Categoria: News
Appello della Caritas Ambrosiana
Raccolta fondi per l’Ucraina
Lo scoppio del conflitto in Ucraina vede la rete Caritas impegnata per portare aiuto alla popolazione. La situazione di emergenza si sta evolvendo di ora in ora, ma grazie alla presenza sul territorio ucraino di Caritas Ukraine e Caritas Spes siamo operativi nel sostenere le famiglie in urgente stato di bisogno.
Alcune indicazioni operative per poter rispondere all’emergenza e agire in modo coordinato e efficiente.
COSA STIAMO FACENDO IN UCRAINA
Grazie alla presenza sul territorio ucraino di Caritas Ukraine (Chiesa cattolica di rito bizantino) e Caritas Spes (Chiesa cattolica latina) le attività di sostegno alla popolazione in emergenza sono già in atto e nello specifico:
•Servizi per l’accoglienza: luoghi sicuri, caldi, dotati di energia elettrica, dove le famiglie sfollate potranno ricevere informazioni aggiornate, pasti, forniture igieniche e un supporto psico-sociale • Servizi di trasporto • Evacuazione e protezione dei bambini ospiti delle case famiglia •Fornitura di pasti • Servizio docce e lavanderia • “Child Friendly Spaces”, luoghi dove verrà offerto un sostegno psico-sociale ai bambini • Supporto psicologico alle famiglie e alle persone con bisogni speciali.COSA STIAMO FACENDO NEI PAESI CONFINANTI
La solidarietà si è estesa anche nei paesi limitrofi dove i profughi si stanno riversando.
Come confermato dalle Caritas Nazionali e dai contatti locali, molti rifugiati, in particolare, donne, bambini e anziani, arrivano in Moldova e in Romania camminando.
Le Caritas della Polonia, Moldova e Romania, in collaborazione con istituzioni e le ong locali, sono in prima fila nell’organizzazione dell’accoglienza e chiedono un aiuto per far fronte a tale emergenza.
Maggiori informazioni a questo link:
https://www.caritasambrosiana.it/area-per-la-stampa/approfondimenti-area-per-la-stampa/ucraina-limpegno-delle-caritas-a-sostegno-della-popolazioneCOME CONTRIBUIRE: DONAZIONI IN DENARO
- Con carta di credito online: https://donazioni.caritasambrosiana.it
- IN POSTA
C.C.P. n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana
Onlus – Via S. Bernardino 4 – 20122 Milano.
Causale Offerta: Conflitto in Ucraina - CON BONIFICO
C/C presso il Banco BPM Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN:IT82Q0503401647000000064700 Causale Offerta: Conflitto in Ucraina
Le offerte sono detraibili/deducibili fiscalmente
ATTIVITÀ DA EVITARE: RACCOLTE DI BENI, GENERI ALIMENTARI, MEDICINALI E ALTRO
Caritas Ambrosiana non autorizza nessuno a raccogliere beni da inviare in Ucraina e sconsiglia fortemente la diffusione di iniziative di raccolta di qualsiasi prodotto.
Al momento la situazione è molto complessa e non è possibile assicurare il trasporto e la distribuzione. Inoltre i costi di trasporto e le procedure doganali potrebbero rendere altamente inefficace questo tipo di sostegno.
INVIO DI VOLONTARI ALL’ESTERO
Caritas Ambrosiana non può inviare volontari per sostenere le attività della rete Caritas in Ucraina e nei Paesi limitrofi. Per ragioni di sicurezza e organizzative è altamente sconsigliato appoggiare iniziative di questo tipo.
Per rimanere informati vi invitiamo a consultare periodicamente il sito www.caritasambrosiana.it o a chiamare il numero dedicato: 02.40703424 dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 20.Luciano Gualzetti
Direttore Caritas AmbrosianaAvviso chiusura Basilica
Per venire incontro alle esigenze delle ditte operanti all’esterno e all’interno della cupola e nello stesso tempo garantire la sicurezza dei fedeli, la Basilica verrà chiusa nei seguenti giorni e orari: • Lunedì 28/02 ore 8.00-17.00
• Martedì 01/03 ore 9.30-17.00
• Giovedì 03/03 ore 9.30-17.00
• Lunedi 07/03 ore 8.00-17.00
• Martedì 08/03 ore 9.30-17.00
• Lunedì 14/03 ore 8.00-17.00
• Martedì 15/03 ore 9.30-17.00
• Venerdì 18/03 ore 9.30-14.00IL 2 MARZO PREGHIAMO E DIGIUNIAMO PER LA PACE
- 2 marzo chiesa aperta dalle 7.00 alle 21.00
- ore 15.00 preghiera per la pace con le persone provenienti dall’Ucraina
Messa ore 7.30, 9.00, 18.30
SAN GIORGIO
- 2 marzo Messa ore 18.00
SS. PIETRO E PAOLO
- 2 marzo chiesa aperta fino alle 22.00
- 2 marzo Messa ore 8.30
- 4 marzo adorazione eucaristica
SAN PIO X
Chiesa aperta ininterrottamente dalla mattina dell’1 marzo alla sera del 2 marzo
- 1 marzo Rosario e Messa ore 8.00
- 2 marzo Rosario e Messa ore 20.00
SAN GIOVANNI BATTISTA
- 2 marzo Messa ore 20.30
2 MARZO: DIGIUNIAMO LO STESSO
Mercoledì scorso, all’udienza generale il papa ha dato voce anche a noi: “Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina. Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Come me tanta gente, in tutto il mondo, sta provando angoscia e preoccupazione”. Sembra naturale che il papa non venga ascoltato: il giorno successivo la situazione è peggiorata.
Ha proposto di agire con armi diverse da quelle dei contendenti sul terreno: “vorrei appellarmi a tutti, credenti e non credenti. Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare del prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace”.
Anche se non sappiamo ora cosa accadrà nel frattempo e anche se per gli ambrosiani non c’è mercoledì delle ceneri, accogliamo lo stesso l’invito del papa e uniamoci a lui nella preghiera e nel digiuno. Sarà il segno eccezionale di un’invocazione più forte. E il digiuno ci aiuterà a riflettere su ciò che conta veramente e a mettere da parte pretese inutili e aspettative superficiali.
Anche il nostro arcivescovo Mario Delpini invita a dire una decina del Rosario per l’intenzione della pace, immaginando di poter pregare sulla linea di confine, come a suo tempo immaginò il card. Martini – era il 29 gennaio 1991 – nel suo grido di intercessione: un testo che faremmo bene a rimeditare in silenzio davanti al Crocifisso Gesù e ai crocifissi della storia.
don Gianni
ULTIMA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA
Il Vangelo ci riporta una scena gustosa: Zaccheo che corre ad arrampicarsi per vedere
Gesù. Zaccheo era capo dei pubblicani, quindi persona importante e odiata dalla gente perché a servizio dei romani e facilmente esosa.Il suo comportamento lo rendeva ridicolo davanti alla gente.Un episodio che è un capolavoro in cui si manifesta la bontà del Signore verso i peccatori ed è esempio del come dovremmo comportarci con chi sbaglia. Nel Vangelo Gesù è l’unico che si accorge di questo uomo e lo chiama per nome; va in cerca di questo ricco; non pronuncia
parole di rimprovero, anzi lo onora di una sua visita, non per giustificare il suo operato, ma per manifestargli il suo amore. Questo incontro, fondato sull’amicizia, è quello che cambia la persona, lo rende libero e generoso. Non si limita a restituire, è anche generoso con i suoi beni e tutto questo nella gioia.È così il nostro incontro con il Signore nella Parola, nei Sacramenti, in particolare nella
Confessione? C’è il desiderio di vedere il Signore, di accoglierlo con gioia dentro di noi, di lasciarci cambiare il cuore, così da renderlo veramente generoso?Gesù non giustifica l’operato di Zaccheo, ma lo ama così come è: questo cambia il suo cuore. È una costante della storia: santi, poveri, hanno fatto breccia nei cuori chiusi dei ricchi. Chiediamo al Signore di credere al suo amore gratuito e di renderci testimoni di questo amore verso gli altri. La Quaresima, che sta per iniziare, ci aiuti anche in questo.
don Alberto
SCUOLA DI ITALIANO PER STRANIERI: UN’INTEGRAZIONE POSSIBILE
La scuola di italiano per stranieri è una realtà che è presente nel nostro territorio dalla fine degli anni Novanta per prendere posizione in modo deciso su un tema controverso: l’immigrazione.
La fondatrice della scuola, Liboria Strazzanti, da tutti chiamata Orietta, (che
il 2 giugno ha ricevuto l’onorificenza a Cavaliere della Repubblica Italiana) l’ha fondata nel 1996 come reazione ad un manifesto comparso a Desio nel quale, l’Amministrazione che allora governava, invitava gli immigrati, i poveri ad allontanarsi dalla città. Per questo ha deciso di reagire e, dopo aver passato tanti anni sotto la saggia direzione di Adele Brugola, è da maggio 2021 che la 23enne Chiara Arosio ne ha preso le redini. Lei sta studiando mediazione linguistica all’università e quindi questo incarico, che le è stato
affidato inaspettatamente, le permette di mettere in pratica quanto sta studiando e il tipo di città nella quale vorrebbe vivere. Una città che integra partendo dalla lingua locale.Nel concreto la realtà della scuola di italiano per stranieri ogni anno offre corsi per chi dall’estero si trasferisce nel nostro Paese. Più precisamente martedì e venerdì dalle 14.30 alle 16 per le lezioni alle donne, per gli uomini invece dalle 20.45 alle 22.15 mercoledì e martedì.
Offrono anche il servizio di doposcuola dalle 16.30 alle 18 ogni martedì e venerdì. In totale ci sono circa 90 iscritti. Il tutto si regge in piedi grazie alla volontà (e generosità) di trenta volontari.
Il mezzo della lingua è fondamentale per integrarsi” ha detto Chiara. Sono tornati in presenza dal 15 febbraio, dopo aver tenuto le lezioni in modalità
mista. “Vorrei fare di più. Dopo la crisi umanitaria in Afghanistan, ad esempio, abbiamo coinvolto delle scuole superiori del territorio per fare un aiuto compiti ad alcuni rifugiati adolescenti. Penso che collaborazione con altre realtà del territorio e sensibilizzazione oltre allo studio della lingua sono due obiettivi che vedo per il futuro dei nostri studenti”.Eleonora Murero
Salviamo la cupola
I lavori di sistemazione della copertura della Basilica procedono con rapidità. Sono state un successo anche le iniziative culturali promosse da “L’Arena in Centro” per sostenere la raccolta di fondi, ma ora va fatto un ultimo sforzo per arrivare all’obiettivo della copertura completa delle spese.
Gli spicchi della cupola disegnata sul tabellone che si trova in fondo
alla Basilica si colorano sempre di più: sono la rappresentazione
grafica della raccolta fondi per il restauro del simbolo della città,
arrivata alla significativa cifra di circa 570.000 euro (aggiornamento al 18 gennaio 2022). I desiani stanno partecipando con generosità a questa impresa economica che ridonerà splendore alla grande cupola costruita nel 1895.Nel cantiere procede a ritmo serrato la posa delle nuove scandole di ardesia e i lavori si intravedono dietro i ponteggi. Si prevede che entro la fine del mese di marzo, imprevisti permettendo, i lavori potranno essere conclusi.
Intanto le vecchie scandole recuperate sono nelle mani degli artisti, che le stanno decorando. Anche in questo caso la consegna a chi ha prenotato questo prezioso e originale cimelio dovrebbe iniziare per l’inizio del
mese di aprile. Prima della distribuzione, ci sarà una mostra di tutte le scandole decorate e verranno esposte pure alcune fotografie degli eventi che hanno caratterizzato nei mesi scorsi l’Arena In Centro.Altre iniziative di sensibilizzazione sono in cantiere perché comunque serve ancora un significativo sforzo per raggiungere l’obiettivo della raccolta, ovvero 800.000 euro. È sempre dunque possibile sostenere il progetto con le note modalità.
Andrea Pizzi
Sinodo: incontrare, ascoltare, discernere
Dalla omelia del Santo Padre all’apertura del Sinodo (commentando il brano del “giovane ricco”) possiamo trarre qualche spunto di riflessione e di lavoro riguardo il tema proprio del “sinodo” e del cammino che la Chiesa è chiamata a compiere in questi mesi.
[…] Egli (Gesù) ci svela che Dio non alberga in luoghi asettici, in luoghi tranquilli, distanti dalla realtà, ma cammina con noi e ci raggiunge là dove siamo, sulle strade a volte dissestate della vita. E oggi, aprendo questo percorso sinodale, iniziamo con il chiederci tutti – Papa, vescovi, sacerdoti, religiose e religiosi, sorelle e fratelli laici –: noi, comunità cristiana, incarniamo lo stile di Dio, che cammina nella storia e condivide le vicende dell’umanità? Siamo disposti all’avventura del cammino o, timorosi delle incognite, preferiamo rifugiarci nelle scuse del “non serve” o del “si è sempre fatto così”? […]
Fare Sinodo significa camminare sulla stessa strada, camminare insieme. Guardiamo a Gesù, che sulla strada dapprima incontra l’uomo ricco, poi ascolta le sue domande e infine lo aiuta a discernere che cosa fare per avere la vita eterna. Incontrare, ascoltare, discernere: tre verbi del Sinodo su cui vorrei soffermarmi.
Il Sinodo è un cammino di discernimento spirituale, di discernimento ecclesiale, che si fa nell’adorazione, nella preghiera, a contatto con la Parola di Dio. E la seconda Lettura proprio oggi ci dice che la Parola di Dio «è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore» (Eb 4,12). La Parola ci apre al discernimento e lo illumina. Essa orienta il Sinodo perché non sia una “convention” ecclesiale, un convegno di studi o un congresso politico, perché non sia un parlamento, ma un evento di grazia, un processo di guarigione condotto dallo Spirito. In questi giorni Gesù ci chiama, come fece con l’uomo ricco del Vangelo, a svuotarci, a liberarci di ciò che è mondano, e anche delle nostre chiusure e dei nostri modelli pastorali ripetitivi; a interrogarci su cosa ci vuole dire Dio in questo tempo e verso quale direzione vuole condurci. […]
Quest’ultimo paragrafo è illuminante: si tratta di pregare, ascoltare la Parola, incontrare… in poche parole “fare come Gesù”. Sembra una conclusione semplificatrice ma probabilmente è l’esercizio che non siamo ancora capaci di fare e per questo ripartiamo da qui, ma questa volta insieme e non in ordine sparso.
don FlavioIl percorso sinodale diocesano
Il Consiglio Pastorale cittadino del 21 gennaio scorso ha centrato l’attenzione su un tema tra i tanti proposti per gli incontri di ascolto sinodale a livello diocesano: “Dialogare nella Chiesa e nella società”.
Secondo Papa Francesco “camminare insieme – laici, pastori, Vescovo di Roma – è un concetto facile da esprimere a parole, ma non così facile da mettere in pratica”. Non è difficile capirne il perché: è lo stile di vita della Chiesa che conta, più che le strutture o i grandi convegni come il Sinodo dei Vescovi: per il Papa se la Chiesa non impara davvero lo stile del “camminare insieme”, della sinodalità, allora tutto rimane lettera morta.
Da qui nasce l’idea che il Sinodo prima di iniziare i suoi lavori consulti il popolo di Dio sulle sofferenze ed i problemi che incontriamo nella vita di tutti i giorni, sulle ansie di emarginazione e le paure che ci angosciano, ma anche sulle gioie e le speranze che sentiamo vive nel cuore quando ci affidiamo al vero Consolatore, lo Spirito di Gesù.
I vescovi vogliono certo parlare a noi spezzando il pane della Parola e annunciando il Regno, ma prima desiderano ascoltare la nostra voce, soprattutto le parole di chi non ha voce, degli esclusi. Così hanno chiesto una consultazione generale a partire dalla chiesa locale, la parrocchia; vogliono capire, essere consigliati.
L’ultima riunione del Consiglio Pastorale della nostra Comunità ha svolto questo compito, consigliare i nostri vescovi; insieme ai sacerdoti, al diacono ed alle religiose, i laici sono stati consultati perché corresponsabili nella Chiesa ed hanno potuto dire la loro.
Più che una sintesi di quanto detto, impossibile da fare in queste poche righe, è questa la vera novità: lo stile di corresponsabilità che ci porta a camminare tutti insieme. Siamo tutti pellegrini in un popolo in cammino, sia pure con diversi carismi e ministeri, e quindi con differenti responsabilità, ma camminando insieme.
Vittorino SalaSemplicemente Grazie
Carissimi parrocchiani delle comunità di San Giovanni Battista, della Basilica e di San Giorgio
Un sentito ringraziamento per l’affetto dimostrato nei nostri confronti e a sostegno della popolazione centrafricana.
La raccolta fondi di 3598 euro svoltasi nello scorso Avvento ci permetterà di completare i lavori di pavimentazione e gli intonaci della Cappella dedicata a San Francesco nel villaggio di Yolé – Bwabuziki, diocesi di Bouar in Rep. Centrafricana.
“Vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”
Gv 15,16Come cristiani, abbiamo la responsabilità di andare verso tutti con il cuore spalancato. Lasciamo che la forza dell’amore si propaghi attraverso i nostri gesti concreti.
Grazie di cuore
Stefania e mamma Ardelia
Associazione TtalitÁ kum O.n.l.u.s.
Via Canonico Villa, 71 – Desio
tel. 0362 630843
0362 301257
e-mail: stefania.africa@tiscali.it