Autore: basilica

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  • Un pensiero di benedizione

    Un pensiero di benedizione

    stemma-delpiniInvoco la benedizione di Dio su questa nostra terra e su tutte le terre del pianeta.

    In questo momento l’apprensione per sé e per i propri cari, forse persino il panico, si diffondono e contagiano il nostro vivere con maggior rapidità e con più gravi danni del contagio del virus.

    Invoco la benedizione di Dio per tutti:

    la benedizione di Dio non è una assicurazione sulla vita,
    non è una parola magica che mette al riparo dai problemi e dai pericoli.

    La benedizione di Dio è una dichiarazione di alleanza:
    Dio è alleato del bene, è alleato di chi fa il bene.

    Invoco la benedizione di Dio sugli uomini di scienza e sui ricercatori.

    La gente comune non sa molto di quello che succede,
    dei pericoli e dei rimedi di fronte al contagio.
    Il Signore è alleato degli uomini di scienza che cercano il rimedio
    per sconfiggere il virus e il contagio.

    In momenti come questi si deve confermare un giusto apprezzamento
    per i ricercatori e per gli uomini e le donne che si dedicano
    alla ricerca dei rimedi e alla cura dei malati.

    Si può essere indotti a decretare il fallimento della scienza
    e a suggerire il ricorso ad arti magiche e a fantasiosi talismani.

    La scienza non ha fallito: è limitata.

    Siano benedetti coloro che continuano a cercare
    con il desiderio di trovare rimedi, piuttosto che di ricavarne profitti.

    Certo si può anche imparare la lezione che sarebbe più saggio dedicarsi
    alla cura dei poveri e delle condizioni di vita dei poveri,
    piuttosto che a curare solo le malattie dei ricchi
    e di coloro che possono pagare.

    Che siano benedetti gli scienziati, i ricercatori e coloro
    che si dedicano alla cura dei malati e alla prevenzione delle malattie.

    Invoco la benedizione di Dio per tutti coloro che hanno responsabilità nelle istituzioni.

    La benedizione di Dio ispiri la prudenza senza allarmismi,
    il senso del limite senza rassegnazione.

    Il consiglio dei sanitari e delle persone di buon senso
    suggerirà provvedimenti saggi.

    Ogni indicazione che sarà data per la prevenzione
    e per comportamenti prudenti
    sarà accolta con rigore dalle istituzioni ecclesiastiche.

    Invoco la benedizione di Dio su coloro che sono malati o isolati.

    Vi benedico in nome di Dio perché Dio è alleato del desiderio del bene,
    della salute, della vita buona di tutti.

    Chi è costretto a sospendere le attività ordinarie
    troverà occasione per giorni meno frenetici:
    potrà vivere il tempo a disposizione anche per pregare, pensare,
    cercare forme di prossimità con i fratelli e le sorelle.

    Mi permetto di invocare la benedizione del Signore e di invitare tutti i credenti a pregare con me:

    Benedici, Signore, la nostra terra, le nostre famiglie, le nostre attività.
    Infondi nei nostri animi e nei nostri ambienti
    la fiducia e l’impegno per il bene di tutti,
    l’attenzione a chi è solo, povero, malato.

    Benedici, Signore,
    e infondi fortezza e saggezza
    in tutti coloro che si dedicano al servizio del bene comune e a tutti noi:
    le sconfitte non siano motivo di umiliazione o di rassegnazione,
    le emozioni e le paure non siano motivo di confusione,
    per reazioni istintive e spaventate.

    La vocazione alla santità ci aiuti anche in questo momento
    a vincere la mediocrità, a reagire alla banalità, a vivere la carità,
    a dimorare nella pace. Amen.

    ✠ Mario Delpini, Arcivescovo di Milano

  • Sante messe sospese – Radio parrocchiale

    Le Sante Messe Festive e Feriali sono sospese.

    Le sante Messe della Basilica possone essere seguite seguite sulla radio parrocchiale oppure via web su Radio Basilica Desio https://radiobasilicadesio.wixsite.com/home

    La chiesa San Pio X è aperta nei giorni feriali per la preghiera personale dalle ore 8:00 alle ore 18:00

  • Celebrazioni Eucaristiche sospese

    L'Arcivescono della Diocesi di Milano, Sua Eccellenza Monsignor Mario Delpini, in ragione dell'ordinanza emanata dal Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, di concerto con il Ministro della Salute, Roberto Speranza, dispone la sospensione delle Celebrazioni Eucaristiche con concorso di popolo a partire dall'orario vespertino di domenica 23 febbraio 2020 e fino a data da definire a seguito dell'evolversi della situazione. Nella giornata di domani, lunedì 24 febbraio, verranno fornite ulteriori indicazioni in merito alle celebrazioni rituali.S

    Il Vicario Episcopale di Zona mons. Luciano Angaroni ha inviato il messaggio sopra allegato.
    Le SS. Messe con concorso di popolo sono sospese a partire già dalle celebrazioni di questa sera.
    Nei giorni feriali sarà possibile seguire le SS. Messe attraverso la radio parrocchiale.

    Nei prossimi giorni daremo maggiori informazioni, riguardanti anche le altre celebrazioni, specialmente i funerali. Ci atterremo alle disposizioni diocesane che verranno comunicate domani

  • Comunità in cammino 23 febbraio 2020

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 26 23 febbraio 2020

    DEMOGRAFIA: QUANTITÀ E QUALITÀ

    Il sociologo Mauro Magatti ha di recente commentato i dati ISTAT sulla crisi demografica italiana: «nel 2019 in Italia il numero delle nascite è stato pari circa a 435.000, meno della metà rispetto ai nati del 1974 e minimo storico dall’Unità d’Italia». Il tasso di fecondità si è ulteriormente ridotto all’1,29 figli per donna (in Francia è del 2,01).

    Sorprende un altro dato clamoroso: in 10 anni 250.000 giovani hanno lasciato il paese.

    Amara conclusione dello studioso: «Per molti dei nostri giovani l’aspirazione a diventare padri e madri è destinata a non realizzarsi mai. O almeno a essere rinviata sine die».

    Anche Desio risente della situazione, al punto che la scuola parrocchiale San Vincenzo al quartiere Spaccone (San Pio X) verrà purtroppo chiusa al termine del corrente anno scolastico, poiché l’esiguo numero di alunni non garantisce la sostenibilità dell’opera.

    Magatti accenna alle difficili condizioni dei giovani oggi – «dal punto di vista del lavoro (con salari bassi, precarietà persistente e percorsi di carriera stentati, specie per le donne in età fertile), della casa (con un mercato immobiliare che continua a essere caratterizzato da valori sproporzionati) e dei servizi (con la scarsità e il costo degli asili nido)» – per osservare che diventa molto difficile decidere di formare una famiglia.

    Conclude citando un detto africano: «per crescere un bambino ci vuole un villaggio». Cioè una comunità: si apre ai cristiani uno spazio di pratica evangelica, per contribuire al bene di tutti.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 16 febbraio 2020

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE

    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 25 16 febbraio 2020

    NON FACCIAMO PIÙ LA CRESIMA

    L’episodio in sé non è granché: durante la Messa serale del sabato quattro preadolescenti sono entrati in basilica, hanno lanciato un urlo e sono scappati. Di ragazzi e ragazze della loro età si aggiunge che siano protagonisti di bullismi, vandalismi o piccole risse qua e là per la città.

    L’età è quella cosiddetta del post-Cresima: quando si dovrebbe confermare consapevolmente e liberamente la fede professata nel Battesimo e darle seguito nella vita quotidiana.

    Tra addetti ai lavori – con un pizzico d’ironia e forse di amarezza – la Cresima è chiamata “il sacramento del ciao”. Prediligo un’altra immagine: non è una finestra da chiudere, dopo aver dato un’occhiata più o meno curiosa a “cose cristiane” e andare finalmente ai propri interessi, ma una porta che si apre per essere inviati nel mondo come testimoni di Gesù.

    Va riconosciuto che, nonostante l’impegno profuso, per tanti il traguardo non è raggiunto.

    In altri paesi la Cresima si dà verso i 18 anni; gli Ortodossi già ai neonati insieme al Battesimo.

    Il problema però non è l’età della Cresima, ma fare scelte che abbiano senso e, quindi, evitare quelle che non ne hanno. La scorrettezza, più che bypassare l’offerta educativa e religiosa della comunità per ottenere “i sacramenti a ogni costo!”, è il non riflettere responsabilmente, ragazzi e famiglie, sul significato di ciò che si chiede.

    (PS.: ma i genitori di quei preadolescenti sanno come i loro figli passano il tempo libero?)

    don Gianni

     

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  • Comunità in cammino 9 febbraio 2020

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

     COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 24 9 febbraio 2020

    CAMBIAMENTO DI EPOCA

    Secondo un’affermazione di papa Francesco oggi viviamo non un’epoca di cambiamento, ma un cambiamento d’epoca. Detta per la prima volta ai vescovi in Brasile, fu poi ripetuta al convegno della Chiesa italiana di Firenze nel 2015.

    Un’epoca di cambiamento presuppone qualche semplice aggiustamento e aggiornamento: ci si avvantaggia – anche per il messaggio cristiano – di nuovi strumenti e nuove tecniche, ma non cambia la visione della persona, delle relazioni, dei valori fondamentali.

    Nel cambiamento di epoca invece muta il modo con cui ciascuno intende se stesso e il mondo, dovendo fare i conti con lo strapotere di scienze e tecnologie (capaci persino di replicare e modificare il nostro patrimonio genetico), l’interdipendenza economica e sociale (un’epidemia condiziona sì salute e medicina, ma anche le Borse, i messaggi sui social, i pregiudizi etnici), il ruolo controverso delle religioni, la necessità di tutelare l’ambiente e la natura.

    I cristiani non sono estranei a nessuna epoca e a nessuna cultura: anche Gesù ha vissuto vantaggi e disagi del suo tempo e lì ha proclamato una buona notizia per tutti. Anche in mondi complessi e difficili da comprendere, il Vangelo può essere annunciato e diventare fonte di speranza, profezia di amore vero. Ricorda il Papa che «il Signore è attivo e all’opera nel mondo». Più che dolerci – perché sorpresi da fenomeni imprevisti, incluso un certo declino della vita cristiana –, possiamo aprirci allo Spirito per la singolare missione che ci è affidata.

    don Gianni

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