Oggi, nella domenica delle Palme, inizia la Settimana Santa. Che significato ha, per noi uomini e donne del terzo millennio, la Settimana Santa?
È diffuso il pensiero di giorni dedicati a un giusto riposo e stacco dal ritmo quotidiano e, per questo, si parla anche di vacanze pasquali.
Senza dubbio, il tempo del riposo per il recupero delle forze e per un sano equilibrio psichico e relazionale è fondamentale, anzi necessario.
Eppure, entrare nella settimana di Pasqua ha un significato ancor più decisivo e profondo, perché interpella il senso della nostra vita e permette di non tralasciare alcune domande inevitabili: Cosa c’entra Dio con la vita di oggi?
Cosa offre Gesù Cristo all’umanità ferita dai conflitti, alle famiglie spesso affaticate da problematiche affettive ed educative, alla solitudine di molti giovani e anziani in affanno per il presente e il futuro?
Quale partecipazione Gesù Cristo ha nella vita di persone contente, realizzate e intraprendenti?
I giorni della settimana che inizia, ci trasmettono la realtà di un Dio che condivide, entra in tutti gli aspetti
della vita, dentro le gioie e i dolori, le scelte di fedeltà ma anche quelle di tradimento, per affermare che non c’è spazio, luogo o tempo in cui non ci sia la sua presenza.
Nel momento in cui Giuda si avvicina al Signore per l’arresto, non viene allontanato, ma accolto e chiamato “Amico”.
I giorni di questa settimana sono, allora, un invito a stare in ascolto della condivisione di Dio nella Passione, Morte e Risurrezione di Cristo, per arrivare a fidarci di Lui, per non lasciarci scandalizzare dal mistero del male che si sta per abbattere su di Lui, come pure per affrontare il male che, in ogni tempo, incrociamo nel nostro vivere quotidiano.