2 febbraio – giornata della vita consacrata
Da poco si è concluso il percorso natalizio in cui abbiamo contemplato l’Amore che si è fatto carne, fatto uomo, ha tracciato una strada, quella del dono, del servizio, dell’annientamento.
Paola di Rosa l’ha percorsa per prima entrando nel mondo della sofferenza con creatività e con fede coinvolgendo altre giovani nel servizio della Carità, dando origine alla nostra famiglia religiosa che continua la sua opera, ne coltiva la memoria e rivive il suo spirito.
Una vicenda tanto eccezionale non è un fiore nel deserto: si inserisce in una storia di servizio che va arricchendosi nel tempo di nuovi apporti, di nuovi germogli, proprio come un fiume si espande per la confluenza di ruscelli e affluenti diversi.
Risalire, anche per sommi capi, il percorso di questo fiume ci permette di scoprire le fonti alle quali ha attinto Santa Maria Crocifissa e accostarci alle motivazioni profonde di alcune sue scelte, accompagnare gli operosi passi in risposta alla sua vocazione di Carità.
Nella contemplazione del Crocifisso, della Eucarestia e nella fervente preghiera in Paola fiorisce una specifica intuizione di Carità, una spiritualità dell’azione saldamente motivata dalla fede e animata dalla Carità.
I santi non cessano di stupire, ma anche di indicare percorsi antichi e nuovi per rendere più luminosa e solidale la breve avventura umana.
Da quel lontano 18 maggio 1840 “primo giorno di quel percorso” ad oggi, le Ancelle continuano a camminare all’interno di quel processo evolutivo, a rispondere ai diversi contesti sociali ed ecclesiali, solcando la traccia feconda di Paola di Rosa, recuperando, della sua originale e originante intuizione di Carità, forme sempre più attive di collaborazione con i laici.
Nel Libro della Costituzione del 1851 si legge:
“L’Ancella, custode di una tradizione e di una consegna ricevuta, a nessuna opera di Carità si reputerà straniera, essendo consacrata a tutte col solo nome di “Ancelle della Carità”.
Il nostro servizio di Amore si è diffuso e continua ancora oggi in Italia, in Croazia, in Ecuador, in Brasile, in Ruanda e in Burundi perché Cristo Gesù merita in ogni tempo e in ogni luogo di essere amato e conosciuto.
La vita di Paola, intensissima di orazione e di opere resta esemplare: è una sorprendente incarnazione della Spiritualità del servizio nel suo tempo che si disseta alle fonti della più genuina tradizione cristiana, in grado di illuminare anche questo nostro tempo.
L’Amore ha tracciato una strada e anche Paola l’ha percorsa. Dietro a Lei altre donne hanno accolto l’invito a seguirla in una forma di totale dedizione in comunione di vita e di preghiera; le figlie guardano a Lei come faro che illumina i loro passi, scalda i loro cuori e la Madre le invita a puntare in alto, a mirare a cose grandi a guardare al passato con gratitudine, al presente come dono, al futuro con speranza.
Suor Lucia, Ancelle della Carità.