Nel periodo dopo la Pentecoste la Liturgia ci fa meditare su tutta la Storia della salvezza, contrassegnata, da una parte dall’amore di Dio, gratuito e fedele, dall’altra dall’indifferenza e spesso dal rifiuto da parte dell’uomo.
Questa domenica ci riporta il 1° atto di questo amore, la Creazione, che è un gesto d’amore di Dio che comunica la sua bellezza e grandezza ad ogni creatura, ma soprattutto all’uomo, che ha voluto a sua immagine e somiglianza.
Il Vangelo ci ricorda che Dio non solo è creatore, ma provvede alle sue creature.
Si cura degli uccelli, dei fiori: quanto più farà per l’uomo. E’ un Padre amorevole che sa di che cosa abbiamo bisogno e provvede.
Sono tanti gli spunti per la nostra riflessione e la nostra preghiera
Sappiamo guardare al mondo, alla natura con occhi di fede, sapendo scoprire la sapienza e l’amore del Signore? Sappiamo educare i nostri figli a guardare così il creato? Un fiorellino, un uccellino, un bel panorama ci fanno pensare al Signore?
Abbiamo il rispetto, la cura del creato perché dono del Signore?
Il creato è un bene che abbiamo ricevuto e che dobbiamo trasmettere alle generazioni future.
Chiediamo al Signore di riscoprire nel Creato la sua sapienza e chiediamo il suo aiuto per rispettarlo e renderlo sempre più bello.
Ringraziamo il Signore del creato, di tutti i doni che ci ha fatto, del suo amore provvidente, rendendoci capaci di condividerli, di essere noi “provvidenza” per gli altri.
don Alberto