Nella nostra Fondazione abbiamo dato il benvenuto al nuovo anno e con esso sono ripresi i colloqui e gli incontri nei nostri consultori familiari di Bresso, Cinisello, Desio e Seregno con ragazzi, genitori, nonni, bambini, giovani, coppie, single. I racconti differiscono dai contesti, a volte dall’intensità emotiva con i quali si svolgono, ma non nel bisogno espresso di ascolto e di riconoscimento. Come è successo alla famiglia di Nazareth, può accadere di perdersi di vista in qualche passaggio, rendendo necessario il “ritorno sui propri passi” per ricongiungersi e comprendersi. Gli ultimi due anni sono stati molto faticosi per tutti, ma dal nostro osservatorio, avvertiamo un incremento di richieste di aiuto da parte di ragazzi, adolescenti e giovani alle prese con stati depressivi, ansia, problemi relazionali collegati non di rado a disturbi alimentari: sono circa 500 i ragazzi tra i 14 e i 24 anni che nel 2021 si sono rivolti alle nostre strutture per una richiesta di aiuto.
Cara famiglia abbiamo bisogno tutti di te, di alcuni comportamenti normali che puoi ancora insegnare e tramandare con la forza della tua semplicità. Pensiamo al chiedersi con calma “Come stai? Com’è andata la giornata?”, all’importanza del “tempo” per giocare insieme e coccolarsi uno accanto all’altro. Cara famiglia raccontaci di come sei nata, delle gioie e delle fatiche che hai affrontato e superato, insegnaci a spegnere la tv, a lasciare da parte il cellulare e ad ascoltare chi abbiamo accanto, mettendolo a suo agio, senza giudizio e prepotenza. Cara famiglia, come recitava una canzone “C’è bisogno di silenzio, c’è bisogno di ascoltare, c’è bisogno di un motore che sia in grado di volare. C’è bisogno di qualcosa, c’è bisogno di qualcuno, c’è bisogno di parole che non dice mai nessuno. C’è bisogno di un amore vero, c’è bisogno di un amore immenso, c’è bisogno di un pezzo di cielo”. Cara famiglia, sii tu per noi e per tutti la musica di questo canto, speranza che non viene meno, qui, oggi, in questo tempo. Grazie!
Fondazione per la famiglia Edith Stein – Consultori decanali