Il 6 febbraio 1922 – cent’anni fa esatti – il cardinale Achille Ratti, nativo di Desio e arcivescovo di Milano, veniva eletto Papa con il nome di Pio XI. Per la prima volta da quando Roma era capitale, il Papa volle benedirla non da una loggia interna al Vaticano, ma dal balcone della piazza, a indicare un desiderio di riconciliazione dopo le divisioni del secolo precedente.
Per questo suo impegno Pio XI sarà chiamato Papa della Conciliazione, ma in realtà la sua preparazione storica e pastorale ne faranno un Pontefice a 360°, come si dice oggi, forse il primo Papa moderno. Pur con gli strumenti culturali, teologici e operativi del tempo – ovviamente diversi da quelli odierni – egli si impegnò ad allargare l’apostolato cristiano ai campi della famiglia, della promozione dei laici, delle missioni, dell’impegno sociale, delle comunicazioni (su YouTube troviamo il filmato dell’inaugurazione
della Radio Vaticana con Guglielmo Marconi).
Promosse la canonizzazione di santa Teresa di Gesù Bambino definendola “la stella del mio pontificato” e proclamandola patrona delle missioni. Nonostante avesse firmato l’accordo dei Patti Lateranensi, Mussolini lo detestava. Pio XI infatti riteneva sfide radicali al cristianesimo le ideologie totalitarie del ’900 e le condannava.
A Desio conserviamo, non senza difficoltà organizzative ed economiche, la sua Casa Natale: un luogo dove si può comprendere la grandezza dell’uomo, l’eccezionale servizio svolto come Papa e il suo amore per la città dove era nato. I desiani non dovrebbero perderne la memoria.
don Gianni
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