L’Avvento alla luce dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme

Le Letture di oggi, proprie del rito ambrosiano, a prima vista sembrano fuori stagione: siamo nell'Avvento in preparazione al Santo Natale e ci parlano dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme, la domenica delle Palme. Ma, se riflettiamo bene, ci accorgiamo che sono pagine che ci aiutano molto nel cammino di preparazione verso il Natale.


Innanzitutto si parla di una venuta di un re che viene in Gerusalemme, accolto festosamente dalla folla, dai semplici, cavalcando un'asina, non un cavallo da guerra!


È quanto avverrà a Natale: viene il re dei cieli, cantato e lodato dagli Angeli, adorato dai Magi, nelle vesti umili di un bambino, accolto festosamente dai poveri ed emarginati sociali come i pastori.


È, inoltre, una venuta preannunciata: Matteo, in tutto il suo Vangelo, fa notare che in Gesù si adempiono le Scritture, quanto Dio aveva preannunciato parecchi secoli prima.


Il Natale ci ricorda come il Signore sia sempre fedele alla sua parola, nonostante il rifiuto e il peccato degli uomini.


La memoria della Domenica delle Palme (e quindi della Settimana di Passione) durante l'Avvento, ci ricorda che Gesù bambino è lo stesso Gesù crocefisso e risorto: è sempre il Figlio di Dio che rivela l'amore del Padre incarnandosi, morendo e risorgendo per noi.


Questo ci dovrebbe ricordare che Gesù si deve accettare così com'è.


Il Vangelo non è un libro di cui possiamo scegliere le pagine che più ci interessano, trascurando quelle che ci piacciono di meno, ma è una Persona, con una proposta chiara di vita. Certamente una bella notizia, ma che comporta la Croce, premessa di risurrezione.


Lasciamo entrare Gesù nel nostro cuore come è entrato in Gerusalemme: la sua Parola penetri nella nostra vita e il suo perdono, in particolare nei sacramento della riconciliazione, tolga la radice del male che è il peccato.


don Alberto