È l’ultimo capitolo della “Proposta Pastorale” del nostro Arcivescovo che riguarda i “nonni”, o i “diversamente giovani” come chi scrive.
Si ricordano le figure familiari della Bibbia riguardo a questa età: Abramo con Sara, Zaccaria con Elisabetta, Simeone e Anna, spettatori attenti e devoti nella Presentazione di Gesù al Tempio. Tutte persone preziose nella preparazione della venuta di Gesù e nei primi passi della sua vita. Tutti si sentono chiamati dal Signore, anche se in età avanzata.
Gli anziani sono presenza importante in ogni situazione. Nella famiglia come sostegno alle giovani coppie, come volontari baby sitter, come supporto morale e spesso anche economico.
Nella Chiesa sono la presenza più importante nelle celebrazioni liturgiche e nella cura della Chiesa; alcune associazioni sono costituite quasi esclusivamente da loro; la Comunità è riconoscente a loro per tutte le iniziative che, con semplicità e umiltà, portano avanti. Anche se malati o infermi (alcuni visitati dai Ministri straordinari della Comunione) sanno regalare un sorriso, una buona parola, ma soprattutto pregano e offrono le loro sofferenze per la Comunità. La loro vita è, spesso, testimonianza di fede in Dio, in Gesù, nella Chiesa… anello importante nella trasmissione della fede.
Anche l’iniziativa dell’Università del Tempo Libero che riprende a gennaio è desiderata, ma anche sostenuta dalla loro collaborazione. Cogliamo l’occasione per ringraziarli di tutto questo. Cerchiamo di stimarli e di aiutarli nelle difficoltà: ricordiamoli insieme nella preghiera al Signore che chiama a tutte le età.
don Alberto