Tema della Liturgia di questa domenica è il rapporto uomo-Dio: un rapporto di infedeltà e di peccato da parte dell’uomo e di misericordia e perdono da parte di Dio.
Questo rapporto d’amore e di peccato ha il suo punto d’incontro, e di soluzione in Gesù. Egli, come uomo, capisce la nostra debolezza e infedeltà, e, come Dio dimostra nella sua vita e ancora di più nella passione, l’aspetto di misericordia e di perdono di Dio.
La lettura ci riporta l’incontro di Gesù con la peccatrice. È evidente il contrasto tra coloro che si ritengono puri, cui dà perfino fastidio la presenza di quella donna, e la delicatezza e la compassione di Gesù che sottolinea tutti i gesti d’amore di questa donna. È un fatto che nel Vangelo si ripete spesso: i pubblicani, i peccatori, le prostitute, in una parola gli emarginati morali, si trovano a proprio agio con Gesù, anche se Gesù mette a nudo il loro peccato, e li obbliga a una conversione radicale della loro vita.
Come riscoprire il sacramento della riconciliazione?
Farlo ridiventare un momento di incontro con Gesù?
Innanzitutto dobbiamo scoprire il “senso del peccato”. Non dobbiamo sentirci giusti o creditori di fronte a Dio (come i farisei), ma debitori e poveri.
Proviamo a chiederci: la nostra confessione è veramente un incontro con Gesù, come quello della peccatrice, che ci fa sentire il suo amore e che ci dà fiducia per intraprendere una vita nuova?
don Alberto