All’inizio della celebrazione è stato letto un ringraziamento per l’opera di don Gianni nei sette anni trascorsi a Desio. Alla S. Messa, nella Basilica gremita, hanno partecipato tutti i sacerdoti della Comunità e le autorità civili e militari.
Carissimo monsignore, o come ha sempre preferito essere chiamato, don Gianni, il consiglio pastorale cittadino, a nome di tutta la comunità pastorale di Desio, ci tiene a ringraziarla e ad esprimerle tutta la sua riconoscenza per quanto fatto in questi anni.
Comunità pastorale che, non senza fatica, lei ha cercato di far crescere e di far sentire tale, provando a instillare in tutti i consiglieri, nei religiosi e nei fedeli, quel senso di appartenenza ad una comunità cittadina che va oltre l’ambito parrocchiale – a cui spesso siamo ancora fin troppo ancorati
– in un’ottica di più ampio respiro.
In questi anni, è stata da esempio e da sprone la sua attenzione alla carità in tutte le forme: dai centri di ascolto, alle missioni, al neonato gesto “un dono da condividere” ecc… L’abbiamo vista spesso in mezzo ai ragazzi accompagnandoli alle vacanzine e cercando di essere sempre presente nei momenti più significativi del loro percorso di fede.
Ha dimostrato in più occasioni la sua apertura e la sua attenzione alle varie realtà religiose e sociali del territorio. Non potremo certamente dimenticare la sua vicinanza a tutta la comunità durante la pandemia facendo sì che, attraverso i mezzi tecnologici a disposizione, si assicurassero a tutti i fedeli momenti di preghiera e di formazione. Attenzione particolare ha avuto nei confronti dei fedeli di quelle parrocchie rimaste prive di vicario, cercando di essere lei stesso presente il più possibile, affinché non si sentissero mai abbandonati o trascurati dalla comunità.
Infine la ringraziamo per aver cercato di dare una solida formazione al Consiglio Pastorale, facendo attenzione alla partecipazione e al contributo di ognuno, aiutando tutti noi consiglieri a vivere tale incarico come servizio prezioso alla comunità.
In questi anni ha cercato di far suo quello che il Cardinal Martini, a lei tanto caro, chiamava il “primato della consolazione sulla desolazione” tentando di dare sempre risalto al positivo, al bello e al buono che è presente in tutto e in tutti.
Caro don Gianni, non ci resta che salutarla e farle gli auguri per il suo nuovo incarico, perché con la grazia di Dio, questo possa essere occasione di crescita nella fede per lei e per tutte le persone che la incontreranno.
Grazie e buon cammino!
Il Consiglio Pastorale