Le immagini che illustrano queste pagine sono tratte da un diorama che da domenica scorsa è stato installato in Basilica.
Le arti dioramiche, riproducono in scala ridotta, scenografie accurate, realizzate nei minimi dettagli per sembrare il più reali possibili. Il Presepe natalizio è l’esempio di questo tipo di tecnica, più antico e suggestivo, che tutti conosciamo.
In questo particolare diorama quaresimale, il proposito dell’autrice, è stato quello di andare oltre la tradizione, spingendosi addirittura alla riproduzione precisa di tutto il cammino pasquale (diorama significa guardare attraverso). Il suo intento è quello di far rivivere, con l’uso delle immagini, i diversi racconti evangelici che, normalmente, ascoltiamo nella liturgia della parola. In questo modo, invece, i sacri brani hanno un impatto immediato attraverso l’uso della vista.
La fede trasmessa quindi, non solo per mezzo dell’udito, ma anche mediante uno “sguardo” rivolto verso una riproduzione fedelissima, delle diverse fasi della passione che, faticosamente, portano alla resurrezione. Ringraziamo di cuore, Cristina Ranghetti, che ha speso il suo tempo per la gioia pasquale di molti.
Santa Pasqua a tutti
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