democratica del Congo, e in particolare dei bambini malnutriti e che vivono in condizioni di estrema povertà.
Le possibilità ci sono state messe a disposizione. Non lasciamo passare questo Avvento senza aver provato a donare un sorriso a chi è meno fortunato di noi.
Diac. Fabrizio Santantonio
IN OGNI PARROCCHIA SI TROVERÀ UN RACCOGLITORE PER le OFFERTE DEDICATE A CONTRIBUIRE AL PROGETTO NELQUADRO DELL’AVVENTO DI CARITÀ 2021
La piccola cappella del villaggio di Bwabuziki/Yolé nella Repubblica Centrafricana. Spesso i
fedeli sono costretti ad assistere alla Messa sotto delle tende improvvisate