Proposta pastorale dell’Arcivescovo 2022-2023
L’Arcivescovo mons. Mario Delpini ha pubblicato la “proposta pastorale 2022-2023”. Il testo Kyrie, Alleluia, Amen. Pregare per vivere, nella Chiesa come discepoli di Gesù è acquistabile in alcune chiese o presso La libreria di Desio (via Garibaldi 34).
Ecco un piccolo stralcio dell’Introduzione.
Abbiamo bisogno di pregare, di imparare a pregare, di insegnare a pregare, perché la grazia di Dio operi e sia anima della missione, della carità, dell’impegno a vivere nel mondo, per il mondo, senza diventare sale insipido, presenza insignificante.
Abbiamo bisogno di pregare per attingere ogni giorno, insieme e personalmente, a un principio di pace e di fortezza. È un bisogno presente in tutte le culture e in tutte le epoche. «Senza la preghiera sarei impazzito più volte» scriveva Gandhi.
Forse qualche aspetto del disagio sociale, delle patologie che affliggono tante persone, in questa stentata e lenta uscita dalla pandemia, ha una radice anche nel fatto che la nostra società ha censurato la preghiera, dichiarandone l’inutilità e confinandola in un privato eventuale e quasi imbarazzante.
La sollecitudine per la preghiera è una forma di carità e ogni fratello e sorella dovrebbe prendersi cura anche della preghiera degli altri. I preti devono chiedere alla gente: come pregate? Quando pregate? In che modo posso aiutarvi a pregare? E la gente deve chiedere ai preti: come pregate? Quando pregate? In che modo possiamo aiutarvi a pregare? Infatti nessuno – neppure i preti, neppure i cristiani impegnati, neppure i consacrati e le consacrate – è al riparo dalla tentazione di trascurare la preghiera, cioè quel dimorare in Gesù che è la condizione irrinunciabile per portare molto frutto, secondo i criteri di Dio.