È una devozione popolare antica e ancora praticata da molti fedeli quella del mese di maggio dedicato tradizionalmente alla Madonna e vissuto con vari momenti di preghiera, dalla recita del Rosario ai pellegrinaggi ai santuari. Papa Francesco ci invita a pregare Maria in modo più intenso in questo tempo particolare di prova che stiamo vivendo. “Cari fratelli e sorelle, contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria, nostra Madre, ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova…”
(dalla lettera del Santo padre Francesco ai i fedeli, maggio 2020)
Questo pensiero del Papa ci dà la possibilità di intuire come la chiesa da secoli veda in Maria la nuova Eva, colei che generando Cristo, l’uomo nuovo, ci permette attraverso di Lui di ritornare al Padre, di essere per mezzo della sua intercessione e guida, capaci di gridare anche noi come Gesù: “Abbà, Padre…”! Maria ci dimostra com’è possibile vivere santamente. La sua santità e grandezza stanno in primo luogo nell’essere la prima discepola di Gesù. Lei non parla delle cose di Dio, ma vive in Dio… Se guardiamo a lei, capiamo che la santità è possibile a tutti, perché è fatta di cose semplici, quotidiane: proprio nel fare ogni giorno piccole cose si diventa capaci di accettare la croce, di restare sotto la croce con dignità e corresponsabilità…
Dopo la morte, la resurrezione e l’ascensione al cielo di Gesù, gli apostoli si appoggiano a Maria, questa donna diventa il loro sostegno. Lei è con loro a continuare l’opera di suo Figlio. Infatti, negli Atti degli Apostoli si dice che gli apostoli erano assidui e concordi nella preghiera insieme con Maria, la madre di Gesù. Da allora e per sempre Lei continua anche in noi e con noi l’opera di suo Figlio. Gesù dalla croce ci ha affidati tutti a Lei. Chiamiamo Maria con il nome di “mamma” perché Gesù, prima di morire, «dice alla madre: “Donna, ecco tuo figlio”; poi dice al discepolo: “Ecco tua madre”». Il nome con il quale ci viene affidata è “madre”! Dio ha voluto che tutti gli uomini e le donne avessero bisogno di una madre che potesse dare loro la vita e li aiutasse a crescere, così è anche nello Spirito.
Anche per suo figlio, Dio ha voluto che facendosi uomo si incarnasse nel grembo di Maria, e Gesù ha voluto lasciare anche a noi suoi fratelli la stessa Madre, per essere ugualmente da lei cresciuti e custoditi. Perché anche noi potessimo sentire la sua presenza amorevole che ci rinfranca e ci solleva dopo ogni fatica o caduta, che ci spinge a sperare nell’amore immenso di Dio anche quando non riusciamo a sentirlo, che ci prende per mano e prega con noi e per noi. Non dobbiamo temere di invocare spesso il suo nome, Lei come la più buona delle madri, non desidera altro dai suoi figli, che solo possano affidarsi a lei, per poterli aiutare e far sentire loro il suo Amore di Madre.
Fabrizio Zo