Autore: basilica

  • Operatori di pace con un sorriso

    Operatori di pace con un sorriso

    Incontro con Sergio Galbiati, presidente di Regala un Sorriso, l’associazione desiana che da 18 anni si occupa di donare un sorriso a bambini e famiglie dell’Ucraina

    Come e perchè è nata Regala un Sorriso?

    È nata nel 2004, grazie a un progetto promosso dal Comune di Desio e dai ministeri dell’Ucraina, per garantire supporto e accoglienza temporanea a bambini ucraini nel periodo post Chernobil, dove nel 1986 era esplosa la centrale nucleare. Nel giro di pochi anni siamo arrivati ad avere circa 40 famiglie desiane che periodicamente accoglievano, per circa 2 mesi, bimbi e ragazzi dai 6 ai 17 anni provenienti da orfanotrofi che, oltre al tetto e al cibo, avevano bisogno di affetto e di calore umano.

    I bambini accolti come reagivano?

    Dopo un iniziale ambientamento tutti i bambini si trovavano a loro agio nel contesto famigliare, potevano avere contatti e relazioni con gli oratori e la città, fare gite e vivere con serenità il loro soggiorno. Quando poi i ragazzi rientravano in patria le famiglie desiane mantenevano contatti con loro e magari l’anno seguente li riaccoglievano per un nuovo periodo. Abbiamo visto crescere molti bambini che, ritrovati ai nostri giorni, sono diventati adulti e genitori di altri bambini.

    E le vostre iniziative crescevano con loro…

    Sì, abbiamo fatto nascere eventi come “la pentola della solidarietà” che dopo 18 anni sono diventati un appuntamento fisso per i desiani, che non finiremo mai di ringraziare per il loro sostegno in questi anni. Abbiamo anche aperto una casa di accoglienza, si chiama Nash-Dim (Casa Nostra) nella zona di Chernigov, a nord di Kiev, utilissima per i ragazzi che uscendo dall’orfanotrofio potevano inserirsi nel contesto sociale. I nostri volontari, con diversi viaggi da Desio, davano loro assistenza oltre a tenere rapporti con gli enti locali.

    Fino ad arrivare alla guerra iniziata il 24 febbraio 2022…

    Una emergenza che ci ha mobilitato in prima persona. Nel marzo scorso abbiamo accolto 8 famiglie con 19 persone e, grazie anche alla rete di associazioni coinvolte dai servizi sociali comunali per l’emergenza Ucraina, abbiamo condiviso con loro il dramma che vivevano: mariti o parenti in patria a rischio della vita, case e città distrutte. Ferite soprattutto interiori, le più difficili da rimarginare, ma almeno i bambini non vivevano l’incubo delle sirene e delle bombe. Sono ritornati tutti in patria nello scorso luglio, volevano rientrare là dove sono nati e hanno la loro vita…

    È una vita dignitosa quella che vediamo nei TG, senza luce, gas, nei bunker?

    No, non lo è. Noi abbiamo fatto quello che potevamo, abbiamo raccolto vestiario, alimenti, medicine grazie alla generosità dei desiani, e ora, da poco, abbiamo fornito loro dei generatori. Ogni viaggio da 2000Km circa comporta ingenti spese però abbiamo fatto sentire loro la nostra vicinanza.
    Chi vuole può aiutarvi in qualsiasi momento… Ora raccogliamo fondi che vengono trasferiti ai nostri referenti al confine polacco per rifornirsi dei generi di prima necessità. E collaborando con altre associazioni ci siamo impegnati ad allestire ambulanze dismesse che vengono inviate nelle zone di guerra.

    Grazie Sergio, a te e a tutti i volontari: con il vostro impegno mettete in pratica il comando evangelico “Ama il prossimo tuo come te stesso”.

    Vito Bellofatto

  • “Beati i costruttori di guerra?”

    “Beati i costruttori di guerra?”

    Il 60° di Pacem in Terris ci sfida a diventare artigiani di pace

    Sabato 18 febbraio dalle ore 9.30 in diretta streaming sul canale YouTube di Chiesa di Milano si terrà il convegno organizzato da Caritas Ambrosiana, Pastorale Missionaria e Pastorale dei Migranti.

    L’iniziativa intende offrire un momento di riflessione e confronto su un tema cruciale ed attuale come quello della Pace partendo da alcuni stimoli proposti dalla Pacem in Terris, pubblicata 60 anni fa, nel tentativo di tradurli nel contesto odierno e di coglierne le conseguenze possibili e auspicabili. Ci sarà l’opportunità, inoltre, di ascoltare testimonianze di “costruzione di pace” da situazioni conflittuali nel mondo.

    Per leggere il programma completo dell’evento e iscriversi gratuitamente utilizzare questo link:
    https://www.caritasambrosiana.it/eventi/convegni/beati-i-costruttori-di-guerra

  • La Pastorale Giovanile tra le priorità  in discussione al Consiglio Pastorale

    La Pastorale Giovanile tra le priorità in discussione al Consiglio Pastorale

    Il 27 gennaio si è riunito il Consiglio Pastorale cittadino. Uno dei punti all’ordine del giorno era la ripresa di alcune riflessioni sulla Pastorale Giovanile partendo da due domande poste ai Consiglieri: cosa può fare la comunità per la PG? Come vedo il mondo dei giovani?

    La quasi totalità degli interventi riconosceva la bellezza e la ricchezza del mondo giovanile ma sottolineava, al contempo, la presenza nei giovani di una grande confusione e la mancanza di punti di riferimento che li porta a vivere la quotidianità completamente scollegata dalla fede di cui magari hanno fatto esperienza in oratorio. È necessaria una presa di responsabilità della comunità adulta che deve tornare ad essere testimone credibile della bellezza della vita cristiana. Il cuore dei giovani, seppur talvolta inconsapevolmente, ha una domanda di senso e di felicità. Qualsiasi proposta senza un “incontro” rimane infeconda. È necessario non avere solo aspettative dalla PG ma occorre mettersi in gioco, offrire tempo e cuore per aiutare e sostenere gli educatori.

    Altro punto all’ordine del giorno è stata la proposta “un dono da condividere”. La Commissione Carità propone un gesto unitario a tutta la comunità pastorale che vede le cinque parrocchie, impegnate con dei volontari in una raccolta alimentare mensile da svolgersi all’ingresso della chiesa, in occasione della S. Messa festiva.

  • Il sicomoro – Venerdì 17 febbraio

    Il sicomoro – Venerdì 17 febbraio

    Venerdì 17 febbraio alle 21 presso la parrocchia di San Giovanni Battista si terrà l’ultimo incontro del ciclo di quest’anno de “il sicomoro” con la presenza di Orietta Strazzanti che ci parlerà della Scuola di Italiano per Stranieri e sul valore delle relazioni con persone lontane dalla nostra cultura e che non parlano la nostra lingua.

    Questa preghiera, composta da Orietta, ci introduce al tema della serata

    Preghiera per il coraggio dell’accoglienza

    Signore Gesù, illumina la nostra mente e riscalda il nostro cuore affinché possiamo vincere la paura del diverso.
    Aiutaci a riconoscere l’umanità che c’è in ogni straniero.
    Fa’ che, attingendo alla tua Parola, possiamo sognare il Regno di Dio nella fraternità e realizzarlo 
    diventando attenti  a tutte le fragilità degli stranieri con animo compassionevole.
    Rendici capaci di creare ponti, di accogliere, proteggere, promuovere e integrare.
    Fa’ che dai nostri gesti di accoglienza, inclusione e cura dell’altro facciamo trasparire un raggio che testimoni la luce e il calore del tuo immenso amore.
    Ti ringraziamo, Signore, per tutte le occasioni di fare del bene che ci dai quotidianamente. 
    Amen
    
  • Cercasi volontari/e

    Cercasi volontari/e

    La Scuola di Italiano per Stranieri “Il Centro” Cerca volontari/e per doposcuola
    a studenti delle scuole elementari e medie

    Impegno richiesto: 2 o 4 ore settimanali

    Martedì ore 16,30 – 18,00 Venerdì ore 16,30 – 18,00 o altro giorno e orario da concordare

    Presso Il Centro – Desio Ingresso via Portichetto 19

    Per informazioni Cell. 338 6086679 scuola.italiano.desio@gmail.com

  • Famiglia è…

    Famiglia è…

    Domenica 29 gennaio nelle parrocchie di Desio si è celebrata la Festa della Famiglia con alcune iniziative cittadine e parrocchiali che hanno interessato i bambini e le loro famiglie. Le sante messe di domenica sono state animate dalle famiglie, e in alcune parrocchie, sono seguiti momenti conviviali di festa.

    La Commissione Famiglia cittadina ha lanciato l’iniziativa “Famiglia è…” invitando i bambini a compilare alcuni biglietti su cui spontaneamente hanno scritto un pensiero sulla loro famiglia. I bigliettini sono poi stati attaccati su un cartellone e esposti nelle chiese o negli oratori della città, come segno di festa e ringraziamento al Signore per il dono della famiglia.

  • Turchia e Siria sconvolte dal sisma

    Turchia e Siria sconvolte dal sisma

    La rete internazionale Caritas, e in essa Caritas Italiana, con le sue articolazioni diocesane, si è attivata per predisporre aiuti a favore delle popolazioni della Turchia sud-orientale e della Siria settentrionale, duramente colpite dal catastrofico terremoto dei giorni scorsi. La Chiesa italiana, tramite la Conferenza episcopale, ha stanziato 500 mila euro per gli aiuti immediati.

    Per fronteggiare le prime, impellenti necessità di aiuto, Caritas Ambrosiana mette a disposizione 20 mila euro, e lancia una raccolta fondi, il cui ricavato sarà destinato a finanziare interventi d’urgenza. Caritas Ambrosiana ha predisposto una pagina internet dedicata, finalizzata a illustrare e aggiornare le modalità di donazione e il contenuto degli aiuti a questo link: https://www.caritasambrosiana.it/area-per-la-stampa/approfondimenti-area-per-la-stampa/turchia-e-siria-sconvolte-dal-sisma

    Nelle chiese di Desio si attiveranno raccolte dedicate di contributi in denaro (altre forme sono sconsigliate perché irrealizzabili sotto il profilo pratico) da consegnare a Caritas Ambrosiana. Chi desidera può inviare contributi propri seguendo le indicazioni riportate sul sito sopra citato

  • Educatore di speranza

    Viaggio affascinante in questi giorni per papa Francesco in Repubblica Democratica del Congo (RDC) e Sud Sudan.

    A Kinshasa ha incontrato i giovani. Non è lo stesso impatto che da noi: in Congo circa il 60% della popolazione ha meno di 25 anni, mentre in Italia poco più del 22%.

    A loro il papa ha detto: «Vorrei chiedervi, per alcuni momenti, di non guardare me, ma proprio le vostre mani. Aprite i palmi delle mani, fissateli con gli occhi. Amici, Dio ha messo nelle vostre mani il dono della vita, l’avvenire della società e di questo grande Paese.

    Fratello, sorella, le tue mani ti sembrano piccole e deboli, vuote e inadatte per compiti così grandi? Vorrei farti notare una cosa: tutte le mani sono simili, ma nessuna è uguale all’altra; nessuno ha mani uguali alle tue, perciò tu sei una ricchezza unica, irripetibile e incomparabile. Nessuno nella storia può sostituirti. Chiediti allora: a che cosa servono queste mie mani? A costruire o a distruggere, a donare o ad accaparrare, ad amare o a odiare?». Educatore fantastico! Dice: guardate non me, ma voi stessi, ciò che siete e che potete fare; quanto è nelle vostre mani è risorsa per il vostro futuro ed espressione della vostra libertà; e tutto questo è dono di Dio.

    Amore di Dio e amore del prossimo declinati in uno sguardo che apre a una promessa. Vale per le mani di ogni altro popolo e di ogni altra età.

    (Però se su Google si clicca RDC non esce “Repubblica Democratica del Congo”, bensì “reddito di cittadinanza”. Mah!).

    don Gianni