In queste tanto attese e ormai terminate vacanze estive ho avuto modo di leggere la prima enciclica di Papa Francesco “Lumen Fidei” [LF], un testo di facile approccio e che consiglio ad ogni fedele e anche a chi fedele ha smesso di essere o non si è mai realmente considerato tale. Dal titolo è facile intuire come il tema fondamentale sia la fede, quel misterioso legame tra Dio e l’uomo, ed in particolare la luce della fede, unica fonte capace di illuminare la vita di ogni uomo.
Vorrei puntare l’attenzione sulla prima parte dell’enciclica nella quale si attesta che “Chi crede, vede”: la fede è ciò che da senso all’esistenza personale, che permette di riscoprire la bellezza della vita umana e la ricchezza dell’amore di Dio, Amore che sostiene e dona all’uomo la pace, la serenità, quella gioia piena che nomina spesso il Signore Gesù nelle sue parole.
Parlare di luce in un periodo storico ormai abbattuto dall’oppressivo buio della crisi (antropologica, culturale, economica e valoriale) può sembrare un assurdo eppure le parole del Papa spiegano bene come l’oblio della fede non aiuta affatto l’uomo contemporaneo, eliminarla dal nostro campo visivo non permette di concentrarsi meglio su ciò che davvero conta, ma al contrario fa sprofondare sempre più la vita nella paura e nella confusione. La luce brillante della fede è l’unica che può indicare una via d’uscita dalla fissità dell’empasse attuale, che può ridonare speranza ad ognuno di noi perché ci fa sentire innanzitutto amati, nella totalità della nostra persona, nella pienezza della nostra carne (cfr LF 37.40).
Per questi motivi mi piace accostare un altro termine chiave dei giorni che stiamo vivendo: ripresa. C’è chi attende la ripresa dei mercati finanziari, chi assicura la ripresa del mercato immobiliare, chi auspica la ripresa della stabilità nel governo, chi deve fronteggiare la ripresa dalle ferie… e potremmo andare avanti con gli esempi, ma fermiamoci un attimo. Ripresa: prendere di nuovo, potremmo definirlo “riappropriarsi”; di cosa dobbiamo realmente riappropriarci? L’uomo si deve riprendere la propria identità, la radice della sua essenza, inscindibilmente legata a Dio. Dobbiamo tornare a rafforzare la presa su chi siamo, in questo modo sarà possibile credere in tutte le altre riprese perché saremo tornati a credere in noi, avremo smesso di tenere basso lo sguardo abbattuto e avremo iniziato ad alzarlo carico di speranza e carità. Soffermiamoci sulle parole di Papa Francesco per scoprire la sola luce che ci mostra la via per la ripresa: la luce della fede.
don Pietro