Autore: basilica

  • Incontro con don paolo alliata

    Incontro con don paolo alliata

    Proponiamo una intervista con Don Paolo Alliata, responsabile del servizio per l’apostolato biblico della diocesi. Da qualche anno ha inventato un modo nuovo per parlare di Dio e dei valori cristiani attingendo e prendendo spunto da capolavori della letteratura

    Don Paolo, da qualche anno proponi la lettura e il commento di capolavori della letteratura mondiale. Attraverso i loro testi ci parli di Dio e della sua Parola: come mai questa scelta?

    Cercavo un modo un po’ originale e nuovo per avvicinare e parlare anche ai meno esperti di testi biblici, e così ho provato a partire da testi di letteratura non religiosa, offrendo delle chiavi di lettura sapienziali. Questo perché i grandi scrittori – credenti o meno non importa – si mettono di fronte al mistero della vita, della morte, della gioia, della speranza, e ci accompagnano dentro il mistero del cuore dell’uomo. Il mio tentativo è quello di fare luce sul mistero con la “M” maiuscola, la presenza nella storia umana del Signore della vita, che parla al cuore umano, che chiama, che suggerisce, che è meta del cammino, anche là dove non è riconosciuto .

    L’incontro del 29 maggio prende spunto dal libro di Pennac L’occhio del lupo e si concentra sugli sguardi. Siamo ancora capaci di incontrare lo sguardo dell’altro, del mio prossimo?

    La bellezza dello sguardo dipende dalla qualità del cuore, il modo di guardare e stare in relazione dice molto dell’interiorità di una persona. Pennac ci racconta di due sguardi, dell’intimità del lupo e del bimbo: l’occhio diventa la soglia dell’incontro fra questi due mondi. Per noi questo vuol essere un invito a curare la qualità del nostro sguardo e delle sue radici interiori, per uscirne trasfigurati e arricchiti, come nella meravigliosa scena finale del racconto in cui il lupo vede cio’ che prima non vedeva: l’amicizia permette così di aprire gli occhi di entrambi al mondo e di vederlo nuovo.

    Guardarsi dentro costa lavoro, fatica: perché secondo te è così importante entrare in profondità del proprio io? Ne vale la pena?

    Il libro usa questa metafora. All’inizio la cella del lupo è spoglia, c’è un albero morto, c’è desolazione. È l’immagine del vuoto interiore, il lupo non sa più chi è, non ha un’identità. Sarà il rapporto di sguardi col bimbo a consentirgli di ritrovare i suoi ricordi, il suo mondo interiore e la voglia di vivere. Se anche dovessi essere rinchiuso in una prigione – scrive Rilke in una sua lettera – la tua vita rimane ricca del tesoro dei tuoi ricordi, che nessuno puo’ portarti via. Un racconto di questo tipo ci rivela la preziosità del nostro mondo interiore, ci invita a custodire il tesoro dei nostri ricordi. Il tema dell’interiorità è quanto mai cruciale ai nostri giorni, in un mondo che preferisce galleggiare in superficie piuttosto che scendere nel profondo.

    Lo sguardo di amore di Gesù in croce, cosa ci rivela di lui e della nostra vita?

    Dice di una apertura radicale, la sua immagine esprime la sua verità profonda: il suo spalancarsi al mondo, anche se gli uomini lo rifiutano e preferiscono le tenebre alla luce, la guerra alla pace. Lo sguardo di Gesù abbraccia continuamente tutto questo mondo: un invito ad accettare quello che siamo, non da rassegnati, ma per ripartire. Bisogna accettare le cose per metterci mano.

    Vito Bellofatto

  • Il 18 giugno famiglie protagoniste in piazza Duomo

    Il 18 giugno famiglie protagoniste in piazza Duomo

    Il 18 giugno famiglie protagoniste in piazza Duomo

    • Un incontro aperto a tutti per riflettere, pregare e fare festa per e con le famiglie in preparazione all’Incontro mondiale di Roma (22-26 giugno).
    • In tre piazze di Milano, dalle 17, laboratori, stand a tema e momenti di animazione.
    • Poi tutti i partecipanti confluiranno in piazza Duomo per la celebrazione delle 19 con testimonianze, festa e preghiera, con l’attore Giovanni Scifoni e l’Arcivescovo Mario Delpini.
    • Vi invitiamo a partecipare, non è prevista alcuna iscrizione.

    Per formare il gruppo della nostra comunità mandare una mail a commissionefamigliadesio@gmail.com o contattare Adriana al 3384507346 entro il 1° giugno.

  • Notiziario settimanale SS. Siro e Materno – 22 maggio 2022

    Notiziario settimanale SS. Siro e Materno – 22 maggio 2022

    L’EUCARISTIA AL CENTRO DELLA COMUNITÀ

    DOMENICA 22 MAGGIO VI DI PASQUA At 21,40b-22,22; Eb 7,17-26; Gv 16,12-22 Popoli tutti, lodate il Signore, alleluia!
    Liturgia delle ore: II settimana
    ✙ 8.30 Basilica
    ✙ 9.30 S. Francesco
    ✙ 10.00 Oratorio BVI FESTA DEL GRAZIE
    ✙ 10.30 S. Cuore
    ✙ 11.00 Crocifisso
    ✙ 11.30 Basilica
    ✙ 18.30 Basilica
    LUNEDÌ 23MAGGIO Feria del tempo di Pasqua At 28,1-10; Gv 13,31-36 Cantiamo al Signore e inneggiamo al suo nome✙ 7.30 Antonietta e Luigi Rizzo
    ✙ 9.00 Oratorio Antonia Padula
    ✙ 18.30 Calogero Gruttadauria e genitori / Onofrio Coglitore / Marco Del Papa / Elio D’Aniello
    MARTEDÌ 24MAGGIO Feria del tempo di Pasqua At 28,11-16; Gv 14,1-6 Risplende nell’universo la gloria del Signore✙ 7.30
    ✙ 9.00 Ines Como, Giuseppe Sala e Maria
    ✙ 18.30 Cesare Bai e Maria Arienti
    MERCOLEDÌ 25MAGGIO S. Dionigi, vescovo At 28,17-31; Gv 14,7-14 Benedetto il Signore, Dio della salvezza✙ 7.30 Anna Triulzi
    ✙ 9.00 Isidoro Bastianello e fam.
    ✙ 18.30 Vigiliare dell’Ascensione Maria Grazia Nava Como
    GIOVEDÌ 26MAGGIO ASCENSIONE DEL SIGNORE At 1,6-13a; Ef 4,7-13; Lc 24,36b-53 Ascende il Signore tra canti di gioia✙ 7.30
    ✙ 9.00 Filippo Serrapica
    ✙ 18.30 SOLENNE
    VENERDÌ 27 MAGGIO Feria dopo l’Ascensione Ct 2,17-3,2; 2Cor 4,18-5,9; Gv 14,27-31 Gioisca il mio cuore, Signore, per la tua presenza✙ 7.30 Vincenzo Ascenzio
    ✙ 9.00 Diego e Giuseppe
    ✙ 18.30 Arturo Monguzzi e fam.
    SABATO 28 MAGGIO B. Luigi Biraghi, sacerdote Ct 5,9-16*; 1Cor 15,53-58; Gv 15,1-8 Della gloria di Dio risplende l’universo✙ 9.00 Domenico e Carmela Scollica e Santa Verduci
    ✙ 15.30 matrimonio Cavalleri-Farina
    ✙ 18.00 Benedizione della Cupola
    ✙ 18.30 Liturgia vigiliare presieduta dal Card. Pietro Parolin
    Letture della domenica: At 7,48-57; Ef 1,17-23; Gv 17,1b.20-26

    SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE IN BASILICA: giorni feriali: 8.30-9.00 e 17.00-18.15; sabato ore 16.00-18.15

    VITA DELLA COMUNITÀ

    DOMENICA 22 MAGGIO – VI DI PASQUA

    • 10.00 Oratorio BVI: Festa del Grazie
    • 10.30 Missionari Saveriani: Festa dei PopoliS. Messa (10.30) e preghiera interreligiosa (15.30)
    • 16.00 Basilica: celebrazione del Battesimo
    • 21.00 Oratorio BVI: S. Rosario

    MARTEDÌ 24 MAGGIO

    • 21.00 Parrocchia San Giovanni Battista: Sull’albero con Zaccheo. Il Sicomoro. Accolti siamo capaci di accogliere. Musica con The Sun

    GIOVEDÌ 26 MAGGIO – ASCENSIONE

    • 18.30 Basilica: S. Messa solenne

    VENERDÌ 27 MAGGIO

    • 20.30 Festa dei popoli: Marcia della pace (partenza dal Comune)

    SABATO 28 MAGGIOCentenario elezione papale di Pio XI

    Centro Congressi Banco Desio:

    • 08.30 convegno Pio XI e il suo tempo
    • 11.00 intervento del card. Pietro Parolin
    • 11.30 presentazione del progetto di recupero della Casa Natale

    Basilica:

    • 18.00 benedizione della cupola restaurata
    • 18.30 S. Messa presieduta dal card. Parolin
    • 21.00 concerto: coro e orchestra Amadeus

    DOMENICA 29 MAGGIO – VII DI PASQUA

    • 15.30 Il Centro: Sguardi che ridanno dignità. Incontro con don Paolo Alliata, a cura dell’Azione Cattolica
    • 16.00 Basilica: celebrazione del Battesimo
    • 21.00 S. Crocifisso: S. Rosario

    GRAZIE PER LA GENEROSITÀ

    • Offerte raccolte in parrocchia nei giorni 11-17 maggio: € 2.088,00.

    LA COMUNITÀ PREGA PER

    • I defunti della settimana: Antonella Villa Mazzola, Vittoria Recalcati Meda, Maria Spatazza Vella, Quinto Del Negro.

  • Inosservati

    Inosservati

    La mattina del 30 aprile scorso nel duomo di Milano sono stati proclamati due nuovi beati, appartenenti alla diocesi di Milano.

    Si tratta di Armida Barelli (1882-1952), che fu promotrice dell’Azione Cattolica, dell’Università Cattolica e fondò opere per l’impegno delle laiche consacrate nei campi della spiritualità, della liturgia e dell’assistenza ai poveri. Una vita ricca e frenetica, ma segnata dalla fede, dalla preghiera, dall’accettazione della malattia.

    Si tratta anche di don Mario Ciceri (1900-1945), nato a Veduggio, prete diocesano dal 1924, destinato a Brentana di Sulbiate come assistente dell’oratorio. Morto in seguito alle ferite riportate quando, tornando in bicicletta da Verderio dove aveva aiutato il parroco nelle confessioni, fu investito da un calesse. La sua azione pastorale fu per i ragazzi e i giovani, per gli ammalati e soprattutto per quanti erano partiti soldati durante la seconda guerra mondiale.

    Questa domenica 15 maggio, il papa proclama santo Charles De Foucauld (1858-1916): un’altra vita inquieta, dapprima lontana dalla fede, poi da convertito radicale, fino a voler vivere come Gesù a Nazaret e poi, ordinato prete, da fratello universale nel Sahara algerino.

    Tutti sanno che il miracolo della beatificazione è avvenuto a Desio e per questo sentiamo molto vicina la sua figura.

    Possiamo conoscere meglio le vicende di questi santi attraverso le pubblicazioni e i siti loro dedicati. I santi, talvolta inosservati, vanno meglio conosciuti: sono un Vangelo vivo. E imitati nel loro saper vivere i giorni ordinari in modo straordinario.

    don Gianni

  • IL PENSIERO DELLA SETTIMANA

    IL PENSIERO DELLA SETTIMANA

    V di Pasqua

    Il brano del Vangelo è preso dal “testamento spirituale“ di Gesù e ha come tema l’amore: è presentato come “comandamento nuovo“ nel Vangelo, nell’inno della Carità di San Paolo e nella vita della prima comunità cristiana. Quello che colpisce in tutte e tre le letture è la novità di questo amore. Nel Vangelo si parla di un comandamento nuovo: Gesù, prima di comandare di amare i lontani, invita i suoi discepoli ad amarsi a vicenda, come già nell’Ultima Cena, quando dopo la lavanda dei piedi, invita a lavare i piedi “gli uni gli altri“.

    I primi cristiani hanno recepito questa volontà di Gesù e gli Atti degli Apostoli riportano questo clima fraterno che dava grande forza alla predicazione degli Apostoli.

    Gli interrogativi che la Liturgia di oggi ci pone sono tanti.

    Siamo convinti che la carità è un dono da chiedere e da accogliere prima ancora di farla? Quante volte l’abbiamo chiesta al Signore, in particolare invocando lo Spirito Santo e celebrando l’Eucarestia?

    Meditiamo sulle caratteristiche di questo dono ed esaminiamo il nostro modo di amare, se è riflesso o scandalo di quell’amore.

    Guardiamo la nostra Parrocchia, il nostro modo di vivere i rapporti tra noi: assomigliamo a quelli della prima Comunità in cui “i credenti avevano un cuor solo e un’anima sola”?

    Non dobbiamo scoraggiarci: il Signore risorto è sempre con noi, si dona totalmente a noi nell’Eucarestia e ci rende capaci “di amarci come Lui ci ha amato“ e quindi testimoni della sua presenza e del suo amore nel mondo.

    don Alberto

  • Maggio, il mese dedicato a Maria, nostra Madre

    Maggio, il mese dedicato a Maria, nostra Madre

    È una devozione popolare antica e ancora praticata da molti fedeli quella del mese di maggio dedicato tradizionalmente alla Madonna e vissuto con vari momenti di preghiera, dalla recita del Rosario ai pellegrinaggi ai santuari. Papa Francesco ci invita a pregare Maria in modo più intenso in questo tempo particolare di prova che stiamo vivendo. “Cari fratelli e sorelle, contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria, nostra Madre, ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova…”
    (dalla lettera del Santo padre Francesco ai i fedeli, maggio 2020)

    Questo pensiero del Papa ci dà la possibilità di intuire come la chiesa da secoli veda in Maria la nuova Eva, colei che generando Cristo, l’uomo nuovo, ci permette attraverso di Lui di ritornare al Padre, di essere per mezzo della sua intercessione e guida, capaci di gridare anche noi come Gesù: “Abbà, Padre…”! Maria ci dimostra com’è possibile vivere santamente. La sua santità e grandezza stanno in primo luogo nell’essere la prima discepola di Gesù. Lei non parla delle cose di Dio, ma vive in Dio… Se guardiamo a lei, capiamo che la santità è possibile a tutti, perché è fatta di cose semplici, quotidiane: proprio nel fare ogni giorno piccole cose si diventa capaci di accettare la croce, di restare sotto la croce con dignità e corresponsabilità…

    Dopo la morte, la resurrezione e l’ascensione al cielo di Gesù, gli apostoli si appoggiano a Maria, questa donna diventa il loro sostegno. Lei è con loro a continuare l’opera di suo Figlio. Infatti, negli Atti degli Apostoli si dice che gli apostoli erano assidui e concordi nella preghiera insieme con Maria, la madre di Gesù. Da allora e per sempre Lei continua anche in noi e con noi l’opera di suo Figlio. Gesù dalla croce ci ha affidati tutti a Lei. Chiamiamo Maria con il nome di “mamma” perché Gesù, prima di morire, «dice alla madre: “Donna, ecco tuo figlio”; poi dice al discepolo: “Ecco tua madre”». Il nome con il quale ci viene affidata è “madre”! Dio ha voluto che tutti gli uomini e le donne avessero bisogno di una madre che potesse dare loro la vita e li aiutasse a crescere, così è anche nello Spirito.

    Anche per suo figlio, Dio ha voluto che facendosi uomo si incarnasse nel grembo di Maria, e Gesù ha voluto lasciare anche a noi suoi fratelli la stessa Madre, per essere ugualmente da lei cresciuti e custoditi. Perché anche noi potessimo sentire la sua presenza amorevole che ci rinfranca e ci solleva dopo ogni fatica o caduta, che ci spinge a sperare nell’amore immenso di Dio anche quando non riusciamo a sentirlo, che ci prende per mano e prega con noi e per noi. Non dobbiamo temere di invocare spesso il suo nome, Lei come la più buona delle madri, non desidera altro dai suoi figli, che solo possano affidarsi a lei, per poterli aiutare e far sentire loro il suo Amore di Madre.

    Fabrizio Zo

  • Giornata Nazionale dell’8xmille alla Chiesa Cattolica

    Giornata Nazionale dell’8xmille alla Chiesa Cattolica

    Si celebra oggi in tutta Italia la Giornata Nazionale dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Nelle 26.000 parrocchie del Paese i fedeli saranno invitati a ricordare che da ormai più di trent’anni la sopravvivenza economica della Chiesa è affidata a loro, in particolar modo attraverso la firma per la destinazione dell’8xmille del gettito Irpef.

    Non è mai solo una firma. È di più, molto di più.

    Una firma che al contribuente non costa nulla e alla quale hanno diritto tutti coloro che concorrono al gettito Irpef: chi presenta il 730, chi presenta il Modello Redditi, ma anche chi dispone solamente del Modello CU, perché possiede unicamente redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati e non è obbligato a presentare la dichiarazione. Anche questi ultimi però possono esprimere la propria preferenza per la destinazione dell’8xmille.

    Chi firma per la Chiesa cattolica, solamente nel 2021 ha contribuito a rendere possibile lo stanziamento di 150 milioni di euro per la carità delle diocesi italiane (mense, centri di ascolto, soccorso a disoccupati, vittime dell’usura, immigrati, emarginati, anziani abbandonati); 53 milioni di euro per altre esigenze di rilievo nazionale; 50 milioni per progetti di sviluppo e solidarietà nel Sud del mondo. Ma anche di altri 62 milioni per la manutenzione e il restauro di 459 chiese della nostra bella Italia e di 420 milioni che hanno permesso di mantenere dignitosamente i 33.000 sacerdoti che operano nelle nostre diocesi, 300 dei quali missionari fidei donum nei paesi più poveri.

    È possibile visionare su 8xmille.it oppure su rendiconto8xmille.chiesacattolica.it il rendiconto dettagliato di tutto il denaro speso, ma il dato di fatto rimane lo stesso: sono solamente le firme che vengono apposte che rendono possibile che tutto ciò avvenga. Firmare è dunque una scelta di responsabilità per ogni credente, ma spesso lo è anche da parte di chi non crede, perché sa bene che comunque quelle risorse vengono utilizzate per il bene di tutta la comunità, cattolica e non, e poi scrupolosamente rendicontate.

    Nel 2020 (secondo gli ultimi dati disponibili) sono stati più di 12 milioni gli italiani che lo hanno fatto. Ma potranno essere ancora molti di più, nella misura in cui le comunità cristiane se ne renderanno conto e faranno la propria parte attivamente affinché ciascuno eserciti responsabilmente questo diritto di scelta.

  • Consiglio Pastorale Cittadino – Verifica delle iniziative SVOLTE NELLA COMUNITÀ

    Resoconto della riunione del 26 aprile 2022

    In apertura della riunione, don Gianni ha comunicato il trasferimento di don Marco Tagliabue (fin qui vicario parrocchiale a San Giorgio) a Milano, quartiere Pratocentenaro.

    Rita Galimberti ha aggiornato il consiglio sull’emergenza Ucraina in città. Al 19 aprile i profughi presenti e ospitati in città erano 182 di cui 81 minori.

    I Consiglieri sono stati chiamati a riflettere e tirare le conclusioni su alcune iniziative deliberate e intraprese quest’anno.

    • Gli esercizi spirituali tenuti all’inizio della quaresima nelle cinque parrocchie con conclusione in basilica.
      La maggior parte dei consiglieri ha espresso parere favorevole sulla loro struttura, solo qualcuno ha espresso dubbi circa la necessità di tenerli nelle cinque parrocchie e ha suggerito la possibilità di tenerli in due o tre parrocchie a rotazione e l’ipotesi di far intervenire un relatore esterno.
    • La catechesi degli adulti – Il Sicomoro: sull’albero di Zaccheo, tenuti nella parrocchia di San Giovanni Battista (uno on line per emergenza sanitaria) alla conclusione della quale mancano due incontri, 13 e 24 maggio.
      Anche su questo i consiglieri hanno espresso parere positivo circa la struttura, gli argomenti trattati e la modalità. Il consiglio affida al gruppo di lavoro la programmazione per la catechesi del prossimo anno.
    • Il notiziario unitario Comunità in Cammino che esce con cadenza settimanale in tutte le parrocchie.
      Soddisfazione e gratitudine per uno strumento che permette a tutta la comunità di essere al corrente delle iniziative cittadine e parrocchiali e che fornisce importanti spunti di riflessione.
      Unica richiesta: quella di lasciar maggiore spazio ai testimoni che hanno vissuto direttamente le varie iniziative.

    Flavia Chillé Panarello

  • Pellegrinaggio al Santuario Madonna delle Lacrime

    Pellegrinaggio al Santuario Madonna delle Lacrime

    U. N. I. T. A. L. S. I. gruppo di desio
    organizza SABATO 4 GIUGNO 2022
    un pellegrinaggio al Santuario
    Madonna delle Lacrime di Ponte Nossa (BG)

    PROGRAMMA

    • ore 8,00 – Partenza da Viale Rimembranze
      (parcheggio Uff. Postale)
    • ore 11,00 – S. Messa nel Santuario
    • ore 12,30 – Pranzo al ristorante ad Ardesio
    • ore 15,00 – Partenza per Desio con sosta al Santuario Madonna delle Rose ad Albano
      S. Alessandro per la recita del S. Rosario

    Quota di partecipazione: euro 50.00 (viaggio e pranzo) da versare alla partenza

    Le iscrizioni sono aperte dal 17 maggio e dovranno essere confermate direttamente o telefonando a: