Autore: basilica
Emergenza Ucraina – Posteria sociale
Per sostenere la Posteria Sociale di Desio e le famiglie ucraine accolte sul territorio, si organizza una colletta alimentare straordinaria davanti a Esselunga, Coop e Unes Desio sabato 9 e domenica 10 aprile.
Se volete dare la vostra disponibilità, chiamate Veronica al 3403413287.
Grazie!Santo, Osanna
La prassi liturgica prevede sempre di cantare l’Alleluia e il Santo. In particolare il Santo si colloca al momento centrale della messa e invita il popolo di Dio a esplodere in un canto gioioso. In esso si esprimono la manifestazione della propria fede – il Santo è Dio, ben presente alla Chiesa in preghiera –, lo sguardo benevolo sull’universo creato – pieno della gloria di Dio e chiamato perciò a essere casa accogliente per l’umanità – e l’attesa che si ripeta il gesto dell’ultima cena proclamando che Colui che viene nel nome del Signore è benedetto!
Anche l’acclamazione Osanna, che originariamente pare fosse invocazione di aiuto, sull’onda di quanto i vangeli attribuiscono ai fanciulli festosi nell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, diventa un grido di giubilo.
Come tante espressioni della preghiera cristiana e della liturgia, si può partecipare al canto del Santo in modo meccanico, senza riflettere su quanto si afferma e senza dargli la giusta intonazione. Oppure le bocche restano serrate, magari con la scusa di non conoscere testi e melodie che ormai anche le immobili statue della chiesa potrebbero far risuonare.
Non mancherà – specie in tempi colpiti da pandemia e guerra, ma sempre siamo segnati da preoccupazioni e sofferenze personali e familiari – chi dirà che non c’è niente da festeggiare e di cui gioire, e in parte gli si potrà dare ragione.
Non dimentichiamo però che il canto del Santo introduce proprio la memoria dell’ultima cena e del sacrificio cruento della croce: il corpo di Gesù è offerto e il suo sangue è versato. Questo è però il modo con cui Dio ama, perdona, impegna se stesso senza sacrificare altri. E si realizza qui la parola di Gesù: Nessuno ha un amore più grande di chi dà la vita per i propri amici.
Siamo noi gli amici che ricevono la vita, lo sono i cieli e la terra risplendenti della bellezza del creatore, lo è la vita dei cristiani impegnata a ripetere le parole, i gesti, lo stile di Gesù. E Gesù è benedetto perché viene nel nome del Signore: non è una benedizione di cui si appropria come se avesse vinto un Oscar o una medaglia olimpica, ma è la benedizione di Dio che, riversata sul Figlio, raggiunge ciascuno di noi.
Proclamando che Gesù è benedetto lo siamo anche noi, l’umanità del nostro tempo, il nostro mondo. Anche in tempi bui e tristi, la nostra vita è benedizione per tutti.
don Gianni
Da cuore a cuore
«Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la forza» (Dt 6,5) Questo passo biblico è la preghiera quotidiana dei nostri fratelli ebrei lo Shemà. Esprime una scelta di vita esemplare sia dal punto di vista religioso che morale. Un versetto molto caro anche a Gesù, che lo varierà introducendo la «mente»: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente» (Mt 22,37). Cuore e mente, passione e intelligenza. In questa quinta settimana leggeremo ogni giorno, nei brani di Vangelo proposti dalla liturgia, l’amore e la vicinanza di Cristo per quelli che lo cercano con un cuore desideroso di amare, un cuore puro, un cuore che sappia giudicare, in modo da distinguere il bene dal male.Preghiamo Signore, il tuo giogo è dolce e il tuo carico leggero, perché la tua Parola, accolta, porta nei cuori la pace vera. Ti prego per tutto il mondo, perché la pace autentica possa farsi strada nel cuore di ogni uomo. AmenImpegno settimanale
Scopriamo: quale volto ha l’amore? Quale forma, quale statura, quali piedi, quali mani? (Sant’Agostino)L’Azione Cattolica
L’Azione Cattolica Italiana è un’associazione di laici, ragazzi, giovani e adulti, impegnati a vivere, ciascuno a propria misura e in forma comunitaria, l’esperienza di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità
L’Azione Cattolica è un’associazione di laici cristiani impegnati a vivere la vita di ogni giorno alla luce dell’esperienza di fede.
La proposta di iniziative e percorsi di formazione è rivolta a tutte le fasce d’età, dai bambini e dai ragazzi fino agli adulti e agli anziani, passando per i giovani e gli adolescenti.
Nel nostro decanato l’AC è presente solo nella fascia adulti/adulti+ (anziani) e, solo a Muggiò, anche in un vivace gruppo di ragazzi.
Purtroppo anche nella nostra comunità pastorale, che conta una quarantina di soci, l’avanzare dell’età, e non da ultimo la pandemia, ci ha costretti a ridurre gli incontri in presenza, che solitamente seguivano gli itinerari formativi proposti a livello nazionale e diocesano.
Nonostante ciò, la condivisione e collaborazione con gli altri gruppi AC del decanato, ma anche con altre realtà associative, ci ha permesso di non rinunciare a proporre iniziative concrete di formazione spirituale, come le serate di lectio divina appena concluse, ed altre con sfumature culturali tra le quali quella proposta per il prossimo 6 aprile (vedi box a pagina 3).
I “pilastri” su cui punta l’AC potrebbero essere sintetizzati con questi quattro termini:Spiritualità: dedicarsi profondamente al rapporto con Dio attraverso la preghiera personale e comunitaria, la frequenza alla Messa e alla confessione, l’ascolto e la meditazione della Parola di Dio con il metodo della Lectio Divina
Formazione: cura appassionata della propria coscienza e intelligenza partecipando alla vita associativa, alla catechesi, a conferenze e convegni
Laicità: coltivazione profonda della propria vocazione laicale vissuta nello studio, nella professione, in famiglia, nell’impegno culturale/ sociale/ politico
Passione ecclesiale: sviluppare l’amore alla Chiesa che si traduce nella condivisione della responsabilità di costruire la Comunità con i sacerdoti e il vescovo, nel servizio responsabile alla Chiesa locale.
Lo stile dei nostri incontri
Riteniamo importante che il momento formativo renda protagonista ogni partecipante, in grado non solo di ascoltare, ma anche di esprimere i propri dubbi, esperienze, intuizioni.
Per questo negli ultimi anni ogni incontro è stato impostato così:- preghiera iniziale
- sintesi della scheda proposta dall’itinerario formativo a cura di uno/a dei responsabili
- invito a un amico/a “esterno/a” a raccontare la propria esperienza o testimonianza in sintonia con il tema trattato nella scheda
- confronto a 360° con i partecipanti.
L’obiettivo è quello di poter esprimere con la massima libertà ciò che ciascuno sta vivendo in tema di fede, famiglia, lavoro, ambiti di impegno, relazioni amicali ecc., nella certezza che ogni laico/a ha un bagaglio importante di esperienze di vita che necessitano un confronto, ma che possono essere di aiuto anche agli altri.
In questo anno abbiamo proponiamo quattro incontri di taglio culturale, aperti a chiunque fosse interessato, con relatori esperti sui temi affrontati.
- Ha cominciato Luca Diliberto, presentando la figura straordinaria di Armida Barelli, donna che sarà beatificata il 29 aprile.
- Ha proseguito Luca Frigerio, parlandoci degli sguardi ricchi di intensità nei quadri del Caravaggio.
- Il prossimo 6 aprile a Muggiò ci sarà un recital a partire dalla Laudato Si’ (cfr. avviso sottostante).
- Concluderemo il 29 maggio con l’intervento di don Paolo Alliata che, a partire da un racconto di Daniel Pennac, ci mostrerà la bellezza degli sguardi che ridanno dignità.
La proposta dell’Azione Cattolica è veramente un percorso accessibile a tutti/e, attento a ciò che il cammino della Chiesa sta facendo e a ciò che la Storia del nostro mondo sta vivendo.
Equipe cittadina di AC – Desio
Laudato sì
L’Azione Cattolica del Decanato di Desio propone una serata di musica, immagini e poesia per riflettere sulla Enciclica “Laudato si” di papa Francesco
Lo spettacolo, presentato dal gruppo NoteConLode, con le musiche di Maurizio Guarnaschelli e la regia di Francesco Tandoi, propone un percorso che si snoda tra citazioni dall’Enciclica e canzoni appositamente scritte ed eseguite dal vivo.
Le immagini didascaliche ai testi del Papa, proiettate su uno schermo, sono una collezione di scatti fotografici donati al gruppo dal fotografo internazionale Carlo Borlenghi.
La proposta si presenta come una riflessione personale e collettiva sulla condizione del pianeta e sulle responsabilità a cui siamo richiamati dalle accorate parole di Papa Francesco.
MERCOLEDÌ 6 APRILE – ore 21.00
Auditorium, piazza del Burghett – Muggiò
La testimonianza dei preti FIDEI DONUM in missione in Perù
Siamo don Luca, don Silvio, don Tommaso, don Gregorio, Giacomo e Silvia. Viviamo a Pucallpa una città di 650mila abitanti nell’Amazzonia Peruviana. Siamo missionari “Fidei Donum”. Siamo cioè missionari inviati in questa terra dal nostro Arcivescovo Mario con il compito preciso di metterci a servizio di una chiesa sorella per un tempo determinato. Siamo sostanzialmente “inviati in prestito” alla Chiesa di Pucallpa. Il nostro compito principale è quello di metterci a servizio di questa Chiesa nelle varie mansioni che il Vescovo affida ad ognuno. Ognuno di noi, infatti, ha un compito: don Luca è parroco della Parrocchia San Francisco de Asís e delle parrocchie di Iparía e Galilea (due comunità sul fiume a 7 ore di barca dalla città), don Silvio è Direttore della sede propedeutica del Seminario Intervicariale Amazzonico, don Tommaso è parroco della parrocchia San Martin de Porres, don Gregorio è membro dell’equipe vicariale di pastorale giovanile insieme a don Tommaso e a Giacomo. Silvia invece, oltre ad essere mamma a tempo pieno, si occupa di collaborare con la Caritas del vicariato promuovendone le varie iniziative. La nostra missione è vivere in comunione con la chiesa locale, con la gente condividendone la quotidianità della vita. La nostra speranza è di essere piccole scintille in grado di promuovere ed avviare processi che annuncino la gioia del Vangelo e che edifichino questa chiesa molto giovane (ha appena 62 anni!). Anche noi, cerchiamo di vivere il nostro mandato qui in Perù assumendo lo stile della sinodalità e della fraternità indicatoci da Papa Francesco.
“Punti di vista” dal buio alla luce
Esercizi spirituali per 18/19enni e giovani dei decanati di Desio e Lissone
Domenica 27 marzo si è tenuto a San Bernando di Nova Milanese, un ritiro spirituale per i giovani dei decanati di Desio e Lissone, al quale hanno partecipato anche alcuni giovani della nostra Comunità Pastorale.
Durante questi esercizi i giovani sono stati invitati a dialogare tra loro per conoscersi e condividere le esperienze e non solo per ascoltare la predicazione.
Argomento dell’incontro è stato l’episodio del “Cieco nato”. Prima della S. Messa, celebrata da mons. Luca Raimondi, i ragazzi hanno letto in anticipo il brano di Vangelo, perché, come ha sottolineato mons. Luca, non bisogna andare a Messa ed essere presenti solo fisicamente ma, occore soprattutto ascoltare la Parola e “ruminarla”, ovvero meditarla e viverla.
Il titolo della serata “Punti di vista” è stato un po’ la guida della predicazione: mons. Luca ha inviato a riflettere sui punti di vista dei vari personaggi. Partendo dai discepoli, si è domandato che visione si ha di Dio, per poi ribaltare la domanda e mostrare invece come Dio guarda ciascuno di noi: con uno sguardo di unicità. Infine si è soffermato sulla reazione dei farisei e dei genitori, incapaci di vedere la bellezza dell’opera compiuta, chiedendo ai giovani se sono stupiti da quanto fatto da Dio e Gesù, e sulla professione di fede del cieco, chiedendosi come ciascuno vive la propria fede.
Oltre alla predicazione c’è stato anche il tempo della convivialità, in cui si è cenato tutti insieme, lo spazio per la condivisione di quanto ascoltato e l’adorazione eucaristica.
Non si è fatto qualcosa di straordinario, ma di ordinario, che permette di vivere in maniera più vera quanto facciamo, ha concluso don Matteo. La Parola e l’Eucarestia funzionano veramente se sappiamo dare loro lo spazio dentro di noi.
Alessio Malberti