Il maltempo di domenica 26 settembre non ha fermato l’entusiasmo dei cinque oratori della comunità pastorale. San Pio X ha rinviato la giornata al 17 ottobre, mentre San Giorgio, Santi Pietro e Paolo, San Giovanni Battista e il Beata Vergine Immacolata hanno cercato di riconvertire momenti e giochi al chiuso. Un grande successo che ha visto coinvolti tanti adulti, sacerdoti, ausiliarie, ragazzi, adolescenti, giovani e bambini.
Come ha ricordato il prevosto, don Gianni Cesena “L’oratorio non è un luogo, ma un tempo: il tempo educativo che la comunità adulta dedica ai piccoli e ai giovani per la loro crescita umana e cristiana”. A questo si è unito l’augurio di don Pietro Cibra, responsabile della pastorale giovanile: “Pregate per gli oratori che ne hanno bisogno e per i giovani che ne hanno di più”.
Eleonora Murero
SAN GIOVANNI BATTISTA
Una spaghettata tricolore ha colorato la uggiosa giornata a San Giovanni Battista. I giochi si sono svolti prevalentemente nel salone dell’oratorio. Hanno dipinto il logo 2021 che verrà poi esposto in chiesa. Nella Messa delle 10.30 è stato conferito il mandato educatori, ma non solo, don Flavio Speroni ha anche lanciato un messaggio per la giornata del Migrante e del Rifugiato.
BEATA VERGINE IMMACOLATA
All’oratorio centrale, Beata Vergine Immacolata, sono stati fatti sei giochi a stand e alcuni in singolo. Hanno riproposto alcuni “giochi di una volta”, come prendere la pallina che esce da un tubo inclinato, far cadere una pallina nei bicchieri con i bastoni e molto altro. Dalle 15 alle 17 si sono divertiti gli animatori con gli educatori, coronati da un balletto e preghiera finale. Ai vincitori dei giochi è stata offerta la merenda.
SANTI PIETRO E PAOLO
Il tema all’oratorio dei Santi Pietro e Paolo era dei giochi semi-olimpici per questo hanno fatto le foto sul podio. Tanti i giochi a stand che hanno visti coinvolti educatori e bambini. Un grazie in particolare va al diacono Fabrizio Santantonio, all’Ausiliaria Graziala Calafà, all’educatore Alessandro Cima e a don Marco Albertoni. A lui è stata dedicata una colorata e affettuosa Messa di ingresso nella comunità che ha conciso con il mandato degli educatori, allenatori e catechisti alla celebrazione delle 11.
SAN GIORGIO
La tenacia la fa da padrona e, nonostante il tempo avverso, i fornelli sono stati accesi e così gli animi di bambini e ragazzi che si sono adoperati per la buona riuscita della festa anche a San Giorgio. Alle 11 si è tenuta la Messa del mandato degli educatori e nel pomeriggio, giochi e karaoke, hanno contribuito a rendere la “festa” più gioiosa e partecipata.
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