Categoria: News

  • La Proposta pastorale  dell’Arcivescovo per il 2021-22

    La Proposta pastorale dell’Arcivescovo per il 2021-22

    In «Unita, libera, lieta. La grazia e la responsabilità di essere Chiesa» monsignor Delpini invita a promuovere reciprocità e coralità e a riscoprire la gioia cristiana. Un approfondimento sulla nascita delle Assemblee sinodali decanali

    «Come attraversiamo il tempo che viviamo, noi discepoli del Signore?»: si apre con questa domanda la Proposta pastorale 2021-22 dell’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini. 
    Unita, libera, lieta. La grazia e la responsabilità di essere Chiesa: è il titolo del testo che tradizionalmente offre le indicazioni pastorali del vescovo per il cammino della Diocesi nei mesi successivi.

    Con un inevitabile riferimento alla pandemia, e riprendendo una lettera dei presuli lombardi diffusa qualche mese fa, monsignor Delpini suggerisce anzitutto alcuni “percorsi di sapienza”: imparare a pregare, a pensare, a sperare oltre la morte, a prendersi cura. Aggiungendo: «In questo tempo di prova e di grazia la Proposta pastorale intende convocare la comunità cristiana perché (sia) un segno che aiuta la fede e la speranza, proponendo il volto di una Chiesa unita, libera e lieta come la vuole il nostro Signore e Maestro Gesù».

    «Unita, libera, lieta. La grazia e la responsabilità di essere Chiesa» è il titolo della Proposta pastorale dell’arcivescovo, monsignor Mario Delpini, per l’anno 2021-22. Il volumetto (Centro ambrosiano, 128 pagine, 4 euro) si può prenotare e ritirare presso la Libreria di Desio – Via G. Garibaldi, 34, tel. 0362 625487

    Nella consapevolezza che «la lampada per illuminare i nostri passi è la Parola di Dio», l’Arcivescovo propone nella Lettera l’ascolto e la meditazione dei capitoli 13-17 del Vangelo di Giovanni, pagine in cui Gesù dialoga con i discepoli prima della Passione, un «invito a percorrere la via dell’amicizia» in cui chi segue Gesù «sperimenta che la fede è un rapporto personale con lui: in questo rapporto il comandamento e la verità si rivelano come il dimorare del tralcio nella vite, piuttosto che come l’indicazione di adempimenti e la consegna di una dottrina».

    Nella parte centrale della Proposta pastorale monsignor Delpini approfondisce poi i significati dei tre aggettivi indicati nel titolo: che cosa significa essere una Chiesa unita, libera e lieta, e che cosa implica accogliere o tradire questa responsabilità?
    Della chiamata all’unità l’Arcivescovo sottolinea soprattutto gli aspetti della reciprocità e della coralità. «Non siamo ingenui – avverte -: le tentazioni di protagonismo, di rivalità, di invidia, di scarsa stima vicendevole sono sempre presenti e seducenti. (…) In questo esercizio, per certi versi inedito di comunione, di “pluriformità nell’unità” possiamo essere aiutati da quella singolare forma di scuola cristiana che è l’ecumenismo di popolo a cui siamo chiamati in questi anni. Sono ormai diverse le parrocchie della nostra Diocesi che ospitano nei loro edifici una realtà ecclesiale (perlopiù parrocchie ortodosse, ma anche comunità protestanti e pentecostali)»; l’invito è a «non limitare la nostra disponibilità a una semplice e formale condivisione di spazi, ma a intrecciare forme di dialogo e sostegno reciproco».
    In questo capitolo della Proposta monsignor Delpini illustra anche l’importante percorso che la Diocesi intraprende in questo anno, ovvero la nascita delle Assemblee sinodali decanali: «Questo processo non intende sovraccaricare i sacerdoti di ulteriori compiti, ma provocare tutte le vocazioni (laici, consacrati, diaconi e preti) ad assumere la responsabilità di dare volto a un organismo che non deve “guardare dentro” la comunità cristiana; piuttosto deve guardare al mondo del vivere quotidiano dove i laici e i consacrati hanno la missione di vivere il Vangelo».
    «La Chiesa è libera – scrive Delpini nel capitolo su questo secondo aggettivo – quando accoglie il dono del Figlio di Dio; è lui che ci fa liberi davvero; liberi dalla compiacenza verso il mondo, liberi dalla ricerca di un consenso che ci rende inautentici; liberi di vivere il Vangelo in ogni circostanza della vita, anche avversa o difficile; Chiesa libera di promuovere la fraternità universale, Chiesa libera di vivere e annunciare il Vangelo della famiglia». A proposito della famiglia, uno spazio particolare viene dato alle proposte del Servizio diocesano per la Pastorale familiare, in un anno che la Chiesa universale dedica all’Amoris Laetitia e che prepara all’Incontro mondiale della Famiglie che si svolgerà a Roma nel giugno 2022.

    Nella parte dedicata alla “Chiesa lieta”, in cui si richiamano alcuni punti fondamentali del pensiero di papa Francesco sulla gioia, il pastore della Diocesi ambrosiana sottolinea che «è riduttivo definire la gioia come esperienza individuale. La festa è l’espressione comunitaria della gioia condivisa tra le persone». E con riferimento più diretto alla vita delle comunità cristiane scrive: «È necessario che, attraverso la cura delle celebrazioni, si creino le condizioni perché si esprima la gioia frutto dello Spirito. Le celebrazioni tristi, grigie, noiose sono forse il segno di comunità tristi, grigie, noiose». «La gioia cristiana – conclude mons. Delpini – non è un’emozione ma più profondamente un habitus che dona energie spendibili nella vita di ogni giorno, a livello individuale, familiare e sociale».

  • Desio e Seregno piangono LA MORTE DI MONS. LUIGI SCHIATTI

    Desio e Seregno piangono LA MORTE DI MONS. LUIGI SCHIATTI


    L’8 settembre è mancato il sacerdote desiano mons. Luigi Schiatti.
    Molti lo hanno conosciuto sia per la presenza tra noi dei suoi familiari, sia per il suo servizio svolto presso il Collegio Pio XI di Desio e soprattutto, per lunghissimo tempo, presso il Collegio Ballerini di Seregno.

    Siamo vicini alla sua famiglia nella preghiera e affidiamo al Signore questo suo servo fedele, grati per la sua testimonianza cristiana e sacerdotale che abbiamo ricevuto.

  • Un’Arena… in Centro

    Proseguono le iniziative culturali PER SOSTENERE I LAVORI ALLA CUPOLA DELLA BASILICA

    SABATO 18 settembre Ore 21- Teatro Il Centro, Desio
    IL COLORE DEI PENSIERI

    Official Tribute Band dei Pooh: spetta a questa formazione – che ha forti legami con la città di Desio – aprire la stagione di eventi a sostegno del progetto Salviamo la cupola presso il teatro desiano Il Centro.

    La band si compone di cinque elementi dalla pluriennale esperienza musicale. Lo spettacolo ripercorre la carriera dei Pooh dagli anni ‘60 fino al 2016.

    I componenti della band sono Piero Sciascia (tastiera e voce), Erminio Carotenuto (chitarra e voce), Rocco Contarino (basso e voce/cori), Fabrizio Boi (tastiera e cori) e Roberto Scerbo (batteria e voce/cori).

    Biglietto: 15 euro.

    DOMENICA 19 settembre Ore 16.30 – Teatro
    Il Centro, Desio
    La Foresta di ARDEN
    presenta
    LA VIA DEL
    TAMARINDO

    Chi sei? Da dove vieni? Dove stai andando? Queste le domande che il personaggio protagonista de ”La Via del Tamarindo” si sente rivolgere nel corso del viaggio che lo sta portando dall’Africa alle coste italiane. La sua è la storia comune a quella di tanti piccoli profughi, in fuga dal paese natale nella speranza di trovare condizioni di vita migliori. Lo spettacolo ha vinto il Premio nazionale FITALIA 2020. Il testo è scritto da Roberta Parma. In scena Roberta Parma e Debora Del Giudice. Disegni di Davide Aurilia. Musiche di Debora Del Giudice.

    Biglietto: adulti 7 euro, minori fino a 14 anni 3 euro.

    Le iniziative che si svolgono presso il teatro Il Centro si possono prenotare inviando mail a: teatroilcentrodesio@libero.it
    o telefonando al numero 0362.626266 oppure direttamente nel foyer del teatro il 30/8, il 6/9 e il 13/9, ore 17-19
    o in teatro nel giorno dell’evento. Per accedere al teatro è obbligatorio presentare il Green Pass

  • «Santa Chiesa di Milano, non temere di essere lieta, libera e unita»

    S. Messa di Mons. Delpini in Basilica

    Una serata speciale quella che ha coinvolto la comunità pastorale santa Teresa di Gesù Bambino. Milano dedica l’8 settembre a Maria Bambina, come recita la lapide sulla facciata del Duomo: “Mariæ Nascenti”. Ed è idealmente il giorno in cui si avvia il nuovo anno pastorale e l’Arcivescovo presenta le sue linee programmatiche, ricordate anche nell’omelia.

    “Sono felice di essere qui nella casa del mio predecessore, anche se lo è stato solo per pochi mesi” ha detto Monsignor Mario Delpini. Infatti Achille Ratti fu vescovo di Milano dall’8 settembre 1921 al 6 febbraio 1922 quando fu nominato papa.

    Al termine della celebrazione, che ha coinvolto tutti i preti della città, l’Arcivescono si è recato alla casa Natale del Papa per un rinfresco e il concerto della banda Pio XI a lui dedicato.

  • Festa S.Pio X

    Festa S.Pio X

    Festa

    S. Pio X, la cui memoria viene celebrata il 20 agosto, ormai per tradizione, viene festeggiato nella parrocchia di Desio a lui dedicata all’inizio del mese di settembre.
    Nonostante le difficoltà che stiamo tutt’ora vivendo a causa della pandemia, gli organizzatori della festa stanno cercando di fare il possibile per valorizzare questo momento, cambiando, spesso anche con fatica, qualche abitudine ormai consolidata, come la necessità di distanziare i tavoli, prenotare i pasti, non poter fare l’animazione pomeridiana e serale….
    Come dice lo slogan, la gioia di questi momenti ci deve rammentare la bellezza di quanto ci ha donato il Signore, specialmente attraverso la nostra parrocchia e la nostra comunità.

    I principali appuntamenti

    • Giovedì 9 settembre, ore 16,00 Rosario meditato per la terza età, organizzato dal “gruppo simpatia”
    • Venerdì 10 settembre, apertura cucina dalle 19,30 per cena in oratorio (piatto speciale da prenotare: paella)
      Durante la cena, ruota della fortuna
    • Sabato 11 settembre, apertura cucina dalle 19,30 per cena in oratorio (piatto speciale da prenotare: pizzoccheri)
      Durante la cena, ruota della fortuna
    • Domenica 12 settembre,
      • ore 10,30, S. Messa solenne
      • ore 12,30, pranzo in oratorio (occorre iscriversi)
        apertura cucina dalle 19,30 per cena in oratorio (piatto speciale da prenotare: pollo tonnè)
        Durante la cena, sottoscrizione a premi e ruota della fortuna
    • Lunedì 13 settembre,
      ore 20,30, S. Messa in memoria di tutti i defunti

  • Centenario ingresso

    Centenario ingresso

    Proprio l’8 settembre 1921 Achille Ratti faceva il suo ingresso come Arcivescovo di Milano. Per non dimenticare questo importante avvenimento mercoledì, alle 20.30 in Basilica ci sarà la messa presieduta dal vescovo Mario Delpini a 100 anni dall’accaduto. Tutti sono invitati a partecipare.

  • Una nuova esperienza di gioia

    Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta ripeta: «Vieni!». Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l’acqua della vita.

    (Apocalisse 22,17-18)

    Il Gruppo Gesù Misericordioso del Rinnovamento nello Spirito Santo vi invita ad un’esperienza nuova di gioia, nella fraternità e nella lode del Signore Gesù: giovane, famiglia, anziano, tu che hai sete di Dio.. vieni! 

    Vieni e vedi cosa ha fatto per noi il Signore, vieni e vedi cosa il Signore ha preparato per te!

    Ti aspettiamo da mercoledì 8 settembre, ogni mercoledì dalle 20.30 alla chiesetta del Sacro Cuore in via Segantini.

    Gesù è il Signore!
    Gruppo RnS Gesù Misericordioso

  • Un’Arena… in Centro

    Un’Arena… in Centro

    Al via quattro mesi di iniziative culturali per sostenere i lavori alla cupola della Basilica

    Musica, teatro, incontri, ascolti d’organo, esibizioni di cori: tutto questo è contenuto in un variegato cartellone di eventi che saranno ospitati a Desio nel teatro Il Centro, nelle chiese cittadine e nelle piazze. Protagonisti i gruppi e le associazioni cittadine.

    A settembre la Fanfara dei Bersaglieri in Piazza Conciliazione, due band musicali, uno spettacolo
    in teatro e una serata di ascolto strumentale presso la chiesa dei SS. Pietro e Paolo.

    Il teatro Il Centro, sala della comunità parrocchiale dei SS. Siro e Materno a Desio, scommette sul futuro e diventa un’Arena… in Centro. A partire da settembre la sala di via Conciliazione ospiterà una rassegna artistica che ha lo scopo di sostenere il progetto ‘Salviamo la cupola’.
    Ma è anche l’occasione per rilanciare uno spazio che per la città ha sempre rappresentato un punto di riferimento per le manifestazioni culturali.
    “Pensando alle iniziative per la raccolta fondi destinati alla cupola – afferma Mons. Gianni Cesena – abbiamo voluto coinvolgere le associazioni e i gruppi, chiedendo loro di mettere a disposizione le proprie virtù artistiche. Ne è nato un progetto che rappresenta una modalità con la quale la comunità parrocchiale offre alla città una proposta culturale originale e variegata, nella logica di una Chiesa locale fortemente inserita nella vita sociale della città”.
    Per l’occasione è stato ideato un logo (firmato dal giovanissimo Federico Morsia): ci sono le lettere A (per Arena) e C (rivolta verso il basso, per Centro, ma anche a rappresentare il semicerchio di un auditorium); c’è poi un triangolo rosso, simbolo ‘play’, a simboleggiare lo scatto verso la ripartenza.
    Ma l’Arena non sarà solo il teatro. Sarà un’Arena ‘diffusa’: alcune proposte verranno infatti ospitate nelle chiese o nelle piazze cittadine.
    In pieno tempo di pandemia non è stato facile organizzare e reperire le risorse per riaprire il teatro (che è stato oggetto di un radicale intervento di sanificazione e restyling) e pianificare gli eventi. Ma il traguardo è stato raggiunto grazie al decisivo contributo della Fondazione Giancarlo Pallavicini e della Fondazione Cariplo. Prezioso l’aiuto della Fondazione per la Comunità Monza e Brianza e dell’Impresa Moretto di Desio. Essenziale il supporto dell’amministrazione comunale di Desio e della Regione Lombardia. Senza dimenticare i tanti volontari che da mesi stanno lavorando per trasformare in realtà questa iniziativa.
    Il programma è ampio e strutturato e si snoderà lungo gli ultimi quattro mesi dell’anno: ci saranno spettacoli teatrali, esibizioni di band pop-rock-funky, proposte legate alla musica classica, alla lirica e al bel canto, ascolti d’organo e bandistici, oltre a una vera e propria rassegna di cori. 
    Da settembre a dicembre sarà dunque possibile usufruire di una proposta culturale di qualità e per tutti i gusti.
    L’iniziativa viene realizzata con il coinvolgimento delle realtà associative, di artisti desiani e del territorio, di gruppi che in qualche modo hanno un legame con la città. In tanti hanno aderito con entusiasmo: “Tutte le iniziative vogliono dare una possibilità di ricreare legami e relazioni che, in qualche caso, si sono sfilacciate durante l’esperienza della pandemia – aggiunge Mons. Cesena-. Mettersi insieme, creare alleanze e progetti condivisi può rappresentare un modo per ripartire guardando al futuro”.

    Il teatro Il Centro avrà una capienza ridotta a 154 posti, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid: sarà possibile accedere agli spettacoli attraverso una prenotazione e, secondo le attuali normative, presentando il Green Pass.

    Anche gli ingressi nelle chiese cittadine per le varie proposte saranno a numero limitato, seppure ad ingresso libero, secondo la capienza consentita nelle chiese.

    Andrea Pizzi

  • PARTENZE E ARRIVI: VITA CHE CONTINUA

    In questa fine di agosto diamo il saluto a padre EMMANUEL ADILI, fin qui superiore della comunità dei missionari Saveriani di Desio e ora destinato alla sede di Parma, e il benvenuto a padre FRANCESCO BENIGNI che giunge a sostituirlo dopo un’intensa attività missionaria in Messico.

    A padre Emmanuel, originario della Repubblica Democratica del Congo, un grazie sincero e affettuoso: lo abbiamo sentito parte della nostra città e della nostra comunità pastorale. La sua presenza ha permesso di approfondire legami fraterni in ambito ecumenico e interreligioso, ha saputo parlare a molti ragazzi e giovani nelle scuole e negli oratori, ha contribuito nella nostra Diaconia a dare un respiro più missionario e realistico ai nostri programmi pastorali.

    Accogliamo volentieri padre Francesco per questa nuova avventura qui dove i Saveriani sono apprezzati, benvoluti e ricercati per il loro servizio al Vangelo.

    Nei prossimi giorni arriverà tra noi in maniera stabile don MARCO ALBERTONI, vicario della comunità pastorale destinato in particolare alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo: con lui cammineremo tutti insieme per animare evangelicamente comunità, parrocchia e l’intera città.

    Un abbraccio di augurio e di fraternità a questi fratelli.

    don Gianni

  • 16a GIORNATA NAZIONALE PER LA SALVAGUARDIA DEL CREATO

    1 SETTEMBRE 2021

    Ogni anno il 1° settembre la Chiesa italiana propone una giornata dedicata al tema della salvaguardia del creato, in sintonia con l’insegnamento di papa Francesco nelle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti. Di seguito brevi stralci del messaggio dei Vescovi italiani Camminare in una vita nuova. La transizione ecologica per la cura della vita

    Nella transizione ecologica, si deve abbandonare un modello di sviluppo consumistico che accresce le ingiustizie e le disuguaglianze, per adottarne uno incentrato sulla fraternità tra i popoli. Il grido della terra e il grido dei poveri ci interpellano, così come il grido di Israele schiavo in Egitto è salito fino al cielo. La ricchezza che ha generato sprechi e scarti non deve far nascere nostalgie. Tra mentalità vecchie, che mettono in contrapposizione salute, economia, lavoro, ambiente e cultura, e nuove possibilità di tenere connessi questi valori, come anche l’etica della vita e l’etica sociale, abitiamo la stagione della transizione.

    La transizione ecologica è «insieme sociale ed economica, culturale e istituzionale, individuale e collettiva», ma anche ecumenica e interreligiosa. È ispirata all’ecologia integrale e coinvolge i diversi livelli dell’esperienza sociale che sono tra loro interdipendenti: le organizzazioni mondiali e i singoli Stati, le aziende e i consumatori, i ricchi e i poveri, gli imprenditori e i lavoratori, le nuove e vecchie generazioni, le Chiese cristiane e le Confessioni religiose… Ciascuno deve sentirsi coinvolto in un progetto comune, perché avvertiamo come fallimentare l’idea che la società possa migliorare attraverso l’esclusiva ricerca dell’interesse individuale o di gruppo.

    Don Primo Mazzolari, maestro di spiritualità e di impegno sociale della Chiesa del Novecento, scriveva così nel 1945: «Forse tante nostre infelicità derivano da questo mancato accordo con la natura, come se noi non fossimo partecipi di essa. Tutto si tiene, ed accettare di vivere in comunione non è una diminuzione, ma una pienezza».