Autore: basilica
Sala d’aspetto, sala d’attesa
La sala d’aspetto della stazione, del dentista, del medico: si incontra un conoscente, si scambiano due parole; spesso non manca chi vuole sdrammatizzare facendo battute o chi propina consigli improbabili o chi trova soddisfazione nel raccontare dei mali suoi, e dei familiari, con annesse informazioni sulle medicine assunte, le terapie praticate, pur dichiarando che, tanto, è tutto inutile.
Talvolta le nostre chiese, prima delle funzioni, somigliano a queste sale di aspetto: saluti ad alta voce, commenti di attualità, pettegolezzi, chiacchiere; non parliamo dei parenti che non si vedono da anni e si incrociano finalmente a un battesimo, un matrimonio o addirittura un funerale.
Recentemente, nel silenzio assoluto dell’adorazione eucaristica (il Santissimo solennemente esposto sull’altare, clima di raccoglimento, gente in evidente preghiera), un’allegra famigliola si è messa in una panca alla vista di tutti, continuando serenamente a conversare del più e del meno.
Le nostre chiese più che sale d’aspetto dovrebbero assumere la funzione di una sala d’attesa: attesa di un incontro con il Signore, attesa della sua parola, attesa della misericordia e del perdono, attesa di uno sguardo che solo la preghiera può accogliere. Nella settimana vivremo la proposta delle Giornate Eucaristiche: il clima di silenzio e di attesa di fronte a Gesù, Pane vivo disceso dal cielo, potrebbe riempire la nostra vita più di mille parole impertinenti.
Il pensiero della settimana
Domenica Santissima Trinità
Oggi celebriamo il mistero della SS. Trinità, che ci contraddistingue delle altre grandi religioni monoteiste: il nostro Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo.
È un mistero che torna continuamente: tutte le volte che facciamo il segno della Croce è nel nome della Trinità; la S. Messa è una preghiera al Padre, per Cristo, animati e sostenuti dallo Spirito; i sacramenti sono incontri con Gesù risorto, reso presente dallo Spirito Santo, che ci fanno riscoprire in Dio un Padre.
La Trinità sembra però quasi un teorema irrisolvibile, più che una “bella notizia” e definire la Trinità un mistero, istintivamente ci toglie, forse, la volontà di approfondire.La Bibbia ci parla della Trinità, e la sua unicità traspare nel disegno di salvezza di Dio che rimane fedele al suo piano lungo tutta la storia umana. Ma, cosa dice a me questo mistero?
Torniamo al primo capitolo della Genesi, dove viene detto che siamo stati creati “a immagine e somiglianza di Dio”: se Dio è comunità di amore, se è “tre Persone” che ci conoscono, si parlano, si donano totalmente l’una all’altra, l’uomo è riflesso di Dio quando conosce, parla, si dona, in una parola quando ama e fa comunità con gli altri: la Comunità per il cristiano, è un’esigenza stessa dell’uomo, è il rivelare la sua natura. Ricordiamoci di questo mistero quando facciamo il segno della croce. Chiediamo a Dio di essere sua immagine e somiglianza, nell’amore concreto e fattivo per i fratelli, così che la nostra comunità sia immagine viva della Trinità.
don Alberto
GIORNATE EUCARISTICHE 2023
«Io sono il pane vivo»
Parrocchia SS. Siro e Materno
GIOVEDÌ 8 GIUGNO – SOLENNITÀ DEL CORPUS DOMINI
- 7.30 S. Messa e tempo per le confessioni
- 9.00 S. Messa e tempo per le confessioni (fino alle 11.00)
- 16.00 Tempo per le confessioni (fino alle 18.30)
- 18.30 S. Messa e tempo di adorazione e confessioni fino alle 20.00
VENERDÌ 9 GIUGNO
- 7.30 S. Messa
- 9.00 S. Messa
- 15.30 Esposizione e adorazione eucaristica
- 18.00 Vespri e riposizione
- 18.30 S. Messa
- 21.00 Esposizione dell’Eucaristia e adorazione guidata. Tempo di silenzio
- 22.00 Compieta e riposizione
SABATO 10 GIUGNO
- 9.00 S. Messa
- 15.30 Esposizione e adorazione eucaristica e tempo per le confessioni
- 18.00 Vespri e riposizione
- 18.30 S. Messa vigiliare
DOMENICA 11 GIUGNO
Orario delle SS. Messe festivo
- 20.45 Processione eucaristica da San Pio X alla Basilica
Parrocchia SS. PIETRO E PAOLO
Giovedì 8 giugno
- 18.30 S. Messa solenne del Corpus Domini (alla Madonna Pellegrina)
Venerdì 9 giugno
- 8.30 S. Messa e adorazione fino alle 10.00
Sabato 10 giugno
- 16.00 Adorazione eucaristica per tutti (possibilità delle confessioni)
- 18.30 S. Messa vigiliare
Parrocchia S. PIO X
Giovedì 8 giugno
- 7.30 Esposizione e adorazione fino alla S. Messa delle 8.30
Venerdì 9 giugno
- 7.30 Esposizione e adorazione fino alla S. Messa delle 8.30
Sabato 10 giugno
- 15.00 Esposizione e adorazione eucaristica (fino alle 17.00)
- 17.30 S. Messa vigiliare alla Cappella dei Boschi
Domenica 11 giugno
- 18.30 S. Messa e adorazione eucaristica fino alle 20.45
- 20.45 Processione eucaristica da San Pio X alla Basilica
Parrocchia S. GIOVANNI BATTISTA
GIOVEDÌ 8 GIUGNO
- 8.30 S. Messa e adorazione fino alle 10.00
Venerdì 9 giugno
- 20.30 S. Messa e adorazione a San Rocco
Sabato 10 giugno
- 15.00 Esposizione e adorazione eucaristica e confessioni
- 18.00 S. Messa vigiliare
Parrocchia S. GIORGIO
Venerdì 7 giugno
- 17.00 Esposizione e adorazione eucaristica
- 18.00 S. Messa
Sabato 8 giugno
- 17.00 Esposizione e adorazione eucaristica
- 18.00 S. Messa vigiliare
Come riscoprire e vivere l’Eucarestia
CORPUS DOMINI 2023 Come riscoprire e vivere l’Eucarestia 6 suggerimenti dal Consiglio Pastorale
- Cambiare il vocabolario: dobbiamo non solo “andare, sentire” ma “partecipare” all’Eucarestia perché è un incontro in cui non siamo spettatori, bensì attori; siamo tutti coinvolti anche se in forme diverse.
- La S. Messa è un dono da accogliere, possibilmente con tutta la famiglia nella quale dovremmo trovare un momento anche a casa (un angolo di preghiera).
Il precetto è solo per ricordarci che è importante, non il motivo della partecipazione. - Il protagonista dell’incontro è Gesù:
• che ci chiama alla Cena,
• che ci dona il suo perdono (Kyrie Eleison),
• che ci comunica la sua Parola (dobbiamo imparare a meditarla), • che si rende presente, per l’azione dello Spirito Santo, nel pane e nel vino,
• che si fa cibo per noi,
• che ci manda nel mondo ad annunciare il suo amore.
Tutti gli altri (sacerdoti, chierichetti, lettori, cantori…) aiutano a vivere questo incontro. - Per vivere bene la Messa è indispensabile il silenzio
• per prepararci,
• per fare un breve Esame di coscienza all’inizio,
• per meditare la Parola di Dio,
• per parlare con Gesù alla Comunione,
• per non disturbare chi vuole fermarsi in Chiesa a pregare.
Ricordandoci che non basta “dire delle preghiere”, ma si deve dialogare con il Signore: ascoltarlo e rispondergli - Proprio perché siamo contenti cantiamo con gioia, vincendo paure e pigrizia.
- Il nostro corpo partecipa con diverse posizioni che esprimono il cuore
• in piedi per confessare i peccati nel Confesso, per professare la fede nel Credo, nel ricevere la Comunione, nell’andare nel mondo portando Gesù;
• seduti per ascoltare;
• in ginocchio per adorare.
Un Dono da condividere
SABATO 10 E DOMENICA 11 GIUGNO
In tutte le parrocchie di Desio i volontari di un Dono da Condividere vi attendono per la raccolta mensile di generi alimentari: in particolare i prodotti più utili in questo periodo sono latte, tonno, olio, merendine, farina, prodotti per la pulizia della casa. È il nostro gesto di solidarietà a favore di quanti, accanto a noi, vivono un momento di difficoltà. GrazieGruppo Nuova Amicizia: una storia di inclusività lunga oltre 40 anni
Il Gruppo Nuova Amicizia nasce nel 1979 e con vivacità, gioia e coinvolgimento fraterno dei volontari esprimono un meraviglioso spirito di amicizia con e verso le persone con disabilità, che vale la pena di conoscere.
Il Gruppo Nuova Amicizia ONLUS è un’organizzazione di volontariato attiva a Desio, impegnata nell’assistenza alle persone con disabilità. È stato fondato nel 1979 in collaborazione con il Gruppo Caritas della parrocchia di San Giovanni Battista. Il gruppo ha sempre avuto come obiettivo principale l’organizzazione di attività di tempo libero per le persone con disabilità. L’associazione opera a livello locale nei comuni di Desio, Seregno, Cesano Maderno e Nova Milanese.
Durante l’anno, il gruppo svolge numerose attività. Alcune di esse sono diventate tradizioni, come gli incontri mensili che si tengono nella casa dei Missionari Saveriani la quarta domenica di ogni mese. Questi incontri occupano l’intero pomeriggio e iniziano con una messa, seguita da attività ludiche e si concludono con una cena comunitaria serale. Altre attività includono il Capodanno, la castagnata e il Carnevale.
Inizialmente composto da 150 persone, il gruppo ha subito un colpo duro a causa dell’avvento del COVID-19. Tuttavia, nonostante le difficoltà, si è ripreso, adattandosi alla situazione imprevista. Non ci sono tessere o iscrizioni obbligatorie per farne parte, è un ambiente aperto a tutti.
Il momento più importante è il soggiorno estivo al mare, che coinvolge circa sessanta persone tra ragazzi e volontari e si svolge nelle prime due settimane di agosto. Anche quest’anno sono riusciti ad organizzarla, a Torre Marina località balneare di Marina di Massa, dopo che, negli anni passati, erano stati bloccati dalla pandemia.
Il presidente del gruppo, Piero Galimberti, ha sempre avuto chiaro che sono un semplice gruppo di amici, ma che si è costituto in una comunità coesa: “Il legame tra i membri del gruppo è sempre stato forte, ci siamo sempre trattati reciprocamente come amici. Questo gruppo è stato, infatti, un’effettiva comunità di amici, che ha preferito riunirsi in un ambiente diverso dal solito, come ad esempio il parco -ha spiegato-. Inoltre, il nostro rapporto con i saveriani ha avuto inizio sotto la guida spirituale del compianto padre Rinaldo Nava, che ha perso la vita in Bangladesh” ha aggiunto. Successivamente, una serie di missionari hanno contribuito a caratterizzare l’identità cristiana dell’associazione, fino ad oggi, con la costante presenza di padre Franco Benigni e padre Meo Elia.
Oltre alle attività ricreative, per molti anni, il gruppo ha ospitato anche una sezione sportiva chiamata Gna Sport.
Non fiori ma opere di bene
Ricorda una persona speciale con un gesto d’amore
La donazione in memoria è un tipo particolare di donazione che puoi scegliere di fare in ricordo di una persona scomparsa che è stata importate per te, per la tua famiglia, per i tuoi amici.
È un gesto di altruismo che vivrà nel tempo e che permetterà a Caritas Ambrosiana di sostenere un progetto di aiuto e sostegno a chi è più nel bisogno: un pozzo per avere acqua pulita, libri per andare a scuola, un pasto caldo e un letto per i senzatetto e tanto altro ancora. Puoi scegliere tu il progetto tra i tanti proposti sul sito
inmemoria.caritasambrosiana.it e compila il form con i tuoi dati e con la modalità di pagamento prescelta.
Scegli una donazione in memoria a favore di Caritas Ambrosiana e trasforma il dolore per una assenza nella speranza: i familiari della persona cara che vuoi ricordare riceveranno una lettera personalizzata che li informerà della tua scelta di solidarietà in favore dei più deboli.Alienum a ratione
Vero: oggi va di più l’inglese del latino e più o meno si dovrebbe tradurre out of mind. Ma l’originale latino appartiene a un’enciclica del 1963 scritta dal papa san Giovanni XXIII, che definiva così la guerra in un’epoca dove l’olocausto nucleare è sempre a un passo. Alienum a ratione si traduce letteralmente “fuori dalla ragione” e quindi, più efficacemente, “fuori di testa”. Sono stato a Nagasaki, la prima città cattolica del Giappone, distrutta dall’ordigno nucleare il 9 agosto 1945: l’onda d’urto della bomba arrivava come un vento micidiale a chilometri di distanza distruggendo tutto ciò che incontrava; i residui delle radiazioni hanno contaminato vite e ambienti per decenni. Non c’è luogo del mondo che non ricordi gli orrori della guerra con musei, monumenti, cimiteri. La lezione è che l’uomo ragionevole rifiuta la guerra, come dice saggiamente l’articolo 11 della Costituzione italiana: «L’Italia ripudia la guerracome strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».
Nobili propositi, dimenticati quando per orgoglio nazionale, opportunità o anche solo per ragioni di mercato, la guerra viene praticata e alimentata. Uno spettacolo che condiziona anche lo sguardo di chi, nelle famiglie e nelle città, pensa di farsi giustizia o di affermarsi mediante la violenza.
Solo la voce del papa resta a condannare la guerra e a invocare la pace: ma lo trattano come se fosse lui alienum a ratione.
don Gianni
Il pensiero della settimana
Domenica di Pentecoste
Nel cammino che facciamo per rivivere il mistero della salvezza, la Pentecoste è certamente una tappa fondamentale. Se non ci fosse lo Spirito Santo, la Chiesa sarebbe un organismo destinato a perire per il peccato delle sue membra: se dopo duemila anni la Chiesa è viva, è perché lo Spirito è in essa. Sono tanti i doni dello Spirito, significati dalle immagini usate dalla Bibbia per descrivere l’avvenimento.
Innanzitutto le fiammelle che richiamano la luce. Abbiamo bisogno tutti e sempre di questa luce: un dono da chiedere continuamente è quello del discernimento, della luce dello Spirito per la nostra vita personale e per le grandi scelte che la nostra società è chiamata a compiere.
Un secondo dono da chiedere è la forza, rappresentata dal “vento gagliardo”: non basta sapere, capire, ma bisogna attuare il disegno di Dio. Gli Apostoli hanno dovuto
affrontare un mondo a loro ostile o indifferente. Anche oggi i cristiani vivono un
momento storico delicato sia perché si avvicinano ad essere minoranza sia per la presenza sempre più massiccia di altre religioni o forme di pensiero che tendono ad annullare la vera fede.È lo Spirito la forza del Cristianesimo!
Il terzo dono da chiedere è quello dell’unità, segno distintivo della Chiesa, richiamato dal dono delle lingue concesso agli Apostoli. Nel brano degli Atti vengono ricordati ben 16 paesi diversi per razza e cultura che capiscono l’annuncio degli Apostoli. Chiediamo allora al Padre di donarci lo Spirito Santo con il dono della
sua luce, forza e pace.don Alberto