La Ciclofficina della bicicletta è una realtà che opera silentemente, già da qualche mese all’Oratorio Beata Vergine Immacolata. Un gruppo di papà mette a disposizione tempo e buona volontà per riparare biciclette e renderle nuovamente sicure e funzionali. Inoltre, attraverso la sistemazione e l’assemblaggio di pezzi buoni di bici rotte o da dismettere, riescono a donare biciclette a bambini e ragazzi che non possono acquistarle. Ogni intervento è ad offerta libera ed il ricavato viene dato all’oratorio. Un modo per essere vicini ad uno dei bisogni dei ragazzi e ragazze, con grande passione.
Il mese di novembre è ricchissimo di proposte. Di seguito pubblichiamo gli eventi del fine settimana
LUNEDÌ 1 novembre Ore 21 – Teatro Il Centro, Desio GIULIA TACCAGNI e GIACOMO CARNEVALI presentano: Rarità italiane del ‘9oo
L’artista desiana Giulia Taccagni, mezzosoprano, accompagnata al pianoforte da Giacomo Carnevali, propone una serata di ascolto delle rarità italiane del ‘900, un viaggio nella musica vocale da camera italiana. Biglietto: 10 euro
VENERDÌ 5 novembre Ore 21 – Teatro Il Centro, Desio La Foresta di Arden presenta: d’Altro Canto
L’autrice e regista Roberta Parma firma questa nuova produzione de La Foresta di ARDEN. Lo spettacolo multimediale parla di Durante (vero nome di battesimo di Dante) Alighieri: uomo ed artista. Parla della sua vita, delle sue donne, delle aspettative e degli obiettivi, della sua grandezza e delle sue debolezze. Biglietto: 10 euro
DOMENICA 7 novembre Santuario del Crocifisso e Contrada Dügana via Lampugnani, Desio – Tutta la giornata FESTA DEL CRISTO RE
La Contrada Dügana si anima con la tradizionale Festa del Cristo Re e del Santuario di via Lampugnani. Il programma prevede:
Ore 11 – Messa solenne, ricordando Don Costante, Don Ugo e Padre Fulgenzio
Ore 10.30 e ore 12 – Concerto di campane a corda, a cura del Gruppo Campanari della Basilica
Ore 15 – Concerto della campana bèla, a cura del Gruppo Campanari della Basilica
Ore 15.30, ore 16.15 e ore 17 – Storia e musica nel Santuario, con la partecipazione di: Massimo Brioschi, storico (Storia di una chiesa, curiosità storiche del Santuario, degli uomini e del territorio circostante); Coro del Santuario del Crocifisso (interventi corali)
Nel pomeriggio castagne e vin brulè. Prenotazione necessaria per gli eventi all’interno del Santuario.
“Dietro le quinte” ci sono molte persone che si mettono a disposizione per il buon funzionamento di tutte le attività necessarie alla Parrocchia… ma c’è sempre bisogno di un aiuto.
Le diverse attività della Comunità Pastorale nelle cinque parrocchie di Desio, non solo quelle liturgiche feriali o festive, ma tutte le attività pastorali amministrative e sociali, sono possibili e si realizzano grazie alla collaborazione di molte, tantissime persone della nostra città. Sono abitanti nella zona che danno una mano, anche per poche cose e per poco tempo, ma che – convinti di una “casa comune del popolo di Dio” – insieme fanno crescere in modo grandioso ogni parrocchia e l’intera comunità. Nessuno è pagato, nessuno ha fatto “voti” particolari. Sono tutte persone come chiunque, vivono accanto a noi, hanno famiglia, lavorano, seguono i figli, o magari sono nonni. Persone, tuttavia, che credono in questa “casa comune”, la chiesa di tutti, e ci tengono a dare una mano, per quel che possono, sapendo che anche il poco, messo insieme al resto, fa tantissimo. Ma chi sono questi silenziosi ma importanti collaboratori? Ogni celebrazione liturgica si realizza attraverso i presbiteri e i diaconi, ma soprattutto i cantori, gli animatori liturgici, i lettori, i ministri straordinari per l’eucarestia, i sagrestani, i chierichetti, gli organisti. Ma anche grazie a chi cura gli addobbi e i fiori, a chi lava paramenti e camici e tovaglie e altro, a chi settimanalmente pulisce gli spazi, a chi fa accoglienza e sanifica al termine di ogni celebrazione…
Oltre a questo, ogni parrocchia è una istituzione anche amministrativa, con personale che gestisce la segreteria, l’archivio e la documentazione ormai ampiamente informatizzata. Ancora, la pastorale giovanile contempla catechisti, educatori, animatori d’oratorio, mentre tutta la pastorale sociale è garantita anche dai centri di ascolto, dalle attività della Caritas o di altre istituzioni, dai diversi gruppi di incontro (famiglia, anziani, etc…). Non da ultimo, molti sono impegnati in organismi rappresentativi importanti, come i consigli pastorali, i consigli d’oratorio, le diaconie, e altro. Sono davvero decine le persone che in ogni parrocchia si rendono disponibili, convinti che nessuno è solo spettatore, ma ognuno è attivo con entusiasmo. Ciascuno dona secondo la propria capacità (Cor 12, 1-31) e chi può dare solo “uno” vale come chi può dare anche “cento” (Mt 20, 1-16). Alla fine, ognuno scopre il bello del fare insieme, la gioia delle relazioni con gli altri, il gusto di sentirsi coinvolti, magari anche – dopo un po’ di lavoro insieme – il piacere di finire in allegria attorno a una pizza o a un calice di vino. La cosa stupenda di tutto questo? Una porta sempre aperta per chiunque voglia esserci e dare una mano: basta contattare i referenti della parrocchia.
La festa dell’oratorio rimandata per maltempo si è tenuta domenica 17 ottobre in un pomeriggio di sole, tra le castagne, i giochi e la buona compagnia. Simbolo dell’anno oratoriano è la lavanda dei piedi e dunque il “mettersi a servizio”. Gli adolescenti hanno organizzato e gestito i giochi a stand coordinati dai loro educatori. Papà, mamme e tanti volontari hanno contribuito al pieno successo dell’iniziativa. Un segnale forte di fraternità: “L’oratorio sarà sempre più un lavoro di rete. È la comunità educante, formata dalla scuola, famiglia ed educatori che aiutano un bambino a crescere” ha commentato don Paolo.
Raccolti finora 342.000 euro per il restauro della cupola della Basilica
I lavori sono in pieno svolgimento. Si stanno sistemando le sottostrutture in legno, in alcuni casi parecchio ammalorate. Sono stati lavorati quattro degli otto spicchi: si tratta delle parti della copertura maggiormente esposti agli agenti atmosferici.
Ne consegue che le scandole rimosse finora sono in condizioni meno buone rispetto a quelle della faccia opposta e per questo motivo – in attesa del recupero delle scandole meglio conservate – si è definito di posticipare la consegna delle forme di ardesia decorate (in varie tipologie) che sono state prenotate nei mesi scorsi: la distribuzione avverrà all’inizio del 2022. “Sappiamo bene che in molti attendono di poter finalmente avere la propria scandola decorata e prenotata” spiega Mons. Gianni Cesena. “Abbiamo valutato con attenzione lo stato delle scandole che vengono via via rimosse; abbiamo deciso di attendere ardesie di miglior qualità, che si trovano nella parte della cupola che verrà sistemata prossimamente. Ci scusiamo con gli artisti che sono pronti per i loro decori. E naturalmente ci scusiamo con tutti coloro che hanno prenotato: avranno comunque prestissimo la propria scandola, a dimostrazione del legame e della condivisione di questo progetto di recupero importantissimo per la nostra comunità. Permettetemi poi di ringraziare tutti coloro che generosamente stanno contribuendo a sostenere economicamente l’intervento. Alcuni hanno accettato di essere citati sull’Albo dei Sostenitori, posizionato in fondo alla Basilica. Tanti altri stanno donando: anche la più piccola offerta è preziosa. Grazie anche a chi sta spingendo la raccolta fondi attraverso le tantissime iniziative dell’Arena In Centro. Grazie ai gruppi, alle associazioni, agli artisti e al pubblico che sta riempiendo il nostro teatro e le chiese cittadine, assistendo a proposte variegate e ricche di suggestione”.
Sul fondo della Basilica è posizionato un tabellone informativo sullo stato della raccolta fondi del progetto Salviamo la cupola. Gli spicchi della riproduzione grafica della cupola si stanno via via colorando, seguendo il graduale ma costante aumento delle donazioni e delle offerte. Il totale dei fondi raccolti finora ammonta a euro 342.000, a fronte degli euro 800.000 preventivati.
È stato esposto anche un Albo dei Sostenitori: contiene i nomi delle persone, delle aziende e degli enti che – avendo concesso il consenso ad apparire – stanno sostenendo il progetto. Si ricorda che chiunque avesse donato e desidera essere ricordato su questo Albo può rivolgersi rivolgersi alla Segreteria della Basilica.
VENERDÌ 29 ottobre Ore 21 – Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, Desio
CORO FIOR DI MONTAGNA
Il coro nasce a Monza nel 1956. Da allora si impegna nella divulgazione di canti di montagna e d’ispirazione popolare e nella gioia di trasmettere valori di amicizia attraverso il linguaggio della musica. Guidato per 53 anni da Enrico Frigerio, e poi dal M° Pier Giuseppe Brambilla. Dal 2019 la direzione è affidata al M° Roberto Gelosa. Biglietto: 7 euro
sabato 30 ottobre – Ore 21 – Teatro Il Centro, Desio GRUPPO TEATRO SONIA BONACINA presenta
4 PASSI NELLA SPERANZA
Il gruppo teatrale nato negli anni ’70 a Desio grazie a un’intuizione di Giorgio Como. Torna sul palco de ‘Il Centro’ con alcuni testi che presentano un percorso verso la speranza. Biglietto: 10 euro
Prenotazione attraverso mail teatroilcentrodesio@libero.it, telefonando al numero 0362.626266 oppure direttamente nel foyer del teatro ogni lunedì, ore 17-19.
Per accedere al teatro è obbligatorio presentare il Green Pass
Sabato 23 ottobre nella Cattedrale di Brescia la Religiosa delle Ancelle della Carità, è stata elevata alla gloria degli altari nella celebrazione presieduta dal cardinale Semeraro.
Don Gianni, rispondeva così all’invito alla partecipazione per la celebrazione della beatificazione di suor Lucia rivolto dalla Superiora generale delle Ancelle della Carità: “Anche le nostre comunità parrocchiali si uniranno alla preghiera e all’evento che rende felici tante Ancelle che a Desio hanno servito e tuttora servono con generosità in vari campi di apostolato”.
Una bellezza vissuta
Suor Lucia ha trascorso interamente la sua vita consacrata, esercitata mediante tanti umili servizi, nella casa madre dell’Istituto, dove oggi sono venerate le sue spoglie mortali.
È nata ad Acquate (Lecco), nel territorio della nostra diocesi, il 26 maggio 1909, da una famiglia di modeste condizioni. Lasciata la scuola, ha lavorato prima in filanda, poi in una fabbrica di lampadine alla periferia di Acquate. In Maria fin da piccola, traspare il germe del forte amore per Gesù. Riceve la Prima comunione nel 1916 e la Cresima nel 1918; due tappe per lei molto importanti. Il sostegno del parroco e delle suore dell’oratorio rafforzano la sua vita spirituale. È una ragazza solare e gioiosa, sa prendersi cura degli altri e sa affrontare le difficoltà dell’esistenza senza lasciarsi sopraffare da tensioni e paure.
Tramite suor Argentina Ferrari, sua compaesana, conosce l’Istituto fondato da Santa Maria Crocifissa di Rosa, che diventa la sua nuova famiglia dal 15 ottobre 1932.
Il 30 ottobre 1935 ha professato i voti temporanei, cambiando nome in suor Lucia dell’Immacolata, onorando così la Madonna. Il 13 dicembre 1938 ha invece emesso i voti definitivi. Il suo percorso di donazione a Dio e ai fratelli è caratterizzato da uno stile ben preciso:
Umiltà: sempre all’ultimo posto
Povertà: solo abiti usati, ogni dono è troppo per lei
Dono di sé: senza soste “Mi riposerò in Paradiso tra Gesù e Maria”
Suor Lucia si consuma amando, anche sul letto della malattia che la colpisce ben presto. Nel silenzio custodisce il suo segreto che consegnerà come preziosa eredità a tutti prima di varcare la soglia del Paradiso il 4 luglio 1954: “Ho sempre tenuto gli occhi fissi in Dio”.
Si è svolto dall’8 al 10 ottobre il pellegrinaggio ad Assisi dei preadolescenti ambrosiani e quindi anche i ragazzi della Comunità di Desio si sono ritrovati a pregare e riscoprire l’essenzialità della vita cristiana alla scuola di San Francesco.
Siamo andati in 35: 24 ragazzi di seconda media, 5 educatori con 2 dei loro referenti adulti (Beppe e Ornella), suor Alma, Barbara, io e don Pietro. I luoghi visitati sono stati tutti i luoghi tipici assisani, ma in particolare sottolineo: l’eremo delle carceri, dove ci ha accolto fra Mattia che ci ha donato la sua testimonianza; la tomba del beato Carlo Acutis sulla quale abbiamo pregato a un anno dalla sua beatificazione.
Abbiamo incontrato suor Chiara Elisabetta, originaria di Desio, che da anni è suora clarissa nel monastero di S. Quirico. Abbiamo celebrato la S. Messa insieme ai ragazzi delle parrocchie milanesi che hanno partecipato a questo pellegrinaggio presso S. Maria degli Angeli, dove il vescovo di Assisi, Mons. Domenico Sorrentino, ha fatto dono alla nostra diocesi di una reliquia del Beato Carlo Acutis consegnandola nelle mani di don Stefano Guidi, responsabile Fom. Motivo di questo dono si può riassumere nelle parole usate dal vescovo nella sua omelia: “quando Milano e Assisi si uniscono e collaborano, succedono cose come il beato Carlo”.
Ovviamente non sono mancati momenti di gioco e divertimento per le vie della cittadina a scoprire i tesori di questo luogo meraviglioso che è Assisi.
La festa della Dedicazione del Duomo può essere compresa nella realtà di una chiesa spinta a contemplare il riproporsi dell’opera salvifica di Dio nella propria esperienza di comunità, educata alla sequela di Cristo dal magistero di Ambrogio e custodita in questo cammino di fede dai vicari di lui. Alla Festa della Dedicazione ambrosiana si sono poi venute collegando le memorie di tante altre vicende relative alla cattedrale milanese.
La Dedicazione del Duomo è collocata nella terza domenica di ottobre perché a questa data risalgono tante vicende che hanno come fulcro la Cattedrale: la Dedicazione della Ecclesia maior, devastata dagli Unni nel 453 e riconsacrata solennemente dal metropolita Eusebio; nella III di ottobre dell’836, la consacrazione dell’edificio di Santa Maria, la Theotokos («La madre di Dio»); nella terza domenica di ottobre del 1418, papa Martino V, proveniente dal Concilio di Costanza, consacrò l’altare maggiore; il 20 ottobre 1577 San Carlo Borromeo presiedette la Dedicazione dell’attuale Duomo, istituendone la solennità in questa domenica; infine, nel 1986, sempre nella III domenica di ottobre, il cardinale Carlo Maria Martini consacrò l’altare attuale.
La Liturgia della Parola nelle «Domeniche dopo la Dedicazione» allarga il proprio sguardo ad abbracciare i confini del mondo, investiti dal mandato missionario e destinatari dell’universale vocazione alla salvezza, giungendo infine a travalicare la storia, per contemplare la ricapitolazione di tutte le cose nella regalità di Cristo (Cristo Re).
don Flavio
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