Pur con le restrizioni che anche quest’anno si ripetono, la visita alle famiglie,
per molti chiamata semplicemente “benedizione delle case” è una occasione
preziosa per portare una parola di saluto e di pace in molte famiglie e situazioni abitative. Da alcuni anni ci siamo chiesti con quale modalità operare tutto questo: a tappeto, solo per alcune categorie, divisi per settori.
Quest’anno la comunità pastorale ha fatto una scelta variegata e al tempo stesso realizzabile.
Faremo visita alle famiglie che per la prima volta si avvicinano al cammino di catechesi dei ragazzi (seconda elementare o primo anno di catechesi) destinando loro un tempo più adeguato.
Inoltre, senza dimenticare malati ed infermi, visiteremo le famiglie che ne faranno richiesta.
Le parrocchie sono attrezzate per raccogliere le richieste fino alla fine di novembre. Inoltre ogni parrocchia vivrà alcuni momenti comunitari dove un
rappresentante per famiglia riceverà la benedizione e un segno di luce, un lumino, da portare a casa per la preghiera familiare e un secondo lumino da donare ad un vicino o ad un’altra famiglia. Un piccolo segno missionario perché la gioia del Natale sia anche un augurio che abbia il sapore della buona notizia, da non trattenere, ma da donare.
E che questa gioia nel nome di Gesù, possa davvero costruire ponti tra i cittadini, i fedeli, gli uomini e le donne che incontreremo.
don Flavio