Categoria: News

  • Preghiera per l’unità dei cristiani

    “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia” (Is 1, 17). È questa perentoria affermazione
    del profeta Isaia che le sorelle e i fratelli del Minnesota (USA) pongono alla nostra riflessione per la preghiera comune di quest’anno.

    È un ammonimento che riceviamo, da comprendere anzitutto nel contesto più generale
    del linguaggio profetico. Il pensiero 693 del filosofo francese Blaise Pascal ci esorta: “senza la voce dei profeti, non sapremmo chi ci ha messo in quest’angolo di universo, che cosa siamo venuti a fare e che cosa diventeremo morendo”. Niente meno di questo ci pone sotto gli occhi la pagina profetica che ci guiderà nella preghiera quest’anno.

    Pregare insieme per l’unità dei cristiani ci permette di riflettere su ciò che ci unisce e di impegnarci a combattere l’oppressione e la divisione della famiglia umana.

    don Flavio

    Signore Gesù,
    che alla vigilia di morire per noi
    hai pregato affinché tutti i tuoi discepoli
    fossero perfettamente uno,
    come Tu nel Padre tuo
    e il Padre tuo in Te,
    facci provare dolorosamente l’infedeltà
    delle nostre disunioni.
    Donaci la lealtà di riconoscere
    e il coraggio di rigettare
    quanto si nasconde in noi
    di indifferenza, di sfiducia
    e perfino di reciproca ostilità.
    Concedici di ritrovarci tutti in Te,
    affinché, dai nostri cuori
    e dalle nostre labbra,
    salga incessantemente la tua preghiera
    per l’unità dei cristiani, quale Tu la vuoi,
    con i mezzi che Tu vuoi.
    In Te che sei la carità perfetta,
    facci trovare la via che conduce all’unità,
    nell’obbedienza al tuo amore
    e alla tua verità.
    Amen!
    Paul Couturier
  • Nessuno può salvarsi da solo

    DIALOGHI DI PACE
    Nessuno può salvarsi da solo

    Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace

    A cura di La Foresta di ARDEN

    • Lettori: Gabriele Di Nallo, Isabella Ninotta, Roberta Parma, Graziano Salvò
    • Organo: Enrico Balestreri
    • Chitarra: Clara Ciliberti
    • Flauto: Gacomo Genovese
    • Tenore: Federico La Rocca
    • Voce: Silvia Vavassori

    Basilica SS. Siro e Materno
    Piazza Conciliazione, Desio
    Domenica 22 gennaio 2023 ore 16:30

  • Allenati alla pace

    Allenati alla pace

    Festa della Pace – Zona 5

    21 gennaio 2023
    Desio – Centro parrocchiale, via Conciliazione 15

    Programma

    • 15.30 accoglienza e introduzione
    • 16.30 ACR: giochi e laboratori
      Adulti: incontro con Fabio Pizzul
    • 18.30 preghiera con tutti i settori
    • 19.15 apericena in condivisione

    a seguire incontro per i giovanissimi con don Claudio Burgio

    Chi arriva in macchina può parcheggiare in via Grandi

    Viene richiesto un contributo di partecipazione di 1€ per ACR e giovanissimi, 2€ per adulti

    Suddivisione apericena ACR e adulti: salato (decanti di Vimercate e Monza), dolce (decanati di
    Carate e Seregno-Seveso), bibite (decanati di Lissone e Cantù). Giovanissimi secondo le
    indicazioni dei propri educatori.

    Per informazioni e iscrizioni:

    ACR: Andrea Formica 3452131719 o andrea.formica94@gmail.com
    Giovanissimi: Elia Gaviraghi 3201925338
    Adulti: Stefania Radaelli 3289136820 o sradaelli75@gmail.com

  • SCUOLA DI TEOLOGIA PER LAICI: UNA POSSIBILITÀ PER TUTTI

    “Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni. Ma fatelo con mansuetudine e rispetto, e avendo una buona coscienza; affinché quando sparlano di voi, rimangano svergognati quelli che calunniano la vostra buona condotta in Cristo.”

    1Pietro 3,15-16

    Ascoltando una catechesi di Papa Francesco nel 2017, mentre commentava questo brano della
    Prima lettera di Pietro, rimasi colpito da ciò che diceva: “Concetto, non è un sentimento, non è un telefonino, non è un mucchio di ricchezze! La nostra speranza è una Persona, è il Signore Gesù”. Quasi fossero rivolte direttamente a me quelle sue parole si fissarono nella memoria e nel mio cuore.

    Una domanda si ripeteva dentro me e tornava spesso a farmi visita: come avrei potuto rendere conto di quella speranza che è in me, di cui parla Pietro nella sua lettera e di cui troppo spesso non riesco a dare ragione a chi mi chiede spiegazioni, come scrive l’apostolo Pietro? Chiesi aiuto nella preghiera e mi “rispose” un amico sacerdote con cui ne parlai. Mi propose di andare sul sito del Seminario di Milano, nella sezione: Scuola di teologia per laici e provare a vedere se la proposta mi interessava e faceva al mio caso.

    Vidi il programma dei corsi e pensavo fosse qualcosa di ostico, destinato “agli addetti ai lavori”; poi leggendo la parte introduttiva di spiegazione, mi convinsi che avrei potuto almeno provare, e cominciare
    un percorso che nella peggiore delle ipotesi avrebbe utilizzato qualche ora di tempo delle mie serate, una volta alla settimana per qualche mese, ma avrebbe potuto anche darmi la possibilità di provare a dare risposta a quel: “rendere ragione della Speranza che è in me, in noi…”. Mi sono iscritto con un amico,
    che come me ha voluto intraprendere questo cammino molto bello e davvero ricco! Da allora partecipiamo alle serate che vengono tenute nella maggior parte dei casi da insegnanti e docenti anche del Seminario.

    Abbiamo scoperto che non ci sono concetti così difficili. I temi sono portati avanti in modo che non
    si debba avere particolari capacità per seguirli, ma sono alla portata di chiunque voglia davvero entrare in
    relazione con quella Speranza che ci anima, ma che troppo spesso appare lontana e incomprensibile nel suo significato. Credo, alla fine, che siano davvero infiniti i modi attraverso cui la fantasia di Dio ci chiama a conoscerlo, ma sicuramente la scuola di teologia per molti, come per me, è uno di questi.

    Fabrizio Zo

  • IN CAMMINO VERSO LISBONA 2023

    IN CAMMINO VERSO LISBONA 2023

    IN CAMMINO VERSO LISBONA 2023: per sopperire ai costi della GMG che si terrà a Lisbona nel 2023 i giovani della città di Desio stanno organizzando delle attività di autofinanziamento

    Dal 1 al 6 agosto 2023, con un anno di ritardo a causa della pandemia, la città di Lisbona ospiterà la 37° Giornata Mondiale della Gioventù, un momento di incontro e spiritualità organizzato per tutti i ragazzi e giovani di tutto il mondo.

    Anche i giovani di Desio vi prenderanno parte, un gruppo di oltre 40 ragazzi si sta preparando a partecipare. Partenza fissata per il 31 luglio 2023, pullman verso Lourdes e poi dopo Lisbona, un viaggio di oltre 2000 chilometri per andare incontro all’altro, per pregare insieme ai fratelli di tutto il mondo. Tutto molto bello, ma per andare bisogna anche coprire i costi del viaggio e della GMG, che non sono per niente indifferenti, soprattutto per un giovane che studia o che si è appena affacciato al mondo del lavoro.

    Allora cosa si può fare? La soluzione è l’autofinanziamento, attraverso alcune attività tra cui la vendita delle torte, l’organizzazione di serate e tornei ed altre attività i giovani si impegnano e dedicano il tempo per raccogliere e autofinanziare il loro viaggio a Lisbona.

    Qualcosa è già stato fatto, il 6 dicembre, fuori dalla basilica è stata fatta una prima vendita di, il 7 gennaio è stato organizzato un pomeriggio con tornei e aperitivo per i preadolescenti. Altre attività verranno fatto anche in futuro, come cene a tema, banchi vendita e molto altro.

    Alessio Malberti

  • Percorsi per adolescenti e 18/19enni per la città

    “Non c’è cammino troppo lungo per chi cammina lentamente e senza premura;
    non c’è meta troppo lontana per chi vi si prepara con la pazienza”

    PERCORSO DEGLI ADOLESCENTI PER LA CITTÀ

    Gli adolescenti, accompagnati dai loro educatori stanno sperimentando il nuovo percorso “Attraverso”; in queste poche righe verrà spiegato il nuovo modo di lavoro e quanto è stato fatto nei primi incontri.

    Quest’anno gli adolescenti, ragazzi dalla I alla III superiore, stanno sperimentando una nuova forma di percorso, dal nome Attraverso, presentato quest’estate dalla FOM. Scopo di questo percorso è quello di far acquisire ai ragazzi le competenze e crescere nella fede e nella vita. Tutto questo avviene tramite una forma ben precisa, divisa in tre passaggi: preparazione, esperienza e rielaborazione. E’ quindi divenuto fondamentale passare dalle parole ai fatti, l’esperienza acquisisce uno spazio importante nell’attività educativa.

    Gli argomenti trattati dipendono fortemente dai ragazzi, a seconda dei bisogni del gruppo si svolgono argomenti differenti, e collegati al tempo liturgico che si sta vivendo. Nella prima parte dell’anno è stata affrontata la tematica dell’identità, sviluppando due aspetti, uno legato al senso del limite e delle proprie capacità e uno legato al tempo di avvento, ovvero all’associazione tra l’identità e l’attesa. Entrambe le tematiche sono state svolte facendo prima delle attività per far esperienza del tema e poi discutendo insieme ai ragazzi. Nel futuro prossimo si presenterà il tempo della quotidianità (periodo tra gennaio e la quaresima).

    Intervallato agli incontri, che si svolgono al lunedì sera all’oratorio BVI, i ragazzi hanno vissuto anche dei momenti per le confessioni, preghiera e momenti di animazione e gioco organizzati dagli educatori, che sono oltre una ventina.

    PERCORSO DEI 18/19ENNI PER LA CITTÀ

    La nostra idea è di attivare un processo di cambiamento che porti i 18/19enni, attraverso esperienze significative, gli incontri e le testimonianze, ad imparare a confrontarsi tra di loro e con gli educatori.

    Imparare a orientare la propria vita verso il bene, alla scoperta di “quel di più” che fa la differenza, che fa della vita una vocazione.

    Il percorso è un invito ad approfondire il rapporto con Gesù, per orientare e nutrire la fede, per passare ad una fede più adulta.

    Questo percorso lo realizziamo utilizzando le “caratteristiche” (se vuoi puoi spiegare cosa sono prendendo qualche spunto dal libretto della diocesi o dal sito) proposte nel cammino diocesano:

    1. Dare una mano
    2. Poter sbagliare
    3. Avere domande
    4. Impariamo a pregare (in quaresima)
    5. Ascoltare musica
    6. Viaggiare
    7. Confrontarsi

    Da settembre a dicembre abbiamo affrontato il primo tema partendo dal vissuto dei ragazzi e attraverso incontri, confronto con il vangelo, esercizi spirituali di zona, confessione, testimonianze ed esperienze: posteria sociale, i senza tetto con i City Angels e presso il dormitorio di Monza.

    Da gennaio parleremo del secondo e terzo tema. Partendo sempre dal vissuto dei ragazzi vorremo riflettere su cosa voglia dire sbagliare senza sentirsi inadeguati, sulle paure, il senso di fallimento, i giudizi degli altri e propri che questo comporta, ma anche imparare dai propri sbagli, il peccato e il male che possono essere compresi nello sbagliare, il perdono, lo sguardo di Dio….

    Lo faremo partendo da ambiti di vita, a volte anche estremi come il carcere, altri come lo sport, le relazioni e la fede.

    Altri momenti li dedicheremo per preparare il carnevale, il corso animatori per l’oratorio estivo e la preparazione per la giornata mondiale della gioventù.

  • Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito

    Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito

    LUOGO DEGLI INCONTRI:

    Chiesa Beata Vergine Immacolata di Binzago,
    p.zza Borghi 5
    20811 Cesano Maderno, alle ore 20,45 ogni 3° mercoledì del mese

    PER INFORMAZIONI:

    Don Fabio Viscardi, tel. 0362/5415943388020135 oppure donfabio@trinitacesano.it

    Marilena Milanta tel. 3285870552 oppure milantamarilena@gmail.com

    Prima di partecipare agli incontri è consigliabile prendere contatti con i referenti di zona

  • LA PACE NASCE DA UN CUORE NUOVO

    Il primo gennaio 2023, sarà la 56.ma giornata mondiale della Pace, da quando nel 1968 Papa Paolo VI, promosse questa celebrazione, con l’auspicio che potesse ripetersi ogni anno, non solo per i cattolici, ma per “tutti i veri amici della Pace”. Da allora ogni primo giorno dell’anno, il Pontefice ripete attraverso il suo messaggio al mondo intero, questo augurio e promessa: «Che sia la Pace a dominare lo svolgimento della
    storia a venire»”
    .

    Nonostante questa speranza, che richiede necessariamente il coinvolgimento di ogni uomo e donna che la desiderano, non solo dei governanti, delle istituzioni, dei partiti politici… oggi noi stiamo vivendo da
    vicino la situazione della Guerra che si sta combattendo tra Ucraina e Russia, mentre nel mondo, secondo uno studio riportato da Armed conflict location & event data project, attualmente sono 59 le guerre in corso, che vanno avanti spesso da decenni, molte delle quali sconosciute o quasi dimenticate.

    La parola greca: “Eirênê”, che traduciamo con “Pace”, appare spesso nel Nuovo Testamento, 91 volte in
    tutto (31 nei Vangeli e negli Atti, 43 in Paolo e 17 nei restanti scritti del Nuovo Testamento). Quindi come si realizza questa Pace annunciata da Dio, ma mai realizzata realmente? A noi che ci diciamo seguaci di Cristo, Egli ha chiesto di essere i primi costruttori di Pace.

    Nel Vangelo di Matteo, nella traduzione in lingua corrente il testo è: «Beati quelli che diffondono la pace,
    perché Dio li accoglierà come suoi figli»
    (Mt 5, 9). Probabilmente nessuno di noi ha la possibilità con le proprie forze di far cessare le guerre in atto nel mondo, ma ognuno di noi ha la possibilità di creare
    le condizioni perché possa esserci la vera Pace, che nasce unicamente da un cuore nuovo! Quello che si lascia ispirare dall’amore…

    Già il pontefice Pio XI affermava che «non può esserci vera pace esterna tra gli uomini e tra i popoli ove non è pace interna, ove cioè lo spirito di pace non possiede le intelligenze e i cuori…»; le intelligenze per riconoscere e rispettare le ragioni della giustizia, i cuori perché alla giustizia si associ, anzi prevalga, la carità.

    Allora come fare? Credo che non ci sia una regola precisa, ma personalmente credo a quanto Giovanni Paolo II scrisse nel suo messaggio per la Pace del 1984: «Riscopriamo la forza della preghiera: pregare
    è accordarci con colui che invochiamo, che incontriamo e che ci fa vivere. Fare l’esperienza della preghiera è accogliere la grazia che ci cambia; Pregare è entrare nell’azione di Dio sulla storia: protagonista sovrano della storia, egli ha voluto fare degli uomini i suoi collaboratori».

    Cosi anche noi nonostante la nostra debolezza, ma per mezzo della Grazia di Dio potremo diventare davvero costruttori di Pace.

    Fabrizio Zo