Tutte le nostre parrocchie vivranno oggi una Messa di Prima Comunione; alcune sono già al terzo appuntamento, altre prolungheranno fino a giugno. Le restrizioni tuttora in atto hanno suggerito di formare gruppi ridotti. Nell’imminenza della celebrazione bambini e bambine vengono convocati per le confessioni e una piccola prova, così da arrivare consapevoli e preparati.
La catechesi li ha educati a riconoscere nel pane consacrato il Corpo del Signore; il loro Amen attesta che comprendono che così si attua un incontro con Gesù. Questo è l’essenziale e la Chiesa non ha altro da dare, anche se si sforza di darlo in una cornice di festa e di bellezza.
L’incontro con Gesù dovrebbe superare ogni emozione e agitazione: a lui si rivolge in quel momento le mente, parlare con lui dopo averlo ricevuto nel sacramento non è come qualsiasi altro momento di preghiera: è stare a tu per tu con Lui in modo privilegiato
Lodevolmente i genitori – almeno alcuni papà e mamme – accompagnano figli e figlie in questa occasione ricevendo l’Eucaristia e rievocando la loro Prima Comunione (magari pensando all’ultima fatta non proprio recentemente). Anche a loro fa bene questo a tu per tu con Gesù, nella convinzione che Dio è presente nella vita di famiglia, la sostiene e la benedice.
La vera avventura però inizia alla domenica successiva: se la Prima Comunione non resta l’ultima – almeno per un po’ di tempo – l’incontro con Gesù può rinnovarsi e nutrire la fede e l’amore di piccoli e grandi.
don Gianni
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