La visita pastorale compiuta dall’Arcivescovo Mario ci offre delle consegne, delle attenzioni da vivere nell’agire quotidiano come Chiesa che vive nella città.
In modo particolare, rileggendo insieme l’omelia proposta dal Vescovo, emergono alcune priorità:
- La cura e la presenza dimostrate dall’Arcivescovo nei giorni della visita, ci hanno fatto toccare con mano che c’è un’attenzione da parte di tutta la Chiesa diocesana alla nostra realtà desiana. Afferma il Vescovo:
“La visita pastorale è occasione per dirvi che voi mi siete cari, mi state a cuore, sento responsabilità per il cammino di fede e la vita di Comunità di questa città e di ogni persona”.
Anche noi siamo parte di un insieme, di una Comunità che vive il Vangelo nel territorio della Diocesi. Ed è per questo che non possiamo non guardare insieme le sfide e le modalità con cui affrontarle. Insieme con il Vescovo, insieme tra noi preti e le consacrate, insieme come Cristiani di ogni Parrocchia. - La centralità di Gesù Risorto per la vita della Chiesa nella città.
Annunciare insieme il Vangelo è, prima di tutto, viverlo nella concretezza di ogni giorno e nella singole situazioni di vita. Il Vescovo ha posto al Signore Gesù una domanda ben precisa:
“Signore, che cosa vuoi dire per orientare il cammino di questa Comunità”?
E indica la risposta così:
“Una cosa dobbiamo dire: Gesù è vivo, Gesù è risorto da morte. Gesù ci rende partecipi della sua vita….
Ci dona lo Spirito di verità perchè possiamo interpretare questo tempo e la nostra vocazione”.
Sono le prime due priorità che raccolgo e offro a tutti, per tornare domenica prossima su altri aspetti indicati dal Vescovo.