Consigliare può essere facile, ma anche complicato.
È facile se cerchiamo o accogliamo i consigli. È molto più complicato se riteniamo di non avere bisogno dei suggerimenti altrui o di bastare a noi stessi. Nella Comunità cristiana è indispensabile esercitare e accogliere il consiglio. Per tale motivo è fondamentale che anche la Chiesa nella nostra città rinnovi il consiglio pastorale per gli anni a venire. Esercitare l’arte del consiglio favorisce un modo di essere discepoli di Gesù perché esprime:
- Comunione. Nella Chiesa delle origini emerge con chiarezza come i cristiani erano “un cuor solo e un’anima sola”. Gesù poco prima della sua Pasqua prega il Padre perché conservi i suoi nell’unità. Indispensabili sono certo iniziative e proposte, ma consigliare è anzitutto far trasparire il nostro essere fratelli e sorelle che vivono la gioia del Vangelo.
- Missione. La comunione tra noi è la via che apre all’annuncio del Vangelo perciò consigliare è dialogare tra noi e con la realtà con la quale viviamo. La responsabilità del consiglio pastorale sta proprio nel ricordare a tutti che la Chiesa è il popolo di Dio dove ogni battezzato è chiamato alla Santità attraverso la vocazione specifica a cui è stato chiamato. È compito dei consiglieri del consiglio pastorale coltivare la passione per l’annuncio del Vangelo e quindi per la cura di tutte quelle forme di formazione, segno dell’adesione al Vangelo di Gesù. Mentre si esercita il consiglio si coglie quanto Dio continui ad agire nella storia e ci si appassiona sempre di più al suo messaggio d’amore.
- Progetto Pastorale. La missione si realizza attraverso la relazione quotidiana con ogni persona che si incontra, ma chiede anche unità di azione pastorale che ci viene offerta attraverso il percorso dell’anno liturgico. Ricorda l’Arcivescovo Mario “la Celebrazione del mistero di Cristo, che si distende nel tempo che viviamo rinnova la grazia della presenza della Pasqua di Gesù, il dono dello Spirito”. Compito del consiglio pastorale è allora quello di attualizzare scelte evangeliche condivise e verificabili così da arrivare a porre attenzioni a tutte le dimensioni di vita della Comunità Pastorale.
I motivi accennati sono consegnati a ciascuno perché possa, nel prendere nuovamente consapevolezza della bellezza della missione da fratelli e sorelle, considerare la propria disponibilità a candidarsi per il servizio del consiglio nella Comunità Pastorale.
don Mauro