Autore: basilica

  • Salviamo la cupola

    Salviamo la cupola

    I lavori di sistemazione della copertura della Basilica procedono con rapidità. Sono state un successo anche le iniziative culturali promosse da “L’Arena in Centro” per sostenere la raccolta di fondi, ma ora va fatto un ultimo sforzo per arrivare all’obiettivo della copertura completa delle spese.

    Gli spicchi della cupola disegnata sul tabellone che si trova in fondo
    alla Basilica si colorano sempre di più: sono la rappresentazione
    grafica della raccolta fondi per il restauro del simbolo della città,
    arrivata alla significativa cifra di circa 570.000 euro (aggiornamento al 18 gennaio 2022). I desiani stanno partecipando con generosità a questa impresa economica che ridonerà splendore alla grande cupola costruita nel 1895.

    Nel cantiere procede a ritmo serrato la posa delle nuove scandole di ardesia e i lavori si intravedono dietro i ponteggi. Si prevede che entro la fine del mese di marzo, imprevisti permettendo, i lavori potranno essere conclusi.
    Intanto le vecchie scandole recuperate sono nelle mani degli artisti, che le stanno decorando. Anche in questo caso la consegna a chi ha prenotato questo prezioso e originale cimelio dovrebbe iniziare per l’inizio del
    mese di aprile. Prima della distribuzione, ci sarà una mostra di tutte le scandole decorate e verranno esposte pure alcune fotografie degli eventi che hanno caratterizzato nei mesi scorsi l’Arena In Centro.

    Altre iniziative di sensibilizzazione sono in cantiere perché comunque serve ancora un significativo sforzo per raggiungere l’obiettivo della raccolta, ovvero 800.000 euro. È sempre dunque possibile sostenere il progetto con le note modalità.

    Andrea Pizzi

  • FESTA DELLE FAMIGLIE

    FESTA DELLE FAMIGLIE

    FESTA DELLE FAMIGLIE

    Zona Pastorale V – Diocesi di Milano

    “L’amore familiare, vocazione e via di santità”
    26 Marzo 2022 ore 14:30

    14:30 – Accoglienza
    15:00 – Preghiera e saluto da parte del Vicario Eposcopale
    Mons. Luciano Angaroni
    15:30 – Tempo di ascolto di una testimonianza e lavoro di
    coppia
    16:30 – Ripresa e conclusione, mandato verso l’Incontro Dio-
    cesano delle Famiglie del 18 giugno in Piazza Duomo. Merenda

    Durante il pomeriggio sarà presente un servizio di animazione per
    bambini e ragazzi con attività suddivise per età.

    Scansiona o clicca sul codice QR per iscriverti.

    Iscrizioni entro il 6 marzo. PER INFORMAZIONI pfzona5@chiesadimilano.it 340 1163502

  • IL FASCINO ORDINARIO DELLA SANTITÀ

    IL FASCINO ORDINARIO DELLA SANTITÀ

    In occasione della beatificazione di ARMIDA BARELLI che avverrà il 30 aprile L’AZIONE CATTOLICA DECANATO DESIO in collaborazione con il CENTRO CULTURALE “G. LAZZATI” propone un incontro per conoscere la straordinaria figura di questa donna:

    ARMIDA BARELLI:
    IL FASCINO ORDINARIO DELLA SANTITÀ

    Domenica 27 febbraio 2022 ore 16:00 presso Il Centro – via Conciliazione 15 – Desio relatore: LUCA DILIBERTO, storico e autore

  • La faccia

    La faccia

    In questi giorni di clamori di guerra, ci dicono alcuni che nella crisi ucraina nessuno può perdere la faccia. Avendo fatto dichiarazioni solenni, un politico di rango non può ammettere di avere sbagliato valutazioni e tornare indietro e costruire coerentemente un percorso di pace.

    A ben vedere sembra la stessa cosa avvenuta in Italia per l’elezione del Presidente della Repubblica: dopo giorni incomprensibili, alla fine tutti hanno vinto e nessuno ha perso la faccia.

    Ammettere i propri errori e mutare direzione è tra le cose più difficili, soprattutto oggi in un mondo dove i deliri di onnipotenza attraversano non solo i governi e i parlamenti, ma forse anche le assemblee di condominio.

    Su perdere la faccia è possibile una riflessione spirituale? Probabilmente sì, se pensiamo che come cristiani siamo i discepoli di uno che ha perso non solo la faccia, ma la vita. E l’ha persa non per un caso, ma per una consegna: ha donato la propria vita per la vita del mondo.

    Parlando dunque di Gesù, potremmo dire meglio non che ha perso la faccia, ma che ci ha messo la faccia. Ed è come Lui che noi vorremmo essere.

    Metterci la faccia è uscire dal vortice delle preoccupazioni, dalle comodità, e mettersi a disposizione. Anzitutto nelle occupazioni quotidiane di famiglia, lavoro e scuola, senza aderire passivamente al modello del “fare il meno fatica possibile”. E poi si aprono gli spazi della comunità cristiana, del volontariato, dell’impegno sociale. Facce nuove per un mondo nuovo.

    don Gianni

  • Sinodo: incontrare, ascoltare, discernere

    Dalla omelia del Santo Padre all’apertura del Sinodo (commentando il brano del “giovane ricco”) possiamo trarre qualche spunto di riflessione e di lavoro riguardo il tema proprio del “sinodo” e del cammino che la Chiesa è chiamata a compiere in questi mesi.

    […] Egli (Gesù) ci svela che Dio non alberga in luoghi asettici, in luoghi tranquilli, distanti dalla realtà, ma cammina con noi e ci raggiunge là dove siamo, sulle strade a volte dissestate della vita. E oggi, aprendo questo percorso sinodale, iniziamo con il chiederci tutti – Papa, vescovi, sacerdoti, religiose e religiosi, sorelle e fratelli laici –: noi, comunità cristiana, incarniamo lo stile di Dio, che cammina nella storia e condivide le vicende dell’umanità? Siamo disposti all’avventura del cammino o, timorosi delle incognite, preferiamo rifugiarci nelle scuse del “non serve” o del “si è sempre fatto così”? […]
    Fare Sinodo significa camminare sulla stessa strada, camminare insieme. Guardiamo a Gesù, che sulla strada dapprima incontra l’uomo ricco, poi ascolta le sue domande e infine lo aiuta a discernere che cosa fare per avere la vita eterna. Incontrare, ascoltare, discernere: tre verbi del Sinodo su cui vorrei soffermarmi.
    Il Sinodo è un cammino di discernimento spirituale, di discernimento ecclesiale, che si fa nell’adorazione, nella preghiera, a contatto con la Parola di Dio. E la seconda Lettura proprio oggi ci dice che la Parola di Dio «è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore» (Eb 4,12). La Parola ci apre al discernimento e lo illumina. Essa orienta il Sinodo perché non sia una “convention” ecclesiale, un convegno di studi o un congresso politico, perché non sia un parlamento, ma un evento di grazia, un processo di guarigione condotto dallo Spirito. In questi giorni Gesù ci chiama, come fece con l’uomo ricco del Vangelo, a svuotarci, a liberarci di ciò che è mondano, e anche delle nostre chiusure e dei nostri modelli pastorali ripetitivi; a interrogarci su cosa ci vuole dire Dio in questo tempo e verso quale direzione vuole condurci. […]
    Quest’ultimo paragrafo è illuminante: si tratta di pregare, ascoltare la Parola, incontrare… in poche parole “fare come Gesù”. Sembra una conclusione semplificatrice ma probabilmente è l’esercizio che non siamo ancora capaci di fare e per questo ripartiamo da qui, ma questa volta insieme e non in ordine sparso.
    don Flavio

    Il percorso sinodale diocesano

    Il Consiglio Pastorale cittadino del 21 gennaio scorso ha centrato l’attenzione su un tema tra i tanti proposti per gli incontri di ascolto sinodale a livello diocesano: “Dialogare nella Chiesa e nella società”.

    Secondo Papa Francesco “camminare insieme – laici, pastori, Vescovo di Roma – è un concetto facile da esprimere a parole, ma non così facile da mettere in pratica”. Non è difficile capirne il perché: è lo stile di vita della Chiesa che conta, più che le strutture o i grandi convegni come il Sinodo dei Vescovi: per il Papa se la Chiesa non impara davvero lo stile del “camminare insieme”, della sinodalità, allora tutto rimane lettera morta.
    Da qui nasce l’idea che il Sinodo prima di iniziare i suoi lavori consulti il popolo di Dio sulle sofferenze ed i problemi che incontriamo nella vita di tutti i giorni, sulle ansie di emarginazione e le paure che ci angosciano, ma anche sulle gioie e le speranze che sentiamo vive nel cuore quando ci affidiamo al vero Consolatore, lo Spirito di Gesù.
    I vescovi vogliono certo parlare a noi spezzando il pane della Parola e annunciando il Regno, ma prima desiderano ascoltare la nostra voce, soprattutto le parole di chi non ha voce, degli esclusi. Così hanno chiesto una consultazione generale a partire dalla chiesa locale, la parrocchia; vogliono capire, essere consigliati.
    L’ultima riunione del Consiglio Pastorale della nostra Comunità ha svolto questo compito, consigliare i nostri vescovi; insieme ai sacerdoti, al diacono ed alle religiose, i laici sono stati consultati perché corresponsabili nella Chiesa ed hanno potuto dire la loro.
    Più che una sintesi di quanto detto, impossibile da fare in queste poche righe, è questa la vera novità: lo stile di corresponsabilità che ci porta a camminare tutti insieme. Siamo tutti pellegrini in un popolo in cammino, sia pure con diversi carismi e ministeri, e quindi con differenti responsabilità, ma camminando insieme.
    Vittorino Sala

  • Don Giussani, da Desio al mondo

    Don Giussani, da Desio al mondo

    Il 15 ottobre 1922, nasceva a Desio Luigi Giovanni Giussani, da papà Beniamino e mamma Angelina Gelosa. Il Centenario della nascita di don Luigi Giussani offre l’opportunità di approfondire e far conoscere la novità che continua a portare nella vita di tanti, la “vibrazione” della fede che ha trasmesso con la sua proposta.

    Dopo l’ordinazione sacerdotale (26 maggio 1945), il giovane don Luigi rimane in seminario per continuare gli studi, nel 1954 consegue il dottorato in Teologia, ma si rende conto che nell’apparente buona salute della vita del cattolicesimo italiano, si agita una crisi profonda: il divorzio nei fedeli tra fede e vita, tra tradizione e mentalità dominante. I giovani in particolare restavano profondamente “ignoranti” della Chiesa e se ne allontanavano, per questo ottenne dai suoi superiori di poter insegnare Religione e, a partire dal 1954, entra al Liceo classico Berchet di Milano, dove rimarrà fino al 1967. Il suo desiderio era comunicare ai giovani la novità e l’impeto di vita che solo il rapporto con Cristo rende possibile, trasmettendo loro certezze e affettività di cui altrimenti sembrerebbero incapaci. È l’inizio della storia di Comunione e Liberazione, realtà ecclesiale nata proprio dall’urgenza di proclamare in tutti gli ambiti, gli aspetti elementari del cristianesimo.

    Questa preoccupazione educativa rimane quanto mai attuale ed è uno dei tratti essenziali (insieme a carità e missione) di CL, oggi presente in oltre 90 Paesi.

    Il 22 febbraio 2012 è stata aperta la causa di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio Don Luigi Giussani.

    Desio, 1945. Luigi Giussani con la bicicletta regalatagli per la prima Messa
  • Vivere per dono va in Missione

    Vivere per dono va in Missione

    I missionari saveriani d’Italia offrono ai giovani la possibilità di vivere l’esperienza missionaria in Italia e all’estero.

    Dopo un’interruzione parziale imposta dalla pandemia covid 19, quest’anno i Saveriani offrono ai giovani 4 possibilità. Due possibilità riguardano le missioni saveriane all’estero, Tailandia nel mese di Agosto e Camerun in Luglio.

    Poi ci sono due esperienza in Italia: la prima a Modica nel mese di luglio,
    la seconda a Scamia-Taranto dove ci saranno due campi in luglio e in agosto.
    Il tema scelto è quello del Festival della missione (Milano 2022): Vivere per dono.La vita ha senso solo nella logica del dono. La vita è prendersi cura di qualcuno, è lasciarsi prendere cura da qualcun altro nella misura in cui esco dal mio mondo, la sicurezza per ricevere dall’altro perché ho “donato” me stesso. L’esperienza missionaria offre la possibilità di considerare la vita come uno spazio di incontri che segnano e cambiano la vita. «Vivere per dono» è un pellegrinaggio che riporta dentro se stessi. L’incontro con le periferie geografiche ed esistenziali allarga l’orizzonte, apre a nuove opportunità, porta a considerare il «Mondo come una sola famiglia».

  • AAA Cercasi Volontari!

    AAA Cercasi Volontari!

    ORATORI ESTIVI 2022

    Carissimi, per poter organizzare gli Oratori Estivi 2022 abbiamo bisogno dell’aiuto della comunità!

    Entro il 20 marzo esprimi la tua disponibilità attraverso il sondaggio che trovi a questo link: https://forms.gle/UvyUyZaqE6UEQHeg6

    Ci permetterai di capire se e cosa potremo realizzare insieme.

    Poi ti contatteremo per condividere la situazione e definire i dettagli. Ti aspettiamo!

  • Semplicemente Grazie

    Semplicemente Grazie

    Carissimi parrocchiani delle comunità di San Giovanni Battista, della Basilica e di San Giorgio

    Un sentito ringraziamento per l’affetto dimostrato nei nostri confronti e a sostegno della popolazione centrafricana.

    La raccolta fondi di 3598 euro svoltasi nello scorso Avvento ci permetterà di completare i lavori di pavimentazione e gli intonaci della Cappella dedicata a San Francesco nel villaggio di Yolé – Bwabuziki, diocesi di Bouar in Rep. Centrafricana.

    “Vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”

    Gv 15,16

    Come cristiani, abbiamo la responsabilità di andare verso tutti con il cuore spalancato. Lasciamo che la forza dell’amore si propaghi attraverso i nostri gesti concreti.

    Grazie di cuore
    Stefania e mamma Ardelia
    Associazione TtalitÁ kum O.n.l.u.s.
    Via Canonico Villa, 71 – Desio
    tel. 0362 630843
    0362 301257
    e-mail: stefania.africa@tiscali.it